Absolute 62 Fly . Prova in mare per un Flybridge eccezionale

La prova in mare dell’Absolute 62 Fly .

E’ nella splendida cornice del Golfo di Napoli che sta per svolgersi la prova in mare dell’ Absolute 62 Fly, luoghi magici, dove il rapporto fra terra e mare ha forgiato nei secoli, sia le coste che gli uomini che qui navigano. E così è stato anche nei giorni scorsi quando, un forte maestrale, ha flagellato queste coste con onde di altezza più che significativa.

Oggi però splende il sole e di quel mare è rimasta solo, e per fortuna, un’onda lunga residua da un metro e mezzo circa che, nonostante le sue dimensioni, non impensierisce di certo un grande yacht come quello che stiamo per provare.

Con quasi diciannove metri di lunghezza e cinque di larghezza, l’Absolute 62 Fly è un’imbarcazione decisamente importante. Motorizzata con due Volvo Penta D11 IPS950 da 725 cavalli ciascuno, è uno yacht che, fin dalla sua presentazione, ci ha incuriosito parecchio. Tanto che, non appena abbiamo saputo di questa possibilità, ci siamo letteralmente fiondati a provarla.

La prova dell’Absolute 62 Fly

Oggi è un’occasione speciale per questo Absolute 62 Fly. La nostra prova si svolgerà infatti in concomitanza con la consegna dello yacht ai suoi armatori.

Valeria ed Edoardo sono persone speciali, simpaticissimi e dotati di una classe infinita, sono approdati ad Absolute dopo aver posseduto altre grandi imbarcazioni. Sono armatori molto esperti, ed è un piacere osservarli mentre sistemano la grande quantità di piccole e grandi cose che, ognuno di noi, quando cambia barca, si accorge di avere.

Ma l’Absolute 62 Fly manifesta una grande propensione ad accogliere tutto e, in un men che non si dica, ogni cosa trova il suo posto e siamo già pronti a salpare.

 

Edoardo ha sempre avuto yacht con trasmissioni in linea d’asse e questa è la sua prima manovra con gli IPS. Lo osservo mentre poggia la mano sul joystick e poi, come lo avesse sempre fatto, esce dall’ormeggio con il vento al traverso come se fosse la cosa più naturale del mondo. I 19 metri di yacht sfilano le trappe a distanza di sicurezza e, contemporaneamente, vedo comparire un sorriso di soddisfazione sul suo viso.

E’ innegabile come questa scelta tecnologica renda gli armatori più autonomi ed indipendenti. Barche di queste dimensioni, fino a qualche anno fa, avrebbero reso necessaria la presenza a bordo di un comandante mentre oggi, una famiglia esperta o la presenza a bordo di un marinaio, consentono di usare l’imbarcazione senza nessun problema.

Usciamo dalla diga, disinseriamo il joystick e cominciamo a navigare mentre le onde provano, senza alcun successo, a mettere in difficoltà l’imbarcazione che, già da 5/6 nodi di velocità, si dimostra molto stabile.

Acceleriamo un pochino e notiamo che, a 8/9 nodi, stiamo consumando solo trenta litri ora complessivi che, paragonati alle dimensioni dell’Absolute 62 Fly, dimostrano fin da subito le qualità di una carena disegnata su misura per questi propulsori.

Altra prova della bontà di progetto la riscontriamo quando, incrementando i giri. Ci portiamo alla velocità minima di planata che, a soli 12 nodi di velocità, si raggiunge con lo yacht in assetto perfetto, senza la benché minima necessità di utilizzare i flap.

Acceleriamo ancora ed arriviamo a 20 nodi, la velocità di crociera ideale, che quest’imbarcazione raggiunge ad appena 1.950 giri mentre, di nuovo inaspettatamente, il consumo complessivo ammonta a poco più di 160 litri ora. A questa velocità il comfort è totale, la prua fende le onde attraversandole, senza scossoni, senza impatti, sembra di essere in autostrada, a bordo di una gran turismo.

Effettuiamo una serie di accostate mentre l’Absolute 62 Fly non si scompone mai, nemmeno quando raggiungiamo la nostra stessa scia che, resa imponente dal mare residuo, avrebbe “scosso” anche imbarcazioni decisamente più importanti.

Acceleriamo a fondo ed arriviamo a registrare più di 33 nodi di velocità che, su di una barca come questa, sono davvero tanti. Altro segno inconfutabile di un’ingegneria di progetto sopraffina.

