La prova dell’ Absolute 47 Fly : guai a definirla la “piccola” di casa

Il continuo rinnovamento dei modelli di casa Absolute prosegue con l’arrivo del 47 Fly.

Absolute Yachts ha presentato ai recenti saloni il nuovo Absolute 47 Fly, un grande rinnovamento per la gamma del cantiere Piacentino che, con questo modello, abbassa l’asticella e permette di entrare nel mondo Absolute già a partire da 14 metri.

Con questo modello, Absolute Yacht introduce infatti sull’entry level della gamma Fly, il design, gli spazi e i materiali già visti ed apprezzate sui nuovi e recenti modelli più grandi.

Il risultato è un imbarcazione di 47 piedi che definire “la piccola di casa” sarebbe riduttivo. Attrezzata con tre cabine, ampi spazi vivibili esterni e un secondo pozzetto completo di tavolo a prua, non ha niente da invidiare a modelli flybridge di metratura maggiore.

Noi l’abbiamo provato riscontrando che a fianco di queste rinnovate caratteristiche non mancano quelle che hanno reso celebri i modelli di Absolute, cioè una buona manovrabilità, consumi ridotti e un invidiabile confort in navigazione, sia negli interni che sul flybridge.

La prova dell’Absolute 47 Fly

La giornata che ci aspetta per la prova del 47 Fly non è certo di quelle impegnative, il meteo è in candela. Il sole splende, la temperatura è perfetta per indossare calzoncini corti e t-shirt e il mare non presenta la minima increspatura.

E’ un’ottima occasione per godersi a fondo il flybridge di questa imbarcazione, ancor di più visto che il modello in prova lo ha completamento scoperto, poiché non provvisto di hard-top.

Ci sediamo nella consolle di guida interna, mettiamo in moto i due volvo IPS-650 ed usciamo manovrando con estrema facilità grazie al sistema di comando Joystick dal porto di Varazze. L’imbarcazione è carica, a bordo siamo infatti in 9 e il serbatoio di carburante è pieno, mentre quello dell’acqua è al 70%.

Ci basta poco, vista l’assenza di onda, per rilevare le prestazioni del 47 Fly, impostiamo i flap sullo zero e spingiamo la manetta. La velocità sale progressivamente, passiamo dalla partenza al minimo, ai 6 nodi raggiunti a 1200 giri, per arrivare in 13 secondi in planata a circa 13 nodi e qui il consumo al miglio inizia a ridursi.

Spingiamo ancora sulle manette e arriviamo alla velocità di crociera, cioè 22 nodi di velocità al regime di 3400 giri al minuto per un consumo totale di 7 litri per miglio. Non male questi livelli di consumo e, riferendoci sempre ai litri per miglio, questo si riduce sorprendentemente aumentando ancora la velocità.

A 3600 giri arriva a 6,5 l/miglio, per attestarsi a 6,7  l/miglio al massimo dei giri, 3700, per una velocità di punta di 28 nodi.

La rumorosità all’interno è minima, si attesta intorno ai 70 decibel nel range che va dai 2000 ai 3200 giri di motore.

Per provare a manovrare con il 47 Fly, vista la giornata, passo sul flybridge, voglio godermi al massimo la sensazione del vento nei capelli.

Provo ad effettuare qualche virata e il 47 Fly risponde sempre in modo preciso ed equilibrato, certo non posso pretendere l’agilità di un’imbarcazione sportiva, ma per un fly può benissimo bastare.

Effettuo anche qualche cerchio per testare il raggio di virata, che è soddisfacente, a questa manovra alterno dei passaggi sulla mia scia per scoprire come reagisce il 47 Fly all’impatto con l’onda.

Le onde che riseco ad alzare sono modeste, ma l’imbarcazione sembra non sentire nemmeno l’impatto. Trovandomi nella parte più alta, quindi quella più soggetta alle vibrazioni, è un’ottima indicazione sulla bontà della carena.

Proprio come desideravo, mi sto godendo al massimo la navigazione.

Mi trovo in mare aperto, ma voglio provare in totale libertà a manovrare nello stretto, simulando un’eventuale ormeggio. Un’imbarcazione di queste dimensioni viene spesso portata esclusivamente dall’armatore, voglio quindi testare se sia facile manovrare senza una crew professionista. Il Fly 47 si muove in spazi ridotti, certo il joystick aiuta, sembra però tutto molto leggero e non si fatica a spostare velocemente il peso dell’imbarcazione.

Cedo il comando ai colleghi sicuro che Absolute, con il Fly 47, abbia centrato l’obbiettivo di realizzare un’imbarcazione semplice e confortevole da condurre e con buone doti di navigatrice.

