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Aspiratori per barche: come scegliere il modello migliore

Gli aspiratori per barche, detti anche ventilatori o blowers, sono una componente fondamentale per qualsiasi imbarcazione. Si tratta di apparecchiature molto importanti soprattutto per la sala macchine, perché oltre a fornire l’aria necessaria per la combustione nei motori endotermici, ne permettono il ricircolo per il mantenimento di una temperatura adeguata all’interno del locale. Inoltre, vengono solitamente utilizzati per l’estrazione di aria anche in altri ambienti chiusi di bordo, come le cucine e i bagni.

Esiste una grandissima varietà di ventilatori e aspiratori per barche, a seconda delle dimensioni dello scafo e delle necessità dei cantieri e degli armatori: per questo, è importante sapere come scegliere correttamente un blower e quali sono le sue caratteristiche più importanti. Abbiamo chiesto alcuni consigli ad Andrea Corradi, titolare della CEM, azienda italiana leader mondiale nella produzione di ventilatori e aspiratori per barche.

Le tipologie di ventilatori e aspiratori per barche

Gli aspiratori per barche si dividono principalmente in due tipologie, ovvero i ventilatori centrifughi e i ventilatori assiali, che hanno caratteristiche costruttive e prestazionali completamente differenti tra di loro. I modelli CEM sono disponibili sia a corrente continua che a corrente alternata e sono realizzati con materiali particolarmente idonei all’utilizzo in ambiente marino, come l’acciaio al carbonio verniciato e l’acciaio inox.

  • I ventilatori centrifughi vengono solitamente usati sulle imbarcazioni di piccole e medie dimensioni, normalmente fino a 50 piedi.
  • I ventilatori assiali vengono solitamente utilizzati sulle imbarcazioni maggiori di 50 piedi, e trovano larghissima applicazione sui superyachts.

«Ogni applicazione di blowers è customizzata a seconda delle richieste e delle necessità del cliente e deve tenere in considerazione parecchi fattori per essere ottimale, ma è comunque possibile fornire alcune informazioni generali», tiene innanzitutto a precisare Corradi. «Quando parliamo di ventilazione in sala macchine, dobbiamo sempre tenere in considerazione due elementi fondamentali per un corretto dimensionamento dei blowers da utilizzare, ovvero la volumetria della sala macchine e la quantità di calore da dissipare, che viene prodotta dai vari componenti all’interno della sala macchine (motori, generatori, stabilizzatori, eccetera). Una volta considerati questi fattori, i ventilatori selezionati per l’immissione di aria fresca devono essere in grado di fornire una portata di aria sufficiente sia per la combustione dei motori endotermici, sia per il ricambio di aria all’interno della sala macchine; mentre gli aspiratori installati per estrarre l’aria “sporca” (quella calda che si genera all’interno dell’ambiente) devono garantire l’estrazione di un volume di aria sufficiente a garantire una corretta dissipazione termica del calore all’interno della sala macchine».

Come scegliere il modello più adatto

A questo punto, il calcolo per la scelta del modello più adatto di ventilatore o aspiratore per barche si fa complesso. Spiega il ceo di CEM: «La volumetria della sala macchine va messa in relazione con la dissipazione termica da garantire, che deriva dalla quantità di calore prodotta dalla sala macchine. A partire da questi due fattori, si calcola un determinato valore rispetto alla temperatura esterna, con una variabile che va da 5°C a 10°C, e si utilizza per individuare il modello di aspiratore per barche più adatto a un determinato scafo». In pratica: data una certa dimensione della sala macchine in metri cubi, e volendo garantire uno standard minimo di almeno trenta ricambi d’aria all’ora e una temperatura interna non superiore ai 35°C, si deve calcolare la somma di tutti i kilowatt termici prodotti dagli elementi che si trovano all’interno della sala macchine.

«Ovviamente si tratta di formule matematiche e ingegneristiche piuttosto complesse», sottolinea Corradi. «In genere si tiene conto che ogni kilowatt di motore endotermico ha bisogno di 6 metri cubi di aria all’ora, ma molto dipende dalle dimensioni della sala macchine: infatti, più questo ambiente è piccolo, più si genera calore da espellere. In ogni caso, la portata d’aria del blower è sempre indicata nella sua scheda tecnica».

Dal momento che la maggior parte della quantità di aria immessa nella sala macchine è necessaria per la combustione e per l’estrazione del calore in eccesso, il calcolo per una corretta ventilazione della sala macchine deve tenere presente il circolo dell’aria e la combustione per l’aria in immissione, mentre per quanto riguarda l’aria in estrazione, la quantità deve essere sufficiente per i kilowatt termici da dissipare.

«Ovviamente, in generale è sempre meglio garantire un po’ di aria in più anziché in meno, in modo da non mandare in sofferenza i motori», fa presente Corradi. «In ogni caso, noi di CEM assistiamo sempre i cantieri navali per la selezione del prodotto più adatto alle loro esigenze, seguendoli in ogni passo della progettazione per riuscire a ottenere il corretto dimensionamento della ventilazione. Questo è un aspetto molto importante del nostro lavoro che spesso fa la differenza, in quanto non tutti i nostri competitors sono in grado di offrire questo servizio di engineering, per il quale serve un know how e una notevole esperienza sul campo. Per questo il nostro supporto e la nostra collaborazione risultano essere molto apprezzati dagli uffici tecnici dei cantieri di tutto il mondo».

Manutenzione e accorgimenti

In merito alla manutenzione degli aspiratori per barche, Corradi sottolinea che «i nostri articoli sono progettati, calibrati, testati e collaudati in fabbrica, perciò hanno bisogno di una manutenzione quasi nulla. L’unica che raccomandiamo sempre riguarda i ventilatori dotati di motore a corrente continua, ed è il controllo dell’usura delle spazzole». Per chi non fosse ferrato in materia, le spazzole sono quel componente che in un motore a corrente continua trasmette la corrente dalla rete di bordo al rotore del motore elettrico.

C’è un’altra caratteristica importante degli aspiratori per barche CEM: «Se il cliente lo desidera, insieme al ventilatore possiamo fornire accessori come anelli antivibranti, raccordi quadro-tondo, silenziatore, serrande tagliafumo e serranda tagliafuoco omologate per classe di fuoco A60. Forniamo anche kit completi, pronti per essere fissati a bordo. Oltre a ciò, abbiamo la possibilità di gestire i nostri ventilatori tramite pannelli di controllo a seconda delle specifiche richieste del cantiere, che vanno dai modelli più semplici per i ventilatori a 24 volt, gestiti con un normale potenziometro attraverso cui si regola la velocità, fino ai control panels molto più complessi con inverter, PLC, touch screen, sonda di temperatura, sonda di pressione e ogni altro elemento necessario per la regolazione in automatico della velocità del ventilatore a seconda del volume di aria necessario in sala macchine».

La garanzia dei blowers CEM è sempre di due anni, e per i ventilatori assiali l’azienda offre la certificazione RINA Type Approval per il settore marino, che sarà presto disponibile anche per i ventilatori centrifughi. Inoltre, CEM produce ventilatori certificati ISO 8846 (Ignition Protection) ed Explosion Proof, idonei per l’utilizzo in ambienti dove esiste il rischio di esplosione (per esempio il locale batterie, il tender, eccetera).

Alessandro Giuzio

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