Ampermarine conquista il salone nautico internazionale di Dusseldorf e inizia a vendere partendo dai privati.
Un debutto molto positivo quello di Ampermarine al Boot di Dusseldorf 202 dove, già nei primi giorni del salone, è emerso un elevato interesse verso gli innovativi faretti subacquei wireless WUWLED e MINI WUWLED.
Partendo dai privati, l’azienda si sta facendo strada anche fra i cantieri che sembrano già interessati al prodotto, come afferma Pietro Carlet, titolare di Supernavi, distributore ufficiale dei faretti WUWLED.
“Il nostro obiettivo è di far capire che l’innovazione è grande e siamo sicuri che piacerà anche ai cantieri. Abbiamo già avuto molti contatti che cercheremo di concretizzare entro l’anno. È un prodotto molto facile e sicuro, che non può non essere recepito dal mercato.”
I faretti wireless subacquei di Ampermarine si propongono di venire incontro a tutte quelle esigenze dei cantieri non facili da risolvere, e potrebbero essere in grado ridurre le difficoltà che spesso si riscontrano con la certificazione e la tenuta stagna della componentistica elettrica sott’acqua.
“Le luci subacquee creano molti problemi ai cantieri, il fatto di forare lo scafo crea alcune note difficoltà e, talvolta, si rischiano di perdere anche le garanzie dei produttori. Con i nostri faretti si evita tutto questo, e la luce subacquea diventa cosi una sicurezza anche per un ente di certificazione.” – continua Pietro Carlet. – “Con questa tecnologia eliminiamo anche quello che potrebbe essere il problema di corrosione all’interno del circuito elettrico perché non ci sono cavi a contatto con l’aria umida, il trasmettitore del MINI WUWLED è completamente waterproof.”
L’obiettivo principale dell’azienda qualche mese fa era di poter espandere i propri confini e di far conoscere il prodotto al mercato estero. Il risultato è stato egregiamente raggiunto, e superato, dato che le vendite nella maggior parte dei casi si concentrano proprio fuori dall’Italia:
“Dobbiamo partire anche in Francia, con il mercato dei catamarani. Abbiamo già cominciato a vendere, quasi tutto all’estero, mentre il mercato italiano è più restio, per molti fattori, ma qui le cose più importanti da tener presente sono: la tecnologia, la sicurezza e i materiali di altissima qualità. Il privato si è già reso conto di questi fattori e sta trasmettendo queste certezze ai cantieri.”