Dopo aver pubblicato l’articolo “I tre motivi per cui odio il rollaranda” era doveroso approfondire per dare voce ai tanti diportisti che lo usano e ne sono contenti. Ne viene fuori uno spaccato interessante, specchio di una vela rilassata e turistica, che consente ai più di godersi la navigazione senza per questo dover necessariamente fare fatica.
Senza timore possiamo quindi elencare i motivi per cui il rollaranda è amato.
- Perchè si diceva lo stesso dell’ avvolgifiocco quando ha cominciato ad essere diffuso. Ma il progresso non può essere fermato ed oggi è uno degli accessori più diffusi sulle imbarcazioni a vela.
- Perchè non siamo sempre in regata, ed è anche bello navigare portati dal vento, senza che lo sguardo volga continuamente al LOG per verificare gli scostamenti di velocità.
- Perchè con due vele rollabili facciamo tutte le manovre senza fatica e, sopratutto, senza uscire dal pozzetto. Questo avvicina molte persone alla vela, anche quelle che non hanno le condizioni fisiche di un atleta o quelle che hanno festeggiato tanti compleanni. Non uscire dal pozzetto in condizioni meteo marine impegnative è un indubbio vantaggio.
- Perchè i nuovi avvolgiranda non si inceppano e quelli vecchi pure se li manuteniamo come si deve. Come se non fosse mai successo ad una randa tradizionale di incepparsi su di una rotaia o, peggio, con i cursori nelle canale dell’albero. Andando in barca le emergenze capitano, dobbiamo solo prepararci a gestirle. Se pensiamo poi a quella ragnatela (trappola) formata dal complesso – lazy jack, lazy bag, stecche della randa – e poi vediamo cosa si può impigliare in issata ed ammainata.
- Perchè, se è vero che il rollaranda è ridicolo su di una barca da regata, o fuori luogo su imbarcazioni moderne con piani velici a preponderanza di randa, è altrettanto vero che molti piani velici vedono il genoa essere la vela principale per cui, in questo caso, la diminuzione di prestazioni non è così drammatica.
- Perchè molto spesso vediamo barche a vela navigare con il solo genoa, vi siete mai chiesti il perchè? Siamo tutti puristi dietro le tastiere ma poi, quando usciamo in mare, il pensiero di andare all’albero o di sfacchinare per issare una randa che non ne vuol sapere di venir su, ci fa passar la fantasia ed ecco che srolliamo il genoa navighiamo compensando con il timone un evidente sbilanciamento del piano velico.
La vela è una filosofia, una cultura che ci avvicina al mare ed alle navigazioni. Certo, è anche uno sport ed in questo caso la randa avvolgibile proprio non ci vuole.
Ma la vela è prima di tutto libertà e chi la vede così solitamente accetta malvolentieri di farsi classificare in uno stereotipo o nell’altro per cui, randa avvolgibile o meno, la cosa più importante rimane il navigare.