Baglietto: un futuro di grandi investimenti

Allo Yacht Club de Monaco il cantiere Baglietto, lo storico cantiere che fa parte del Gruppo Gavio, ha presentato in una conferenza stampa i suoi ambiziosi progetti futuri.

Il Baglietto 46m.

Partiamo da quelli industriali, Baglietto ha in programma investimenti, entro il 2020, per 12 milioni di euro. Tra i vari lavori anche una darsena di oltre 3.600 mq, con la possibilità, in un secondo momento, di realizzare una copertura della stessa e aggiungere la costruzione di un terzo capannone per imbarcazioni fino a 65 metri.

Per quanto riguarda il prodotto, oltre a presentare i due yacht esposti a Monaco, il Baglietto 46m Fast e il 54 metri Unicorn (foto in alto) – entrambi nascono dalla  collaborazione dei cantieri Baglietto con Francesco Paszkowski Design – si è parlato di una nuova linea che andrà ad affiancare le due attualmente presenti: quella planante in alluminio e quella dislocante in acciaio e alluminio tra i 35 e i 65 metri.

La nuova linea comprenderà imbarcazioni tra i 40 e i 50 metri. “Questa nuova serie – ha commentato Michele Gavino, direttore generale di Baglietto – si inserisce nell’ambito di un processo di rinnovamento già avviato con il 46m Fast e che vuole il marchio del Gabbiano sempre più vicino alle richieste del mercato, mantenendo però ferma la forte personalità del brand e lo stile Baglietto. Abbiamo chiesto a due grandi designer di interpretare il futuro di Baglietto senza perdere di vista il legame indissolubile con la sua storia e la sua identità”.
Per quanto riguarda il progetto Baglietto ha, infatti, chiesto a due studi diversi, Francesco Paszkowski Design e Hot Lab, di cimentarsi con una nuova ipotesi.

Qui sotto i rendering delle due proposte del Baglietto 44m, capostipite della linea.

Design dinamico ma non aggressivo per il 44m Baglietto disegnato da Hot lab che trova ispirazione nell’architettura, particolarmente nel trattamento della verticalità di strutture e vetri e nel car design, per il trattamento delle forme.
Linee contemporanee, slanciate e filanti per il design di Francesco Paszkowski, che trovano nella prua verticale il maggiore elemento distintivo pur mantenendo inequivocabile lo stile Baglietto.

Lo studio di carena di entrambi i progetti è dell’engineering Baglietto e il progetto prevede 3 diversi modelli di 41m, 44m e 50m fortemente caratterizzati e riconoscibili. Nasce in versione semi-dislocante con scafo in alluminio, ma sulla stessa linea è già allo studio una versione dislocante in acciaio e alluminio.
Per la versione in alluminio è prevista una velocità di 20/22 nodi con un’ autonomia di 4000 miglia, mentre per la versione con carena in acciaio si è curata la possibilità di navigare in mari che richiedono un pescaggio limitato, mantenendo quindi un draft minore di 7 piedi, e la possibilità di avere una configurazione di motorizzazione ibrida che permette una grandissima flessibilità di utilizzo ed in alcuni casi una navigazione ad impatto zero Entrambe le piattaforme sono previste sotto le 500GT.

 

 

 

 

 

Paola Bertelli

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