L’effetto anche nel Bali 4.1 – che essendo la rivisitazione del 4.0 è il piccino della flotta – è quello di una grande continuità di volumi e di luci.
Lo spazio si moltiplica e l’impressione di avere una casa al mare è immediata.
Invece.
Invece già uscendo dall’ormeggio e dal porto, agendo solo sulle due leve dei motori si sposta con una leggerezza sorprendente.
Sembra di manovrare la casa volante del film Up. Oppure di viaggiare su un cingolato, potrei dire, se solo avessimo mai viaggiato su un cingolato.
I due motori da 40 hp (disponibile anche una motorizzazione con due da 20Hp forse un po’ sottodimensionati per questo tipo di barca), già in dotazione del Bali 4.0 che avevamo provato qualche tempo fa, spingono il Bali 4.1 a una velocità di crociera di 7 nodi.
Perciò ci teniamo su una rotta piuttosto stretta, abbiamo un nodo di corrente da prua e la brezza è ancora molto leggera. Invece.
Invece questo salotto viaggiante fa il suo dovere di bolina larga e si risveglia allegro al traverso.
Viriamo. In questo caso bisogna avvolgere il Code 0 per non incastrarsi nello strallo del genoa. Ma si può fare tutto da soli, perché tutte le scotte sono rinviate ai due lati della timoneria. Se usassimo il genoa sarebbe ancora più facile perché è autovirante.
Proseguiamo mure a sinistra, la barca scivola molto più agile dal momento che ora abbiamo la corrente a favore.
In condizioni di vento favorevoli, con il telecomando dell’autopilota si può addirittura condurre la barca dalla terrazza di prua che, essendo riparata dalle onde in navigazione diventa un vero e proprio ponte, se si ha l’accortezza di togliere i tavolini. In caso di necessità e urgenze, la scala per salire alla timoneria è a portata di mano sia da prua che da poppa.
Strambiamo, e anche in questo caso una bella sorpresa. Facciamo passare le scotte all’esterno dello strallo e il code zero vola come un aquilone. Riprendere la rotta è immediato e la velocità non è calata.
Lunghezza f.t. | 11,99 mt |
Larghezza | 6,72 mt |
Pescaggio | 1,12 mt |
Dislocamento | 11.200 kg |
Carburante | 400 lt |
Acqua | 800 lt |
Motorizzazione | 2 motori 40 hp |
Lo storico cantiere nautico britannico Sunseeker passa in mani lussemburghesi. Il fondo di investimento Faro…
Quick Group si conferma leader mondiale nel settore delle attrezzature per imbarcazioni. Sono ben tre…
Barche in Vendita si arricchisce di nuove funzioniYacht Digest, la testata del gruppo The International…
Farr Yacht Design è lo studio di progettazione di barche a vela più stimato al…
Ubi Maior Italia si presenta al Metstrade di Amsterdam con la sua linea di accessori…
Mille Miglia in Tirreno è un docufilm che descrive l'enorme quantità di bellezza che caratterizza questo…
View Comments
Scusate ma "con un angolo di 90 gradi fa 3.7 nodi di velocità, che scendono di poco stringendo: 3.3 con un angolo di 80 gradi" non significa gran che. Si tratta di angoli rispetto al vento reale o al vento apparente? Inoltre per giudicare una barca interessa l'angolo tra la rotta e il vento reale, che mette in conto lo scarroccio e dà un'idea della VMG. Quando si danno le prestazioni di una barca a vela di bolina bisognerebbe sempre riportare l'angolo tra le rotte sui due bordi di bolina.
Buongiorno caro Lettore,
Sono certo che non le sarà sfuggito il senso che la giornalista ha voluto dare alla rilevazione contenuta nel paragrafo in questione :"Invece questo salotto viaggiante fa il suo dovere di bolina larga e si risveglia allegro al traverso.".
Quando si analizza un catamarano da crociera pura come questo non è tanto il dato analitico a sorprendere quanto il fatto che l'imbarcazione, con così poco vento, navighi veramente a vela .
Per effettare le rilevazioni, peraltro corrette, a cui lei si riferisce, sarebbe necessaria un'intensità di vento reale decisamente maggiore, almeno intorno ai 9/10 nodi a mio modesto giudizio.
Sotto questa soglia tutto è empirico, ivi inclusi anche gli scarti e tolleranze della strumentazione elettronica.
Certo che avrà compreso il senso della mia risposta la saluto e la ringrazio per seguirci