Se il comparto nautico nel suo complesso – dopo una crisi globale devastante – rappresenta oggi in Italia il 2% del Pil, lo si deve al fatto che il 90% della produzione è destinata all’export. Un dato reso possibile solo da una formula che combina insieme gli elementi che dovrebbero caratterizzare lo sviluppo di tutta l’economia italiana: qualità, tecnologia, design.
Che la nautica italiana sia al vertice della produzione mondiale per tutti e tre gli aspetti che citavamo, è cosa nota. Un primato che si deve alle eccellenze di questo settore, fra le quali Absolute Yachts rappresenta uno dei pilastri.
Con ottanta imbarcazioni prodotte nel 2017, e una crescita di fatturato a due cifre costante negli ultimi cinque anni, l’azienda di Podenzano, in provincia di Piacenza, poggia la sua azione produttiva su una filosofia precisa: i valori della bellezza, qualità, innovazione, difesa dell’ambiente anche nelle fasi della produzione, devono essere motivo di sviluppo complessivo dell’azienda e quindi anche dei livelli occupazionali.
E’ lo stesso Cesare Mastroianni, vice presidente di Absolute Yachts e presidente di “Absolute of Americas” , a chiarire il concetto durante la trasmissione radiofonica “Il posto in fabbrica”, in onda su RTL 102,5 in collaborazione con Confindustria : “Si tende a pensare che un elevato livello di investimenti in tecnologia e innovazione significhi riduzione dei livelli occupazionali, insomma, macchine al posto delle persone. Non è necessariamente così. Nel comparto nautico, innovazione significa generare la necessità di figure professionali nuove che prima non c’erano”.
L’azienda, nata nel 2002, è l’immagine riflessa di questa impostazione culturale. Uno sforzo costante sul piano degli investimenti, ha permesso di realizzare uno stabilimento all’avanguardia dal punto di vista ambientale, con un sistema geotermico di controllo dell’aria che permette di abbattere i rischi per il personale ma anche di elevare la qualità della vita interna. E poi investimenti per elevare i livelli di automazione, per la ricerca sui materiali, per spingere la tecnologia ai livelli massimi.
Un’impostazione necessaria per cogliere due obiettivi: mantenersi ai vertici della competizione globale e sviluppare di conseguenza i livelli occupazionali. Da una parte i mercati verso cui viaggia l’esportazione di Absolute, Usa, Oceania, Asia, esprimono una domanda elevata di qualità. Che non è garantita solo dalla qualità del prodotto, ma anche dalla capacità di dialogare con quei mercati e rispondere alle specifiche richieste. Una cosa resa possibile, fra l’altro, dalla rete di dealer organizzata in tutto il mondo.
“La barca è un prodotto particolare e unico nel suo genere – ha detto ancora Mastroianni hai microfoni di RTL 102,5 – che ha bisogno di competenze elevatissime anche nella fase della vendita e in quella successiva dell’assistenza. I dealer non sono semplici venditori, ma figure specializzate, con un bagaglio di competenze specifiche enorme”.
Sul piano occupazionale, le opportunità di sviluppo si propagano in due direzioni. Quelle dirette, perchè nuove tecnologie richiamano nuove figure, e quelle riferite all’indotto.
E’ ancora Cesare Mastroianni che chiarisce il concetto:”Aumentare il livello tecnologico significa creare la necessità di nuove figure professionali. La barca è un universo, dove architettura, ingegneria, design, moda, elettronica, domotica, interagiscono per realizzare il prodotto finito. Noi stiamo cercando ingegneri, architetti, personale esperto in domotica. Giovani anche alle prime esperienze. Poi c’è la parte gestionale, per la quale ricerchiamo persone che abbiano un po’ più di esperienza nel campo amministrativo, capaci, ad esempio, di redigere e analizzare un bilancio.”
Quale sia il contributo sui livelli occupazionali dell’indotto, è facilmente comprensibile. Si esprime nella necessità, per Absolute, di acquistare, soprattutto sul mercato italiano di qualità, le materie prime e i prodotti necessari agli allestimenti delle barche, contribuendo allo sviluppo dei fornitori.
Ma che caratteristiche deve avere una persona che vuole lavorare nella nautica? “Una fondamentale – ci dice ancora Mastroianni – quella di conoscere perfettamente l’inglese. Noi lavoriamo con il mondo e dobbiamo dialogare con tutti. L’altra è amare il prodotto che facciamo, sentirsi parte di una filiera che ha lo stesso obiettivo. Noi vendiamo barche nel mondo, e se un cliente in Nuova Zelanda ha bisogno di parlare con un ingegnere quando da noi è piena notte, noi dobbiamo esserci dall’altra parte del computer a rispondere via skype alle sue domande. E questo lo fai con gioia se ami quello che stai costruendo”.
Se siete giovani ambiziosi, vi piace la nautica ed avete le competenze richieste non vi resta quindi che inviare il vostro curriculum ad Absolute Yachts, una realtà di cui l’Italia può certo andar fiera.
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