Henry Luter è scomparso quando Alex aveva solo sette anni ma il suo ricordo è così vivo e presente che Alex sente l’istinto irrefrenabile di documentarsi, di scoprire di più sulla vita di questo atleta straordinario.
E così, tramite l’album di famiglia, i gagliardetti, i telegrammi di congratulazioni, le fotografie, gli articoli ed i ritagli di giornali, Alex impara ad ammirare ed amare il nonno fino al punto di decidere di emularlo in una delle sue più grandi imprese: la maratona sugli sci d’acqua.
In quell’occasione, oltre al record mondiale si era guadagnato, proprio in Italia, il soprannome di “Canguro”, in onore della sua origine Australiana.
Alex Luther decide quindi di ripercorrere le tracce del nonno, fonda il “Chasing Canguro” team ed impara a sciare sull’acqua, sottoponendosi ad un durissimo allenamento che lo porterà, solo pochi giorni fa, a Tangeri, sulla linea di partenza della sua maratona.
Ad accompagnare l’impresa di Alex un Axopar 37 Sun-Top ed una coppia di Mercury Verado V8 da 300 cavalli che, record nel record, saranno sono stati sottoposti ad un test di funzionamento durissimo, viste anche le medie, molto elevate, che Alex ha tenuto giornalmente.
L’uomo e la macchina che, insieme, hanno combattuto una maratona dove ogni cosa è sottoposta ad uno sforzo terribile. Per aiutarsi nell’impresa Alex ha usato una fascia dorsale che gli consente di non gravare il carico unicamente sulle braccia, riuscendo cosi a distribuire meglio il peso .
Tutt’altro che tranquille anche le condizioni meteomarine che il team, la barca ed i motori hanno dovuto affrontare nei giorni scorsi. La quarta tappa ha visto infatti un “movimentato” attraversamento del Golfo del Leone ma,
Durante questa tappa Alex ha sciato per 11 ore consecutive. “La mia più grande sfida è stata sciare per 7 ore, girare un capo e trovare ad accogliermi creste bianche ed onde alte fino a 5 metri” Dichiara Alex Luther “E’ stato davvero difficile trovare la forza di continuare” In questa occasione l’atleta ha subito un brutto colpo al ginocchio e le mani erano ricoperte di vesciche.
Noi lo abbiamo conosciuto a metà della sua maratona, la prima volta che il team sbarcava in Italia, a Viareggio, dove è giunto verso le 14,00 dello scorso sabato 30. Questo è il filmato che abbiamo realizzato e che, più di ogni parola, riesce bene a raccontare cosa voglia dire sciare così :
“Voglio ringraziare Axopar e Mercury per il loro supporto lungo tutto il percorso” racconta emozionato Alex “Rinrazio il mio team, la mia famiglia ed i miei amici – Grazie a tutti
Giorno | Tappa | Distanza | Tempo | Velocità Media | Nodi |
1 | Tangeri-Adra | 264,4 | 05:13:57 | 50,5 | 27,3 |
2 | Adra-Alicante | 326,3 | 06:03:47 | 53,8 | 29,0 |
3 | Valencia-Barcellona | 293,5 | 06:29:55 | 44,7 | 24,1 |
4 | Barcellona-Monaco | 558,3 | 10:57:40 | 49,6 | 26,8 |
5 | Monaco-Viareggio | 245,5 | 05:05:50 | 48,2 | 26,0 |
6 | Viareggio-Civitavecchia | 287,7 | 05:30:14 | 52,3 | 28,2 |
7 | Civitavecchia-Marina di Camerota | 405,8 | 08:22:56 | 48,4 | 26,1 |
8 | Marina di Camerota-Crotone | 452,0 | 08:37:00 | 52,5 | 28,3 |
9 | Crotone-Francavilla | 441,4 | 08:34:18 | 51,5 | 27,8 |
10 | Francavilla-Pula | 295,8 | 05:01:49 | 53,1 | 28,6 |
Arrivo | Pula-Cervia | 128,2 | 02:17:36 | 56,2 | 30,3 |
Totali | 3698,9 | 72:15:02 | 51,2 | 27,6 |
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