La Scala dei Turchi è una rada spettacolare costituita da una parete rocciosa a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento. È diventata nel tempo un’attrazione turistica sia per la singolarità della falesia, di colore bianco e dalla particolare forma a gradoni, sia a seguito della notorietà acquisita dai romanzi di Andrea Camilleri che ha ambientato in queste zone le avventure del commissario Montalbano.
L’ elemento di maggiore interesse paesaggistico di questa rada è, però, la falesia viva costituita da uno sperone di marna di color bianco che si affaccia sul mare, su cui i venti e le piogge hanno scavato una naturale gradinata, rendendola fra le più caratteristiche e incantevoli della Sicilia. Le falde stratificate e discendenti attribuiscono un aspetto incantevole, intensificato dai forti contrasti cromatici che scaturiscono tra l’azzurro del mare e del cielo contrapposto al bianco abbagliante della roccia.
La forma che questa scultura naturale adotta è quella appunto di una scalinata dove, secondo la tradizione, sarebbero approdati i saraceni durante le invasioni che imperversarono nel 1500 nel territorio dell’odierna Realmonte. I turchi, come venivano erroneamente chiamati, si sarebbero arrampicati sulle stratificazioni di questa scogliera che dall’appellativo avrebbe preso il nome. A questa baia è collegata anche un’altra leggenda relativa a due scogli che affiorano a circa 200m dalla riva: i siciliani li chiamano, “u zitu” e “a zita” perchè ricordano la storia di due giovani innamorati del luogo.
La Scala dei Turchi è meta costante per i turisti appassionati di questi trampolini e piattaforme naturali per tuffarsi in queste acque diafane impreziosite da favolosi fondali. L’incredibile parete bianca e liscia digrada dolcemente a gradoni verso il mare e si trasforma in un immenso lettino ove sdraiarsi per prendere il sole. L’altro lato dei gradoni crea onde più strette e flessuose che evidenziano più chiaramente l’azione levigante dell’acqua e del vento.
Purtroppo nel tempo questa bellissima falesia è finita sui giornali per episodi legati all’abusivismo senza freni, il nefando comportamento dei bagnanti che distruggono la marna bianca per ridurlo in poltiglia come fango di bellezza e, nelle immediate vicinanze, il parcheggio selvaggio dei turisti fin sulla battigia. In effetti questa baia non offre molti servizi ad eccezione di due stabilimenti balneari a pochissimi metri da un cartello di divieto di balneazione per inquinamento ecologico e la totale assenza di servizi per chi affitta un appartamento.
Per raggiungere via terra questa scogliera di marna è sufficiente parcheggiare poco distante e affrontate una breve passeggiata: la Scala dei Turchi, oltretutto, può essere percorsa anche a piedi nudi dal momento che il lavorio del sole e del vento sulla roccia l’ha resa estremante levigata
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