Abbiamo testato l’ammiraglia del cantiere, l’Allures 51.9, in una ventosa giornata a Cherbourg, Francia
Tutte le imbarcazioni a vela del marchio Allures, compreso l’ Allures 51.9, sono progettate e costruite nello stesso stabilimento degli yacht Garcia, in Francia, quindi è possibile apprezzare l’incredibile artigianalità e le caratteristiche tipiche dei blue water cruiser che fanno parte della gamma Allures. Sin dalla sua concezione, l’ammiraglia ha mantenuto uno dei tratti distintivi degli Allure, ovvero l’utilizzo di uno scafo in alluminio con ponte e tuga in vetroresina che, secondo il cantiere, permette una significativa riduzione del peso delle sovrastrutture nonché una manutenzione poco impegnativa.
Particolare priorità nella realizzazione del progetto è stata data alla cabina a tutto baglio di poppa e al pozzetto, incredibilmente ampio e spazioso. Con una lunghezza di 7 metri, quest’ultimo offre una vasta area a poppa, una zona dedicata alla navigazione ed uno spazio pensato per i momenti di convivialità. La gamma si compone di due modelli – il 45.9 ed il 51.9, lunghi rispettivamente 45 e 51 piedi (poco più di 13 e 15 metri) – entrambi pensati per tutti quegli armatori che, amanti dell’avventura, sono alla ricerca di un blue water cruiser affidabile, sicuro, confortevole e facile da gestire sia da soli che con equipaggio ridotto.
Numerosi sono stati gli esemplari da 50 piedi che il cantiere ha messo in acqua quest’anno, offrendo soluzioni per tutti i gusti, a patto ovviamente che si desideri e ci si possa permettere uno yacht di queste dimensioni. Se siete alla ricerca di un’imbarcazione da crociera che vi permetta di navigare ovunque, l’Allures 51.9 è sicuramente la scelta giusta, ideale tanto per le lunghe traversate oceaniche quanto per le più piccole navigazioni costiere.
Lo scafo grigio in alluminio potrebbe non conciliare i gusti di tutti, ma rimane comunque estremamente vantaggioso: non si crepa, non si rovina, non si sbiadisce, non richiede lucidatura o, come fanno la maggior parte degli armatori oggi, si può comunque optare per un bel rivestimento colorato come nel caso del modello che stiamo testando.
Personalmente, non ho nulla contro le chiglie fisse, ma confesso che a volte mi piacerebbe non fossero cosi profonde o cosi…fisse! La deriva rende l’ancoraggio in rada o in porto più accessibile rispetto ad altri esemplari più piccoli. E’ inoltre uno yacht comodo, con una buona abitabilità di bordo. Cosa non piace di questa barca? Sorprendentemente poco.
La giornata inizia bene, con 18-22 nodi di vento; condizioni ideali per andare a vela, a mio parere. Incontriamo un’onda di 1/1.5 metri, con la marea che, una volta invertita, si porta intorno ai 2 nodi. L’Allures 51.9 che stiamo testando è stato messo in acqua appena due giorni fa, per cui a bordo con noi c’è anche un gruppo di carpentieri, ingegneri meccanici ed elettrici e persino uno skipper intenti a collaudare tutte le apparecchiature di bordo a conclusione del lungo ed accurato processo di preparazione prima della consegna definitiva all’armatore.
Sebbene in tanti, c’è tanto spazio per tutti, risultato dell’intelligente configurazione pensata da Allures per il pozzetto o meglio, come ci tengono a precisare dal cantiere, per le tre aree del pozzetto.
A fronte di un carico più leggero, lo yacht non si distinguerà di certo per velocità ed agilità se provvisto di vele aggiuntive ma, come imbarcazione da crociera, è sicuramente eccezionale. All’aumentare del vento, infatti, con la grande vela ed il genoa messi a segno, le performance sono di tutto rispetto.
