Cala di Mola è un approdo che si trova ad ovest di Porto Azzurro nell’isola d’Elba, in provincia di Livorno. L’insenatura è riparata da venti e correnti e la gestione dell’ormeggio è affidata a privati o al cantiere navale Golfo di Mola. L’area è molto ben attrezzata e non manca nulla, compresa la possibilità di riparazioni all’impianto elettrico, allo scafo o al motore e il servizio di guardianaggio.
Vi sono 80 prese per l’energia elettrica e l’acqua potabile, alaggio, gru mobile fino a 150 t, rimessaggio all’aperto o al coperto, ritiro rifiuti, servizi igienici e parcheggio auto. La rada è segnalata da un faro a lampi bianchi grp. 3, portata 16 M su Capo Focardo e periodo di 15 secondi.
A Cala di Mola si può calare l’ancora e ormeggiarsi alla ruota oppure alle boe o alla banchina del cantiere navale. L’isola d’Elba è famosa per i suoi fondali marini incontaminati, meta di turisti appassionati di navigazione e immersioni subacquee che arrivano da ogni parte del globo.
Nella zona sono presenti numerosi relitti e per questo motivo il fondale marino è molto visitato. Al largo della baia di Porto Azzurro c’è il famoso relitto di Punta Cera (o Punta Nera) risalente alla fine del terzo secolo, che giace su un fondale sabbioso a 35 metri di profondità.
A Porto Azzurro vi sono molte scuole di sub e di vela e le spiagge raggiungibili via terra o via mare non mancano. L’isola d’Elba fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che comprende sette isole maggiori, tre isole minori e alcuni scogli, per un totale complessivo di circa 16.000 ettari di terra e 56.000 ettari di mare.
L’Elba è la più grande delle isole e dista circa 10 km dalla costa. Oltre al mare cristallino, l’interno non è di minore interesse. Vi sono tracce umane sin dall’epoca paleolitica e, grazie ai numerosi giacimenti di ferro, l’Elba ha permesso il nascere della civiltà etrusca.
Sono molti i villaggi etruschi costruiti sulle colline e sulle posizioni strategiche per dominare il mare. Le rotte marine erano molto sfruttate per il commercio del ferro e gli etruschi ci hanno lasciato anche alcune necropoli i cui resti sono stati messi nei musei archeologici di Portoferraio e Porto Azzurro.
Anche i romani hanno abitato l’isola d’Elba lasciando alcune ville sul mare; lo stesso Portoferraio è di epoca romana e vi sono state rinvenute due necropoli. Ci sono almeno cinque relitti risalenti all’epoca romana ubicati in varie zone intorno all’isola d’Elba.
In seguito alle numerose scoperte archeologiche nel 1960 è stato istituito a Portoferraio il Sodalizio Elbano per Studi e Ricerche archeologiche. L’isola d’Elba è molto visitata dai diportisti di tutto il mondo e in alcuni periodi è persino sovraffollata.