Lorenzo Garosi, 24 anni, uscito ieri pomeriggio con un Laser dalla foce del Tevere e dato per disperso, è stato avvistato a circa 60 miglia dalla costa pochi minuti fa da un elicottero della Capitaneria di Porto. Il giovane velista sta bene. Il pilota dell’elicottero ha comunicato che Lorenzo si trova a bordo e si sbraccia. Le sue condizioni sembrano buone.
Intanto è partita una motovedetta della Guardia Costiera che sta dirigendo sul punto per il recupero che appare più semplice via mare. Si chiudono così 24 ore di angoscia per la famiglia di Lorenzo che ieri sera verso le 19 aveva dato l’alarme non vedendolo rientrare.
Lorenzo Garosi, che è un velista esperto con tanta esperienza su barche d’epoca e con alcune traversate atlantiche sulle spalle, aveva messo in acqua il suo Laser appena acquistato intorno alle 16 di ieri partendo dal circolo Tecnomar, lungo il fiume Tevere, dove lavora.
Alcuni pescatori lo avevavo notato uscire dalla foce poco prima del tramonto. In quel momento soffiava una tramontana di 15-20 nodi e in prossimità della foce il mare era piatto. Il velista aveva preso il largo incontrando probabilmente un rinforzo poche miglia fuori. Per il momento non è chiaro cosa gli abbia impedito di rientrare.
Ora ci vorranno circa un paio d’ore perchè la motovedetta lo possa raggiungere. Un’operazione di soccorso non banale, visto che gli uomini della guardia costiera raggiungeranno la deriva quando sarà già buio.
Lorenzo è giovane e allenato, di costituzione robusta e abituato alle navigazioni dure. Inoltre indossa una muta da 3,2 millimetri nuova, che pare avesse intenzione di testare proprio con l’uscita di ieri pomeriggio. Tutte circostanze che spiegano almeno in parte la formidabile resistenza del ragazzo e rassicurano anche sulle prossime due ore, il tempo necessario per raggiungerlo e trarlo in salvo.
Sono state 24 ore di angoscia, che hanno visto una mobilitazione in tutta la zona. Oltre agli elicoteri della guardia costiera e alle motovedettte, gli amici di Lorenzo, i suoi genitori che si trovavano al circolo e anche solo semplici conoscenti di altri circoli che si affacciano sul fiume hanno preso il largo per partecipare alle ricerche.
Nelle prime ore l’ipotesi che sembrave essere la più plausibile, ed anche la più drammatica, era che il Laser avesse subito una scuffia e che Lorenzo fosse finito in acqua.
Le operazioni di soccorso sono dunque in corso in questi minuti. Seguiranno aggiornamenti.
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