Questo modello è inoltre dotato di un lungo skeg, che assicura una buona protezione dell’elica ed un’ottima stabilità direzionale. La deriva permette di ridurre il pescaggio da 3.1 a 1.34 metri; con la deriva interamente abbassata, lo yacht non era particolarmente esposto al vento, dimostrandosi più a suo agio intorno ai 35-38° di reale e di bolina.
Buona la velocità sul fetch. Non appena il vento è salito intorno ai 18-22 nodi, abbiamo facilmente superato gli 8.5 nodi: non male per una barca da 18.4 tonnellate (22 a pieno carico).
Quello dell’Allures 51.9 è uno dei migliori pozzetti che abbia mai visto e su cui mi sia ritrovata a lavorare. E’ diviso in tre zone.
La prima si trova a poppa, caratterizzata da un ampio prendisole e un compartimento per lo stivaggio di dimensioni gigantesche, con spazio a sufficienza per riporre biciclette, tavole da SUP, bombole da immersione, fuoribordo e tanto altro. Sia a babordo che a tribordo, troviamo altri due gavoni (e l’accesso alla timoneria) ed un ulteriore spazio di stivaggio che fa anche parte della prima e della seconda paratia a tenuta stagna che contribuiscono all’alto livello di sicurezza a bordo.
Come nella maggior parte degli yacht, lo specchio di poppa con la sua piattaforma da bagno è di dimensione ragguardevole e garantisce un accesso agevole all’acqua.
Tuttavia, la vera magia si compie nella seconda area del pozzetto. Qui, infatti, trovano posto una doppia timoneria e i winch, self-tailing e multivelocità. Entrambe le postazioni di comando sono dotate di chart plotter, pilota automatico, comandi elettronici dei motori, elica di prua e di poppa, ripetitori VH, interruttori per le luci e tanto altro. Tutte le scotte per le vele, i terzaroli, ecc… sono rinviate in quest’area del pozzetto, opportunamente sistemate negli appositi gavoni per mantenere lo spazio sempre libero ed ordinato. In pratica, il sogno di ogni skipper.
Infine, la terza area è quella riservata agli ospiti ed al relax. Qui troviamo delle ampie sedute per 8-10 persone, un comodo passaggio lungo tutto il pozzetto ed un tavolo apribile capace di accogliere fino a 8 ospiti senza problemi. Tutto lo spazio è ben protetto. In più, l’armatore di questo preciso modello ha deciso di installare anche un hard top che, devo ammettere, ho particolarmente apprezzato in questa fredda giornata primaverile di test sferzata dal vento, perché vi ho trovato tepore mentre gli ingegneri eseguivano il collaudo dei sistemi di bordo. La dotazione standard dell’Allures 51.9 include l’arco per la scotta di randa e lo spray hood, ma l’hard top è sicuramente un’ottima opzione per le crociere a lungo raggio e i climi più freddi.
La circolazione a bordo di questo 17 metri è sicura ed agevole, grazie alle numerosi sartie, l’ampio camminamento, i parapetti alti e i tientibene disponibili praticamente lungo tutto il perimetro dell’imbarcazione. Il ponte di prua è enorme, dotato di boccaporti a filo sul pagliolo che impediscono quindi di inciampare ed assicurano un facile accesso alla catena ed al gavone delle vele. C’è anche una comoda scaletta per introdursi all’interno del gavone, laddove necessario. La navigazione è sempre sicura e semplice. L’Allures 51.9 è dotato di un’ancora Spade da 50kg e 80 metri di catena da 12mm.
Dotato di un grande genoa a poppa e fiocco, lo yacht offre anche la possibilità di installare una trinchetta interna, particolarmente utile in caso di traversate o con venti superiori ai 25 nodi; l’albero dispone del supporto supplementare delle volanti quando in uso.
Il genoa può essere armato senza essere ammainato anche da chi è alle prime armi ma, per rendere l’operazione più agevole, ho trovato molto più semplice ammainare e dispiegare le vele per evitare di ritrovarsi in difficoltà.
