Arrivano i moderni pirati anche nel Mar dei Caraibi?

Forse qualche mattacchione avrà anche voglia di scherzare, ma questa volta Johnny Depp non c’entra nulla. Negli ultimi giorni si sono infatti verificati due attacchi a yacht da diporto nei Caraibi più meridionali, a Sud di Grenada, nel mare tra Trinidad e Tobago.

Simile la dinamica: imbarcazioni a piroga da pesca, con motore fuoribordo, lunghe circa sette metri con equipaggi di 6/7 “pirati” di lingua spagnola, armati, hanno avvicinato le imbarcazioni, trattenendole per circa 20 minuti e derubandole di soldi, telefoni, computer, orologi, passaporti, ma anche di alcuni capi di abbigliamento che erano a bordo.

Nel primo caso si è trattato di una barca a vela di 24 metri in navigazione da Haguaramas, Trinidad, verso Port Louis, Grenada, fermata non lontana dalla piattaforma petrolifera Hibiscus. Il comandante è stato tenuto sotto tiro con un’arma mentre gli altri assalitori (forse venezuelani) derubavano lo yacht. Fortunatamente non c’è stata nessuna conseguenza fisica né per i passeggeri né per l’equipaggio che poi hanno sporto denuncia alla Guardia Costiera americana di Grenada.

Nel secondo caso si è trattato di una barca a vela ben più piccola, circa dieci metri di lunghezza, più lontana dalla costa. Molto simile lo schema dell’assalto e refurtiva per circa 4.000 dollari di valore. Anche in questo caso nessun danno alle persone. Al termine della ruberia le “barche pirata” hanno fatto rotta verso le coste del Venezuela.

Per il momento non trapela nessun allarmismo da parte delle autorità ma, per capire cosa stia succedendo, si sono coordinati: il Governo di Trinidad e Tobago, la US Coast Guard, ma anche la OCC, Ocean Cruising Club e la Yacht Service Association of Trinidad and Tobago (YSATT). Per i diportisti, ulteriori informazioni aggiornate si possono trovare proprio sul sito e sul forum della OCC.

 

Luca Sordelli

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