Addio Tullio Abbate: il Covid si porta via un mito della nautica

Addio Tullio Abbate: il mito della motonautica è morto a 75 anni a Milano

Il Coronavirus si porta via una leggenda della motonautica. Tullio Abbate, che per oltre mezzo secolo ha rappresentato il mito della velocità sull’acqua, l’eccellenza delle barche veloci Made in Italy e nome famoso e apprezzato in tutto il mondo, si è spento questa mattina a 75 anni. Abbate era ricoverato da giorni all’ospedale San Raffaele di Milano e ha lottato fino all’ultimo contro il Covid-19.

Nato a Tremezzina, sul Lago di Como, figlio dell’indimenticato Guido Abbate, aprì il suo primo cantiere nel 1969. Una passione, quella per la nautica, sbocciata quando Tullio era poco più di un adolescente.  “Avevo 14 anni quando ero nel cantiere di papà – ha raccontato Tullio – Lui era già un gigante, io pendevo dalle sue labbra. Lui monta sul motoscafo il motore dell’Alfa Romeo di Fangio e realizza il “Laura”, bolide sul quale Mario Verga batte il record del mondo di velocità alla media di 226 km orari. Mi manda in Francia a imparare la lingua, mi fa conoscere i grandi della Formula 1 come Stewart, Clarke, mi affida a GB Guidotti per farmi conoscere il mondo della velocità“.

Parola d’ordine: velocità

Velocità, infatti, sarà la parola d’ordine che lo accompagnerà per tutta la vita. Non a caso, è stato detentore di svariati record.

Tullio Abbate, in qualità di pilota, ha vinto tutto quello che c’era da vincere: campionati europei, gare mondiali e la Centomiglia del Lario, a lui tanto cara e conquistata per ben undici volte.

Sono uomo di lago e mai abbandonerei quest’angolo di mondo – ha confidato – Qui sono nati i Sea Star e l’Offshore 36, l’Executive e l’Exception, una barca che ha cambiato la storia della nautica. Velocità e sicurezza sono i miei punti cardinali“.

Tullio Abbate, persona di grande umanità, strinse sinceri rapporti di amicizia con molti campioni dello sport: da Gilles Villeneuve ad Ayrton Senna, passando per Michael Schumacher e Diego Maradona.

Addio Tullio Abbate, una lunga storia di barche eleganti

Lo sport, certo. Ma il primo vero amore, dicevamo, è sempre stato la motonautica, tanto da accettare la sfida, ampiamente vinta, di proseguire la carriera di papà come costruttore.

Dal cantiere di Mezzegra sono uscite più di 8.000 barche, la maggior parte di piccole dimensioni, che coniugano alta tecnologia, design italiano e tradizioni, dalle linee eleganti e dai dettagli classici.

Tra le imbarcazioni firmate Tullio Abbate menzioniamo Sea Star, Elite, Mito, Sunshine 28, Soleil 35, Villa d’Este Special, Superiority 52. Una lunga storia di successi che continuerà a essere scritta dai suoi figli.

Tullio Abbate, il re della velocità, è stato sopraggiunto da un avversario più tosto di lui. “Questa volta neppure papà Guido avrebbe critiche da muovere – aveva detto in un’intervista – Il cerchio si chiude e io torno da dove sono partito. Torno da lui. Con una barca unica e con l’odore della colla sotto il naso“. Buon viaggio, Tullio.

Joni Scarpolini

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