I diversi tipi di Ancora

Peso, dimensione della catena e forma. Sono i tre elementi principali di una linea di ancoraggio. Peso e dimensioni della catena, possiamo determinarli in base alle dimensioni della barca e solitamente è il cantiere produttore che definisce queste caratteristiche.

Per quanto riguarda la forma, invece, quella ideale dipende dal tipo di fondale.

ancora ammiragliato
Ancora Ammiragliato

Naturalmente non possiamo portare a bordo un corredo di ancore per ogni tipo di fondale, ma fra quella principale e una o due secondarie, possiamo comunque coprire una vasta tipologia di situazioni.

Nonostante di ancore nuove ne siano state sfornate anche di recente, sono tutte inquadrabili in quattro grandi famiglie: i grappini, quelle a vomere, quelle a marre articolate e quelle a ceppo.

Quest’ultime, di cui conosciamo la classica ammiragliato, ormai sono scomparse definitivamente dalle imbarcazioni da diporto per il loro ingombro e la scarsa maneggevolezza. Formate da due marre e un fusto con un ceppo posto in posizione ortogonale rispetto alle marre, sono forse quelle che hanno mantenuto nel tempo il primato di migliore tenuta su tutti i tipi di fondali. Anche sulle posidonie, grazie alla capacità delle marre di infilarsi sotto la fitta vegetazione del fondo.

ancora CQR
Ancora CQR

Pesanti e ingombranti, con una certa propensione a incagliarsi, sono sparite dal diporto e possiamo considerarle un capitolo chiuso.

Viceversa, quelle che invece vediamo molto diffuse sulle prue delle imbarcazioni, sono le diverse ancore a vomere o ad aratro. CQR, Bruce e Delta, le più diffuse, sono probabilmente le ancore da posta più adattabili ai diversi tipi di fondale.

Fra queste, quella che è sempre stata considerata la più efficiente è la CQR, non a caso progettata da un matematico inglese, sir Geoffrey Ingram Taylor, nel 1933. Il suo nome è la contrazione della parola “secure”.  Come tutte le altre di questa famiglia è detta a vomere perché la sua forma ricorda quella di un aratro. Ha la peculiarità, una volta toccato il fondo, di piegarsi di lato in modo che la marra penetri facilmente in tutti i tipi di fondale, eccetto che sulle alghe, dove invece tende a scivolare. Altro pregio importante, è che se ara, tende a fare nuovamente testa, ossia a penetrare nuovamente nel terreno.

Ancora Bruce
Ancora Bruce

La CQR è un ancora molto costosa e ne sono state realizzate delle imitazioni che a nostro avviso sono da evitare accuratamente.

Diverso il caso per le evoluzioni della CQR, come la Bruce e la Delta o altre, come le più recenti e molto costose Bugel, Mantus o Ultranchor. Tutte ancore a vomere, senza lo snodo che caratterizza il collegamento marre e fuso della CQR, sono generalmente molto efficaci sui diversi tipi di fondale esclusi quelli ricoperti da un folto strato di vegetazione.

Quelle a marre articolate compongono una famiglia molto numerosa. Danforth, Britany, Fob, Hall, solo per citare le più conosciute, si sono diffuse per la loro praticità. Non hanno la stessa qualità nel rapporto peso/tenuta di quelle a vomere, ma sono molto efficienti su tutti i fondali tranne quelli con vegetazione e, soprattutto, sono molto pratiche come ancore di rispetto, grazie alla facilità con cui si possono stivare in un gavone o in sentina.

ancora danforth
Ancora Danforth

Infine c’è la famiglia dei grappini, che non possono essere presi in considerazione per una linea d’ancoraggio su una barca da diporto nemmeno di piccole dimensioni. Soprattutto nei modelli richiudibili, possono essere molto efficaci come ancorotti per gommoni o tender, oppure per essere appennellati prima di un’ ancora principale per aumentare la tenuta, certamente non in condizioni meteo difficili.

ancora grappino
Ancora a grappino

In linea generale possiamo dire che una buona ancora principale è decisamente a vomere, mentre come ancora di rispetto si può optare per una a marre articolate.

Attenzione ai pesi e alle lunghezze, sia dell’ancora che della catena.

C’è un vecchio detto della marineria inglese secondo cui ci vuole “una libbra di ancora per ogni piede di barca”. Secondo questo schema, per una barca di 40 piedi a dislocamento medio, il peso di una CQR dovrebbe essere di circa 16 chili, di una Bruce circa 18 e di una Danforth circa 21.

A titolo esemplificativo, prendendo in considerazione una barca di 40 piedi sempre di medio dislocamento, una buona dotazione può essere rappresentata da una CQR o altra ancora a vomere, come ancora principale, di circa 18 chili con 50 metri di catena da 8 millimetri, e da un’ancora di rispetto a marre articolate da 20 chili con almeno 20 metri di catena sempre da 8 millimetri.

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! yachtdigest.com è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale yachtdigest.com apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?