D’altro canto, per averne conferma, è sufficiente osservare lo sguardo compiaciuto del suo esperto armatore per capire come l’Absolute 62 Fly sia uno yacht davvero ben riuscito.

Gli interni dell’Absolute 62 Fly

Accostamenti raffinati e contrasti ben riusciti sono il denominatore comune di questa imbarcazione che, come tutta la produzione di Absolute Yachts, è caratterizzata da un livello molto alto di realizzazione.

Essenze, pellami e tessuti sono scelti con cura e impiegati con maestria. Degna di nota la costanza di qualità che Absolute riesce a garantire in ogni ambiente, anche il più nascosto.

Impressionante il senso di spazio che si percepisce appena si varca la soglia del pozzetto. Dal divano di poppa alla postazione di guida ci sono circa dodici metri lineari di salone che, moltiplicati per una larghezza di circa quattro metri, sviluppano un’ area di quasi cinquanta metri quadri!

Ma non sono solo le dimensioni a colpire, qui ogni cosa è posizionata esattamente dove dovrebbe essere. La cucina è a ridosso della grande porta a vetri e associa alla qualità di poter preparare i pranzi la dove gli odori vengono estratti più rapidamente, la caratteristica di essere posizionata nel posto più prossimo al salottino esterno, a quello interno e alla scala che conduce al fly.

Flybridge che, dotato di hard top con tetto apribile, realizza di fatto un altro grandissimo ambiente, praticamente un superattico, sul quale passare giornate all’insegna della vita all’aria aperta, riparati dal sole e dall’umidità serale.

Scendendo nella zona notte si arriva in un disimpegno dal quale, attraverso porte scorrevoli molto intelligenti, si accede alle tre cabine riservate agli ospiti.

La Master cabin è semplicemente enorme, posizionata per baglio sfrutta gli oltre cinque metri di larghezza per creare una vera e propria suite armatoriale. Il letto centrale è king size ed ha la testata posizionata verso poppa.

Ai suoi lati troviamo comodini extralarge, un divano da due posti e, a dritta, una boiserie/scrivania dalle abbondanti dimensioni. Il locale bagno è grandissimo e dispone di un box doccia altrettanto importante.

La Vip cabin è posizionata diagonalmente, un modo molto intelligente per ricavare una seconda enorme cabina che, senza lesinare sugli allestimenti, Absolute Yachts ha realizzato in modo lussuoso e raffinato, dotandola di servizi en suite di alto livello.

Completa la zona notte una doppia a letti separati che, all’occorrenza e tramite un geniale meccanismo, può offrire un terzo letto matrimoniale.

La poppa dell’ Absolute 62 Fly offre di fatto una vera e propria beach area che, disponendo di una quarta cabina dotata di servizi completi e di due letti singoli, apre ad un ventaglio di possibili utilizzi. Si va dal semplice impiego per l’equipaggio (che qui gode di standard abitativi molto alti), alla funzione di locale di supporto alle attività balneari.

Se però fossi nei panni del figlio dell’armatore, non perderei l’occasione di avere a disposizione un monolocale che, dotato di terrazza a filo d’acqua e ingresso riservato, sarebbe senza dubbio il posto più bello per passare indimenticabili vacanze estive.

Soprattutto considerando che, questo nuovo Absolute 62 Fly, non ha di certo bisogno di equipaggio per essere condotto in giro per i mari di tutto il mondo.

Le prestazioni dell’ Absolute 62 Fly

RPMVelocitàlt/h totalilt/miglio
6005,310,01,9
8006,918,82,7
1.0008,832,83,7
1.25010,966,06,1
1.50012,1107,88,9
1.70014,8142,29,6
1.80016,2162,010,0
1.90019,3166,88,6
2.00021,8194,28,9
2.10023,1204,08,8
2.20024,8220,08,9
2.30027,1238,08,8
2.40031,2268,08,6
2.50033,2286,08,6
Condizioni della prova: Mare da poco mosso a mosso – Vento 12 nodi – 10 persone a bordo – gasolio 50% – acqua 75%

Caratteristiche Tecniche

Lunghezza massima18,65 m
Larghezza massima5,05 m
Capacità massima persone16
Capacità serbatoio acqua dolce680 l
Capacità serbatoio carburante2.600 l
CE Type-approvalB
Motori2 x D11-IPS950 da 725 cv

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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