Se si naviga con equipaggio ridotto, è consigliabile ammainarne una buona parte prima di armare.
Il bompresso fisso può accogliere un Code 0, un gennaker come nel modello in prova o un sistema di avvolgimento asimmetrico per aumentare la superficie velica esposta al vento.
Scendendo i cinque gradini del tambuccio, ci si ritrova in quello che può essere definito un ambiente incredibilmente moderno e pulito. Ampie e luminose, le finestrature amplificano l’ampiezza di questi interni lussuosi.
Questo rende l’imbarcazione luminosa e contemporanea, senza rinunciare ai valori tradizionali quali una zona living funzionale piena di punti di appiglio praticamente ovunque.
La disposizione degli interni vede il salone principale collocato a dritta, con un’ampia seduta a L ed un tavolo retrattile che può all’occorrenza trasformarsi in una grande cuccetta per due persone. Il tavolo può accogliere senza problemi dalle 6 alle 8 persone, servito da due poufs (che danno anche accesso alla sezione centrale del meccanismo). La scelta dei materiali è ricca e variegata, pensata per soddisfare i gusti di ciascuno.
Buona la capacità di stivaggio sotto le sedute, ma meno generosa all’esterno a causa dell’isolamento a schiuma dello scafo (65mm).
Nel complesso, tuttavia, la capacità di stivaggio dell’Allures 51.9 si rivela generosa, come vedrete, soprattutto nell’area tecnica.
A sinistra, troviamo una chaise longue adiacente al tavolo da carteggio mentre la seduta vera e propria dedicata allo stesso tavolo si trova più a prua. Il risultato è un vero e proprio ufficio di dimensioni domestiche, nonché un’ottima postazione di lavoro, soprattutto per una come me che, essendo una blogger ed una Youtuber, trarrei un enorme vantaggio dal fatto di avere uno spazio di lavoro ed un tavolo di carteggio in un’unica soluzione.
La sedia girevole permette di rimanere sempre in contatto con gli altri passeggeri presenti a bordo, sia che si trovino al timone, in cucina o nel salone, rendendo quindi la postazione pratica ed allo stesso tempo conviviale. Qui è possibile aggiungere un altro chart plotter, un display multifunzione, una radio VHF, uno stereo Fusion oppure un display digitale di bordo per il controllo degli impianti elettrici e del carburante, solo per citare alcuni optional. Una stazione di comando vera e propria vi agevolerà sicuramente nelle operazioni di controllo e nelle manovre, in navigazione e all’ancora.
Guardando a poppa, la cucina è accessibile scendendo dal salone sulla sinistra. Forse meglio equipaggiata di quella di casa mia, questa cucina è pensata per essere utilizzata in qualsiasi condizione, dotata di tutti i comfort più richiesti al giorno d’oggi: doppio frigorifero in acciao inox, forno a microonde, lavastoviglie, macchinetta del caffé e ampi spazi di stivaggio. In pratica, si può aggiungere ogni tipo di utensile o elettrodomestico che sia stato inventato fino ad oggi. La cucina è dotata inoltre di un piano cottura a gas standard a quattro fuochi, ma è possibile scegliere un piano ad induzione.
La generosità degli spazi di questo 17 metri (51 piedi) lascia anche spazio alla possibilità di installare un impianto fotovolcaico. L’acqua dolce non è un problema, grazie al dissalatore in dotazione che è in grado di riempire il serbatoio da 620 litri in un’ora o due.
La grande quantità di luce naturale che inonda la barca valorizza ulteriormente gli interni moderni in rovere chiaro; alcuni piccoli dettagli possono sfuggire al primo sguardo, come per esempio la banda in alluminio lucido incastonata negli armadietti e nelle boiserie situati un po’ ovunque; le maniglie sono rivestite in pelle grigia chiara cucita a mano.
