4 – Il Nodo Bandiera
Il nodo bandiera, anche detto nodo del tessitore, funziona bene per unire due cime di diverso spessore.
Quindi, per fissare la bandiera al sagolino che serve per issarla, va benissimo.
Non ci fideremmo molto invece di unire con questo nodo due cime per un ormeggio perché il continuo succedersi di trazioni e rilasci cui sarebbe sottoposto il nodo, prima o poi rischierebbe di farlo sciogliere.
Link all’esecuzione del NODO BANDIERA
5 – Il Nodo di Bozza
Una cima incastrata, un corpo morto da accorciare, una linea d’ancoraggio da alleggerire. I motivi per i quali in barca sia necessario trasferire la tensione da una cima all’altra sono innumerevoli.
Il repertorio dei tentativi che si vedono mettere in pratica è fra i più vari, ma spesso con scarsi benefici. Ricorrere invece a un nodo di bozza è forse la soluzione più efficace.
Link all’esecuzione del NODO DI BOZZA
6 – Il Paranco: nodi in barca per diminuire gli sforzi
Quando serve esercitare una forte trazione, la realizzazione di un paranco a bordo è un’ottima soluzione. Spesso serve perfissare qualcosa sulla coperta, come il tender ad esempio, oppure, nel caso che vi mostriamo nelle foto, per fissare il boma.
L’esecuzione è quanto di più semplice esista ma non di rado si commette un errore nel cuore del paranco, ossia l’occhiello dentro cui far passare il corrente, cioè la parte libera della cima.
Link all’esecuzione del PARANCO
7 – Il Nodo d’Ancorotto
Quello d’ancorotto è un nodo che non rispetta una delle caratteristiche dei nodi in marineria, ossia quella di assuccare e garantire la tenuta ma di potere essere sciolto facilmente nel momento in cui lo di desideri.
Il nodo d’ancorotto una volta che si chiude è assucca decisamente è un nodo a perdere, come si usa dire, ossia se per qualche ragione si deve cambiare la cima si deve fare ricorso al coltello e tagliare. Ed è forse proprio per questo che si tratta di un nodo molto sicuro, appartenente alla cosiddetta famiglia dei “nodi di avvolgimento”.
Link all’esecuzione del NODO D’ANCOROTTO
8 – Il Nodo del Vaccaio, i nodi di giunzione per le cime della barca.
Il Doppio Nodo del Vaccaio per secoli è stata la soluzione più usata lungo le banchine di tutto il mondo per giuntare le cime d’ormeggio.
Pregi? E’ molto facile da fare, non scorre (anche su cavi bagnati), ha una tenuta eccezionale ed è facile da sciogliere (tende ad assuccarsi molto stretto, ma alla fine si riesce sempre ad allentarlo).
Difetti? Tende a diventare molto voluminoso, lavora meglio su cime di un certo diametro
Link all’esecuzione del NODO DEL VACCAIO
9 – Il Nodo del Tessitore
Ha un nome intrigante ed è poco noto, ma è utile e facile da eseguire. Si inserisce nella grande famiglia delle “gasse, asole o cappi su cavo singolo”, almeno nella definizione della “bibbia” di Clifford W. Ashley, “Il grande Libro dei Nodi“.
Se quindi avete ad esempio bisogno di fare un paranco per ridurre il carico in trazione, se dovete tesare un imballo o, semplicemente, creare un punto di aggancio su un vostra cima ecco il nodo del tessitore: si realizza in un attimo e, a differenza di quelli generalmente utilizzati dai marinai meno esperti, si scioglie anche dopo aver subito tensioni molto forti.
Link all’esecuzione del NODO DEL TESSITORE
10 – Il Nodo Francescano, nodi d’appesantimento
Le categorie entro cui può essere catalogato il nodo francescano sono quelle di nodo di appesantimento o di arresto.
E’ decisamente facile da fare e viene insegnato moto presto ai ragazzi perché dà una certa soddisfazione nella sua realizzazione.
Link all’esecuzione del NODO FRANCESCANO