Il navigatore Andrea Mura ha presentato oggi la sua prossima stagione sportiva, in una conferenza organizzata a Cagliari, al Comando Militare Esercito Sardegna. Il primo obiettivo del velista sardo è la Ostar 2017, la più antica e rinomata regata per navigatori solitari che ogni quattro anni si sfidano sulla rotta Plymouth (UK)-Newport R.I. (USA). Una cavalcata di 2.850 miglia contro venti e correnti principali. Durissima per le temperature polari, acqua e aria hanno una temperatura media di cinque gradi, e le gelide tempeste che si abbattono sulla flotta che naviga sino ai 59° di latitudine nord.
Per raggiungere la partenza della competizione, Andrea Mura salperà da Cagliari il prossimo 22 aprile per fare tappa alla Trinitè Sur Mer, in Bretagna, e poi proseguire fino a Plymouth. Il 53 enne cagliaritano, non si fermerà dopo l’arrivo negli Stati Uniti, ma si sposterà prima a New York, quindi a Bermuda per le fasi finali della Coppa America, per poi rimettere la prua su Cagliari a fine luglio. Il totale di miglia percorse ala fine dei tre mesi di mare è calcolato sulle 9.000 miglia di navigazione.
Dopo la vittoria dell’ultima edizione, Mura giurò di non affrontare più la Ostar. Era felice di avere riportato a casa la pelle e la barca nonostante le cinque burrasche bestiali che aveva affrontato e pensava fosse sufficiente ciò che aveva già dato. Ma, come si dice, la vita è ciò che ci succede mentre siamo impegnati a fare altri progetti e così, il plurimedagliato sardo, è dovuto tornare sui suoi passi. E affrontare questo impegno in previsione del suo vero obiettivo da regatante oceanico: il Vendèe Globe 2020, il giro del mondo in solitario senza scalo né assistenza. Il che significa un nuovo Imoca 60 e il budget per la preparazione e la regata. Fondamentale per lui farsi vedere per trovare gli sponsor necessari a questa iniziativa.
Per la prossima Ostar 2017, il due volte Velista dell’anno ha rinnovato il suo Vento di Sardegna, il plurivittorioso Open 50, con un programma di refitting cominciato lo scorso ottobre. Alla Veleria Andrea Mura, e come poteva essere diversamente?, sono state realizzate le nuove vele con una tecnologia inedita. Per la prima volta al mondo è stata utilizzata una nuova fibra di Dynema: l’sk99 low crimp, che consente membrane ancora più leggere e rigide delle precedenti in Kevlar e carbonio. Per migliorare il comfort in pozzetto, in previsione dei fortunali che incontrerà, il navigatore ha aggiunto un dodger in acciaio e strataglass. E per l’interno è stato installato un riscaldatore Aitronic di Eberspaecher.
Tra i nomi prestigiosi coinvolti in questa avventura appare anche quello della Lamborghini, l’amministratore delegato Stefano Domenicali ha dato il suo supporto al progetto di Vento di Sardegna. La casa del toro sta ultimando le operazioni di rettifica delle pale dei timoni, cui saranno realizzati nuovi profili alari.
La strumentazione elettronica sarà sempre fornita da Raymarine, Osculati ha dati gli allestimenti di bordo e la Exit una passerella in carbonio specifica per “Vento di Sardegna”. Per l’alimentazione durante i circa 20 giorni di mare, Andrea Mura ha coinvolto la Argotec, azienda specializzata nel cibo “termostabilizzato” cucinato da chef italiani per le missioni spaziali.
“Per la prima volta ho solo sponsor tecnici“, ha spiegato lo skipper sardo, “per le altre spese si tratta di un progetto autofinanziato“.
Il varo di Vento di Sardegna è fissato per sabato 18 aprile prossimo e successivamente per tutti i sostenitori sarà possibile incontrare Andrea dal 20 aprile in una tre giorni cagliaritana organizzata intorno alla sua barca, per la promozione della vela edei suoi valori. Da non perdere la sera del 21 aprile la festa per i 10 anni di Vento di Sardegna, organizzata davanti alla barca e che precede la mattina della partenza: il momento più importante dell’evento.
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