Acquistare una barca nuova : sei consigli per evitare fregature

Cantieri inaffidabili? Piccola guida all’acquisto di una barca nuova

 

Se pensate che acquistare una barca nuova sia più sicuro che l’acquisto di uno yacht usato vi state sbagliando di grosso.

Ancora succede, purtroppo, che gli acconti dati dagli armatori a fronte dell’acquisto di una barca nuova si “vaporizzino” e che, l’oggetto del nostro desiderio, l’imbarcazione che stiamo bramando da tempo, non si materializzi il giorno previsto per il varo.

E’ un triste evento che non guarda in faccia al livello dell’imbarcazione acquistata, superyacht e gommoni, barche a vela e navette, sono tutti accomunati da questo possibile ed infausto destino.

La ripresa è ormai conclamata, le vendite d’ imbarcazioni, sia in europa che oltreoceano, hanno ricominciato ad essere numerose con grande gioia di armatori e cantieri, ed è proprio in questo momento di ripresa, di ottimismo collettivo che si deve prestare più attenzione, perché la fregatura è dietro l’angolo e noi, abbacinati dalla voglia di navigare, siamo una preda facile.

Per fortuna però non è così difficile scoprire se, il cantiere dal quale stiamo comprando la nostra amata imbarcazione, è un cantiere affidabile o se fa parte di quella schiera di “furbetti” che pensano che debba essere il cliente a finanziare la loro attività o, peggio, non vedono l’ora di incontrare un armatore sprovveduto.

Non approfondire é inoltre scorretto, ingiusto per tutti quei cantieri che costruiscono e vendono imbarcazioni per la nostra soddisfazione e che, faticosamente, hanno retto la crisi anche mettendoci denaro di tasca propria, pur di non scontentare i propri clienti.

Questi cantieri non se lo meritano e, la concorrenza di aziende prive di criteri minimi di solidità finanziaria, costituisce senza dubbio una forma di “concorrenza sleale” che danneggia allo stesso modo cantieri ed armatori.

Ecco quindi una serie di suggerimenti che ci aiuteranno ad evitare di essere fregati.

1) Impariamo a prendere informazioni dal mercato

Il mercato della nautica ama chiacchierare. Chiedete agli operatori, agli elettricisti, ai motoristi e ai comandanti. Se un cantiere va male, non paga i suoi fornitori e i suoi dipendenti, siamo in presenza di un altissimo rischio. Informarci è un nostro diritto che va esercitato.

2) “One-off” non è il sinonimo di “prima barca costruita”

Il termine one-off (o custom) non deve indicare che il cantiere è alle prese con la realizzazione del suo primo modello, della sua prima imbarcazione o dell’unica barca che ha in costruzione. Questa definizione è spesso un trucco usato da chi vende per giustificare il fatto che ha poca o nulla esperienza, se vi capita di sentirlo la vostra domanda successiva deve essere: “quante barche avete costruito fino ad oggi ?” Certo ci sono cantieri che realizzano solo imbarcazioni custom, o one-off costruiti su richiesta dell’ armatore, ma sono così famosi e noti che non c’è rischio di confonderli con chi si sta improvvisando.

3) La differenza fra marchio e ragione sociale

Il fatto che un marchio sia sul mercato da decenni non vuol sempre dire che l’azienda che lo commercializza sia altrettanto longeva. Ci sono sul mercato marchi gloriosi e molto conosciuti che nascondono una storia di fallimenti e di “passaggi di mano”. Questi cambiamenti di ragione sociale sono spesso serviti solo a far perdere danaro agli armatori che, incautamente, avevano affidato loro anticipi corposi e che non hanno poi visto, nemmeno in fotografia, l’imbarcazione che avevano acquistato.

Certo, vi sono molto casi di cantieri salvati da nuovi azionisti che, fortunatamente, sono stati in grado di risollevare le sorti del cantiere acquisito ma, per questi, basta un occhio all’entità del capitale sociale per distinguere fra i “buoni” ed i “cattivi”.  Informiamoci quindi, questo è un punto molto importante.

4) Diffidiamo del termine “affare”

Si, siamo fortunati ma, poniamoci un dubbio (grande) e facciamo suonare un campanello d’allarme quando un venditore usa la parola “affare”. Possibile che quella barca nuova costi così poco? Possibile che io debba chiudere per forza il contratto oggi, senza avere il tempo necessario per informarmi sullo stato dell’azienda? Possibile che io, entrato qui oggi per caso, sia l’unico armatore al mondo che, invece che battagliare su un listino e sullo sconto relativo, sia stato così fortunato da trovare questa barca, il cui precedente acquirente non ha più il becco di un quattrino e quindi non possa più far fronte alla costruzione dello scafo?

Ecco in tutti questi casi la nostra domanda deve essere “Ma se è cosi conveniente perché non lo fate voi? Perchè se un cantiere non ha il danaro per finire un’imbarcazione allora siamo messi male …

5) La pubblicità e la presenza ai saloni

Se un cantiere non fa pubblicità e non va ai saloni non è un bel segno.

La pubblicità per un prodotto della nautica è tutto, è il modo attraverso il quale i cantieri comunicano con gli armatori. Non potete infatti trovare una barca al supermercato e le possibilità di vedere un nuovo modello passeggiando in un porto qualsiasi sono bassissime.

I cantieri seri frequentano i saloni, fanno pubblicità, sono orgogliosi e non vedono l’ora di esporre i loro nuovi prodotti.

L’incidenza della pubblicità sui costi di un cantiere non è altissima, se un cantiere risparmia su questa voce è un altro bruttissimo segno.

6) I cantieri sono aziende

Si, è molto più facile di quanto pensiamo, basta in effetti chiedere informazioni commerciali o effettuare una visura per conoscere quello che viene definito lo “scoring” ossia la capacità di un’azienda di far fronte ai propri impegni. Certo i cantieri non guadagnano come Apple o Amazon ma, se dalle informazioni commerciali vediamo la presenza di decreti ingiuntivi o, peggio, di protesti bancari, allora il nostro livello di preoccupazione deve necessariamente alzarsi, e di molto!

In conclusione …

Comprare una barca nuova, un gommone, uno yacht o un superyacht non è diverso da comprare una bene immobiliare che non galleggia. L’investimento che stiamo per fare è commisurato alle nostre possibilità per cui meritevole di tutto il nostro rispetto e di tutta la nostra attenzione.

Pertanto, se il cantiere presenta uno (o più) sintomi fra quelli rappresentati qui sopra, spegniamo per un attimo il cuore ed accendiamo il cervello.

Seguendo questi semplici consigli saremo sicuri di affrontare la prossima stagione, felici, in mare e a bordo della nostra barca nuova.  E non, arrabbiatissimi, nello studio di un legale alle prese con un tentativo di recupero quantomai difficoltoso.

E se per caso vi siete imbattuti in uno di questi casi e vi hanno fregato non esitate a scriverci, la nostra “pagina delle grane” è fatta proprio per dar voce ai vostri problemi.

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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