Aston Martin AM37 : il lusso corre a 50 nodi
Quando nel maggio 2015, da Gaydon, la città inglese che ospita il brand, diedero l’annuncio che la storica casa automobilistica avrebbe realizzato un’imbarcazione, la notizia attraversò il mondo della motonautica come il più classico dei fulmini a ciel sereno. I motivi di tanta sorpresa sono persino banali da spiegare: “Aston Martin” è un mito nell’esclusivo mondo delle supercar. Dalla sua fondazione nel 1913, per più di un secolo, ha fatto dell’innovazione tecnologica, della cura estrema dei particolari, e dei piccoli numeri di produzione a fronte di una qualità indiscutibile, i suoi punti di forza.
Elegantissima (e molto costosa), soprattutto nei modelli classici, la Aston Martin è entrata nell’immaginario di milioni di appassionati per essere, da Sean Connery all’ultimo Daniel Craigh, la macchina di James Bond. Comprensibili dunque le aspettative, per un manufatto che avrebbe dovuto trasferire, in un campo così diverso, tutto il bagaglio di esperienza della casa inglese.
Se per creare un mito, come in questo caso, è necessario il lavoro illuminato di generazioni di progettisti, creativi, e maestranze specializzate, per incrinarlo è sufficiente una sola scelta sbagliata. Consapevoli di questo fatto, il Dipartimento Design della Aston Martin ha scelto di collaborare con Mulder Design, studio di architettura navale attivo dal 1979 per lo yachting, e con Quintessence Yachts, azienda olandese specializzata in ricerca e sviluppo, che ha realizzato alcuni degli yachts più significativi degli ultimi anni. Il frutto di questa collaborazione, e non era scontato, è straordinario ed ha un nome: Aston Martin AM37.
L’AM37 è un day cruiser sportivo, esclusivo, ed elegante, che, come le automobili cui si ispira, unisce qualità realizzative fuori dal comune, a un tratto estetico inconfondibile. Realizzato nei pressi di Southampton da Quintessence Yachts, su licenza Aston Martin, l’AM37 ha una carena a V profondo, il cui disegno ha il preciso scopo di ridurre al minimo l’attrito con l’acqua. La struttura comprende l’utilizzo di materiali compositi ad alta tecnologia, e resina epossidica in infusione, mentre ogni parte strutturale, o elemento di rinforzo, è realizzata in fibra di carbonio. Il risultato è uno scafo particolarmente rigido e leggero, in grado di rispondere in modo ottimale alle sollecitazioni gravose che interessano sempre le imbarcazioni veloci.
Il piano di coperta, sembra comporsi intorno al parabrezza. Qui si tocca con mano tutta l’influenza che i designer del brand inglese hanno avuto nel dare la propria impronta alla barca. Il parabrezza, in vetro bruno, è realizzato in un unico pezzo, e, insieme al resto della struttura che lo completa lateralmente, avvolge l’intero baglio dalla postazione di guida fino al divanetto posteriore.
La doppia curvatura con la quale è realizzato, insieme all’elegante planimetria a goccia del piano di coperta, e alla verniciatura brillante dell’opera morta che si fonde col teck, richiamano immediatamente atmosfere automobilistiche. Le otto persone che possono essere ospitate dal nuovo AM37 hanno a disposizione il comodo divano a C posteriore, disposto verso il senso di marcia, e il sedile accanto a quello del pilota. Tra quest’ultimo e il divano, un mobile bar rende più confortevole la permanenza a bordo. Tra i due sedili anteriori c’è l’accesso agli ambienti interni.
In perfetto stile “Aston Martin” molti sono gli elementi in pelle: dalle rivestiture del mobile bar, ai dettagli sul volante, o sul cruscotto, o sui leveraggi, fino al particolare della maniglia in pelle, sapientemente cucita, per aiutarsi nell’accesso sottocoperta. Inutile quasi sottolineare come la postazione del pilota sia il luogo maggiormente evocativo rispetto alle origini di questo motoscafo: i sedili in pelle chiara sono avvolgenti ed ergonomici, il volante è di chiara impronta automobilistica, e probabilmente, in un attimo di distrazione, se la mano destra non trovasse naturalmente i leveraggi dei due motori, o il joystick di manovra, potremmo istintivamente cercare i pedali del freno o della frizione!
I due schermi posti sopra, e a lato, del volante, forniscono ogni tipo di diagnostica e di ausilio alla navigazione. Ogni dettaglio di coperta, dalle bitte a scomparsa, alle griglie a nido d’ape a poppa, contribuisce a completare questo straordinario insieme. Tuttavia le sorprese che l’ AM37 riserva non sono finite. Tra queste c’è la possibilità di intervenire da remoto con il proprio smartphone per avviare i sistemi di refrigeramento e condizionamento, molto prima di arrivare in barca, o il sistema multimediale accessibile dallo schermo HD da 15 pollici touch screen posto sul cruscotto che, oltre al cartografico, gestisce i sistemi audio, le luci, e gli elettrodomestici di bordo.
L’intera zona contenuta dal parabrezza può essere chiusa a fina giornata, grazie ad uno spettacolare sistema composto da tre pannelli in carbonio che scorrono orizzontalmente, in risposta ad un comando elettronico. In questo modo l’accesso al ponte è interdetto agli estranei, ma anche agli agenti atmosferici, mentre il meccanismo di apertura del bimini, anch’esso in carbonio, meriterebbe un articolo a parte.
Gli interni prevedono un salottino trasformabile in cuccetta, sormontato da uno schermo tv collegato ad un piccolo server, che consente di organizzare la propria cineteca di bordo. Il forno a microonde e la macchina per il caffè sono a sinistra della discesa. La luce inonda questi ambienti grazie a due lucernari longitudinali, e la qualità delle finiture, come quella del mobilio in legno rosewood, è fuori dal comune. Solo il bagno, più tradizionale, ci ricorda che siamo su una barca.
“Potenza, bellezza, e anima” cita il motto della Aston Martin. Manca dunque solo da riferire la potenza. L’AM37 è disponibile in due versioni: quella spinta da due Mercury 370 cv per una velocità massima di 45 nodi, e quella più sportiva, l’AM37S, spinta da due Mercury da 520 cv, per la quale si parla di oltre 50 nodi. Per entrambe le versioni sono montati i piedi poppieri Bravo Three XR ad eliche controrotanti.