Le Prestazioni dell’Absolute 47 Fly

Dati rilevati con: 9 persone a bordo, serbatoio carburante al 95% e serbatoio acqua al 75 %

Condizioni meteo: vento e onde assenti

GiriVelocità NConsumo  Lt/hConsumo Lt/m
6003,230,9
10005,581,4
12006,1121,9
14007182,5
16007,7253,2
18008,5344
20009,2454,8
22009,7606,1
240010,3827,9
2600 Min. Planata11,1978,7
280012,51179,3
300015,21348,8
320018,41437,7
3400 Vel. Crociera22,31587
360025,21656,5
3700281906,7
Accelerazione NTempo Sec.
0-Planata13
0-Massimo40

L’Absolute 47 Fly gli interni

Absolute con la divisione degli spazi interni ed esterni  del 47 Fly ha realizzato un’imbarcazione che non si limita a poter accogliere un solo nucleo familiare, la disposizione del ponte inferiore prevede infatti un layout a tre cabine, di cui due sono matrimoniali e due bagni.

La cabina di prua è la master, è dotata di un letto matrimoniale disposto trasversalmente che libera il camminamento ai suoi due lati. Nel lato destro di questa cabina si apre la porta che conduce al bagno ad suo esclusivo dotato di box doccia.

Per stivare i vestiti l’armatore e l’armatrice possono usufruire di un mobile cabina armadio molto capiente  accessibile invece dal lato sinistro del locale. L’illuminazione naturale in questo ambiente risulta ottima, grazie alle finestre in murata che donano agli occupanti anche una vista, in prima fila, sul livello del mare.

L’altra matrimoniale, la vip,  occupa tre quarti del lato sinistro dell’imbarcazione.

L’unico particolare che fa intuire che questa cabina non sia anch’essa ad uso armatoriale è che non ha un accesso esclusivo al bagno, si serve infatti di quello accessibile da corridoio, quindi anche in uso alla terza cabina che è dotata di due letti singoli.

La Vip ha però altri pregi, ad esempio il letto matrimoniale è posizionato al centro della cabina e ha ottime dimensioni, nella parte più a poppa si apre una porta di accesso ad una vera e propria cabina armadio, ben più ampia rispetto a quella presente a prua.

Tornando al nostro ragionamento iniziale, è facile ipotizzare che questa disposizione verrà apprezzata dagli armatori che vorranno andare in crociera con i figli più una coppia di amici, senza farsi mancare gli indispensabili spazi anche nel ponte superiore.

La dinette è infatti ben attrezzata per accogliere gli ospiti, ed è una copia, certamente in dimensioni più contenute, ma non meno funzionali, di quelle che si possono trovare nelle sorelle Fly più grandi.

La zona pranzo e living si trova al centro del ponte superiore ed è bene illuminata dalle finestrature che si sviluppano  per tutta la lunghezza della dinette.

La cucina a L è invece nella parte poppiere, cosa le permette di servire sia il tavolo interno che quello nel pozzetto esterno.

 

 

Gli esterni dell’Absolute 47 Fly

Non possiamo che partire dal flybridge di questa imbarcazione per la nostra descrizione degli esterni. Nella versione da noi testata questo ambiente non è provvisto di hard top, quindi è totalmente scoperto, cosa che ci ha fatto apprezzare il grande prendisole che avvolge letteralmente la prua e il lato sinistro della consolle. Da qui è possibile godersi sia la tintarella che la navigazione da un posizione privilegiata. Procedendo più verso poppa troviamo un mobile cucina/bar posizionato sul lato di sinistra, per poi arrivare ad un tavolo da pranzo con una seduta ad U che lo circonda.

Scendendo al ponte inferiore, passando per pozzetto esterno dotato di tavolo con rispettiva seduta al coperto, ci avviamo verso la prua. Il passivanti è comodo, da quello di destra si trova un porta di accesso diretto alla consolle di guida interna. Il pozzetto di prua è anch’esso dotato di un tavolo che è telescopico, quindi a seconda della posizione scelta l’ambiente diventa un tutt’uno con le sedute andando a formare un grande prendisole o, quando completamente sollevato, un’ulteriore zona pranzo/relax.

Tornando all’estrema poppa, scopriamo che la spiaggetta è a movimentazione idraulica, cosa che le permette, quando immersa, di accogliere, con una comoda manovra, il tender.

A differenza di molti ultimi modelli di casa Absolute, il 47 Fly non ha la cabina marinaio, infatti non si nota il collaudato accesso esterno, a quest’ultima, dalla poppa. D’altro canto su questa misura di imbarcazione un’equipaggio non è strettamente necessario e una cabina in meno all’estrema poppa ha permesso  di liberare più spazio per le due cabine ospiti al ponte inferiore.

Absolute Yachts Spa

Via F. Petrarca 4
Loc. I Casoni – Gariga
29027 Podenzano (PC) – Italy

Marco Pinetto

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