A prua, sulla destra, troviamo una cabina doppia on letti singoli, ideale per i bambini o per due ospiti; entrambi i letti sono più grandi di un singolo normale e dotati ciascuno di luci di lettura e ventilatori. Un portello apribile assicura una buona ventilazione all’interno di questa piccola cabina e non manca un piccolo spazio per lo stivaggio, anche se molto sacrificato. Il bagno e la doccia, separata come è giusto che sia su una barca di queste dimensioni, si trovano di fronte il corridoio. Il bagno può essere utilizzato come una day toilet condivisa con le due cabine di prua o un bagno ad uso esclusivo della cabina VIP per una maggiore privacy. Il bagno è dotato di sciacquone elettrico con acqua dolce o salata e ci sono tanti stipetti portaoggetti. La doccia offre persino una seduta al suo interno per quanti vogliano rinfrescarsi in tutta sicurezza durante la navigazione.
La cabina VIP di prua è proprio così: luminosa, spaziosa e un po’ lussuosa, con il suo letto walkaround, otto armadietti sospesi, un ampio armadio singolo con cassetti e un enorme cassetto ai piedi del letto. Gli sportelli doppi apribili e le ventole elettriche contribuiscono a mantenere l’ambiente ben ventilato se non si dispone del condizionatore reversibile, un’opzione questa indispensabile per le crociera a lungo raggio. Le finestrature lungo lo scafo hanno le dimensioni e l’altezza giuste per offrirvi una vista panoramica di tutto rispetto dal vostro letto; immaginate di svegliarvi con il sole che risplende sulle spiagge di sabbia bianca, il verde scuro delle palme in lontananza, le vostre immersioni tra le barriere coralline o le grigliate sulla spiaggia… perfetto, ma senza dimenticare il grande lavoro che Allures ha compiuto in termini di isolamento (65 mm) dello scafo su questo 51.9. Probabilmente non riuscirete a sentire il dolce sciabordio del mare contro lo scafo, ma, per quanto mi riguarda, è un sacrificio che sono disposta a fare.
Tornando nel salone a poppa, mi viene in mente il motivo per cui queste barche sono così apprezzabili: è un’imbarcazione molto stabile con le sue 18,4 tonnellate. Questo è favorito dal fatto che i serbatoi del carburante (730L) e dell’acqua (620L) si trovano sotto il pavimento del salone, consentendo un facile accesso per qualsiasi intervento di manutenzione.
Una delle aree più interessanti dell’Allures è lo spazio tecnico, cui si accede dal lato di dritta a poppa del salone e che costituisce il corridoio verso la suite armatoriale. Allures ha arredato questo spazio per il 51.9 integrandolo con l’ambiente circostante ed usando lo stesso rovere chiaro degli interni anche per gli stipetti pensati per riporre i pezzi di ricambio, i cassetti, l’armadietto dell’acqua, il frigorifero/ congelatore e la lavatrice. C’è spazio a sufficienza per ogni tipo di attrezzo ed equipaggiamento necessario per salpare per nuove avventure. A sinistra, si trova la porta della sala macchine e della sala tecnica. L’insonorizzazione e l’isolamento (65 mm) sono buoni come anche l’isolamento dello scafo. Ammetto che, mentre rientriamo in porto, ho notato un po’ di rumore provenire dal motore, ma comunque non abbastanza da disturbare il sonno se si è di guardia. L’imbarcazione è dotata di un motore Volvo penta D3 da 110 cavalli, uno scaldabagno da 40 litri, filtri per il carburante e per l’acqua e un generatore. Ma la lista continua. Degno di nota è il fatto che tutti i cavi elettrici, i tubi dell’acqua e i collettori sono chiaramente contrassegnati. Il generatore è facilmente accessibile (Fp 5000i) sollevando i tre gradini del tambuccio.
Qui la larghezza dello yacht è ben percepibile, con 4,82 metri e un’altezza di oltre 2 metri. In realtà, sono pochi gli yacht da 50 piedi a poter vantare gli stessi spazi ed il livello di comfort di questo Allure; me vengono in mente solo uno o due, e uno di questi è realizzato da un cantiere francese. Entrando in cabina, si viene accolti dalla luce che filtra dalle finestre poste sopra il letto matrimoniale a isola, che sfruttano quasi per intero la larghezza dello scafo. Di fronte al letto, ci sono due grandi appendiabiti a sinistra, quattro ripiani, un regolatore dell’aria condizionata, una presa di corrente e dei caricatori USB. Il letto ed i cassetti posti alla sua base sono sollevabili grazie ad un sistema di pistoni a gas per offrire ancora più spazio. A destra, invece, una bella dormeuse offre un angolo dove rilassarsi mentre si gode dell’ambiente circostante, dove si trovano anche quattro armadietti a muro e uno scaffale per i libri e gli oggetti personali. Inoltre, sono presenti alcune prese di corrente e caricabatterie USB. La cabina dispone infine di un bagno privato e di una doccia separata che rispecchia quella di prua. La scelta dei materiali e degli arredi conferisce a questo ambiente una vera sensazione di lusso.
Alla domanda “Compreresti un Allures 51.9?”, la mia risposta è sicuramente affermativa. Mi piacerebbe possederne uno perché ha tutto quello che desidero su uno yacht da crociera, anzi persino di più. In acqua sembra indistruttibile e, con un po’ di tela in più per aumentare la superficie velica per le giornate di vento leggero, parte veloce e naviga in qualsiasi condizione meteo.
Forse non è una barca particolarmente reattiva al timone, ma una volta partita si ha la sensazione che nulla possa fermarla.
Mi piace il fatto che abbia uno scafo in alluminio perché questo si traduce in una manutenzione praticamente nulla, ottimo per chi, come me, dispone di poco tempo.
Vedendola dall’esterno, la maggior parte degli armatori ne sarebbe probabilmente intimorita e cercherebbe di procurasi dei parabordi aggiuntivi.
Gli interni sono spaziosi, confortevoli e versatili, con tanto spazio per gli interventi di riparazione e manutenzione, zone dedicate al relax, alla convivialità o ai momenti di maggior privacy.
Facile immaginarsi a prendere un buon caffé al tavolo del salone, con lo sguardo rivolto verso destinazioni remote.
E’ uno yacht che fa per voi?
Se siete alla ricerca di una barca a vela affidabile, adatta tanto alle navigazioni costiere quanto a quelle di altura, l’Allures 51.9 è sicuramente un buon candidato.
Le configurazioni disponibili si adattano bene alle esigenze di una coppia o di una famiglia e la navigazione è semplice anche senza equipaggio e sulle lunghe distanze. Se a ciò si aggiunge il pescaggio ridotto che permette l’accesso anche ai fondali più bassi, il risultato è davvero straordinario, anche senza tutti i vantaggi che uno scafo in alluminio è in grado di offrire.
Il ponte in vetroresina, la chiglia tonda e la deriva in alluminio lo rendono un esemplare davvero unico.
Come la maggior parte degli yacht, anche l’Allures 59.1 potrebbe beneficiare di alcune piccole migliorie qua e là (su cui ogni armatore avrebbe la sua opinione) ma, nel complesso, è una barca in grado di adattarsi alle vostre esigenze.
Prezzo del modello in prova 978.420 euro+vat
Lunghezza Scafo 16.67m/
Lunghezza al Galleggiamento 15.57M
Larghezza 4.82M
Pescaggio 1.34m/ 2.92m
Dislocamento 18.4T
Vele sopravento 118.6M
Motore Diesel Volvo D3 110 HP
Serbatoi Acqua 2x 300L
Serbatoi Carburante 2x 350L
Categoria A
Designer Berret- Racoupeau Yacht Design
Cantiere Allures Yachting
Sito Web www.allures.fr
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