Intervista a Francesco Tamburini, Responsabile Vendite Italia di Bamar
Ci sono aziende che, nel corso del tempo, diventano dei veri e propri riferimenti, capaci con le loro competenze di fare la differenza: proprio per questo i cantieri più importanti di imbarcazioni a vela si affidano ad esse per raggiungere la perfezione di cui necessitano: una di queste è, senza alcun dubbio, Bamar.
Una realtà italiana, romagnola, gestita da un team giovane e dinamico, ma soprattutto capace: un’azienda che da più di 40 anni gestisce le vele di tutto il mondo, capace di individuare le esigenze di mercato e addirittura spesso, di anticipare i bisogni futuri degli armatori. Un’azienda che oggi è leader nel settore dei sistemi idraulici e dei sistemi di gestione delle manovre di bordo.
Oltre 40 anni di storia attraverso grandi successi e grandi innovazioni, che hanno reso possibili sfide importanti nel mondo velico.
‘Fondamentale è la premessa: Bamar nasce quarantasette anni fa in un’officina in Romagna – esordisce così Francesco Tamburini, Responsabile Vendite Italia di Bamar, che oggi ci racconta di questa splendida realtà – Era la “bottega” di un tornitore (Vladimiro Zattini) con la passione per il mare, che con l’amico dell’epoca (Vittorio Bandini) iniziano a costruire i primi avvolgifiocchi ed i primi avvolgiranda verticali. L’esigenza era semplificare la gestione delle vele: uno sapeva quale fosse il problema da risolvere e l’altro sapeva come costruire l’oggetto per risolverlo. Un’equazione vincente che parte da un concetto semplice ha permesso di realizzare oggetti che in quel momento non esistevano. L’evoluzione è stata naturale.
Artigianalità e savoir-faire sono alla base di Bamar che nel frattempo è evoluta ed ha saputo coniugare al meglio questi concetti con la tecnologia, la modernità e l’evoluzione restando sempre al passo se non addirittura “un passo avanti”.
Oltre alla funzionalità dei suoi oggetti, non ultimo il “design” che li rende fa apprezzare anche da un punto di vista estetico.
Bamar offre una gamma di prodotti che copre, nel proprio settore, praticamente ogni esigenza: dai più piccoli avvolgifiocchi manuali, fino alle forniture per i più prestigiosi Cantieri nazionali e internazionali. Prodotti pensati, studiati e realizzati nella sede di Forlì dove tutte le fasi del progetto vengono seguite con attenzione e professionalità.
‘I progetti speciali nascono dall’incontro di più menti alla ricerca della soluzione del problema – continua Francesco Tamburini – Nel Team, chi va in mare discute dell’esigenza riscontrata con i progettisti, con i programmatori delle macchine a controllo, con il responsabile della produzione. Da qui nascono le prime idee che poi vengono affinate ed industrializzate senza mai perdere di vista funzionalità, durevolezza nel tempo, facilità di utilizzo e come dicevamo “bellezza”.
Fondamentali sono i feed back dei velisti professionisti con i quali collaboriamo nonché dello scambio di informazioni con i project manager e gli uffici tecnici dei più grandi cantieri al Mondo con i quali lavoriamo in totale sinergia’.
Facciamo un po’ di nomi per capire le proporzioni: YYachts di Michael Schmidt Yachtbau, Southern Wind Shipyards, Solaris, Nautors Swan, Cantiere del Pardo, Sunreef Yacht, Maxi Dolphin, Ice Yachts, Contest. Cantieri che rappresentano il meglio della vela a livello mondiale. Tutti loro, e un elenco molto più lungo a seguire, si servono da Bamar per i propri equipaggiamenti. E la domanda sorge spontanea. Perché?
‘Come dicevo Bamar – continua Francesco, che da Responsabile Vendite questo argomento lo conosce bene – è una realtà che ha attraversato l’ultimo mezzo secolo della nautica evolvendo e mettendo a frutto le proprie competenze, facendo crescere il proprio Team, unendo il tutto all’utilizzo delle più sofisticate apparecchiature tecnologiche pur sempre restando strettamente legata all’idea del “Made in Italy” anzi (oserei dire quasi) del “Made in Romagna”. Tutte le lavorazioni vengono fatte internamente, salvo solo i trattamenti superficiali, ed anche la scelta dei fornitori è accurata e volta a mantenere il più possibile la produzione dell’intero oggetto e dei suoi componenti in Italia. Ed i Cantieri di produzione hanno ben recepito questo messaggio’.
Veniamo alla parte tecnica. Si parte da una fase progettuale dove si elabora un modello ad Elementi Finiti; si passa poi alla fase di produzione con macchinari CNC (macchine utensili a controllo elettronico integrato), che anticipa il controllo qualità. Poi si passa all’assemblaggio, per terminare il tutto con test di conformità, funzionamento a vuoto e massimo carico.
Certo, ora tutto è automatizzato ma tanti anni fa la storia era ben diversa, la stessa vela era un’altra cosa che nel tempo ha subito evoluzioni incredibili che hanno costretto il mercato ed i suoi attori a cambiare, modificarsi, evolvere.
E oggi cosa chiede maggiormente il mercato?
‘Dai primordi di Bamar ad oggi l’evoluzione tecnologica è stata enorme – spiega Francesco Tamburini – Le moderne macchine a controllo per la lavorazione dei materiali consentono oggi di trasformare in realtà le idee più complesse. L’abilità sta nel costruire oggetti che durino nel tempo che siano prestazionali ma che allo stesso tempo riescano a mantenere un prezzo commerciale per essere poi installati a completamento di sistemi più complessi, come le moderne barche a vela. Poi lo studio e l’evoluzione dei materiali e non ultimo le partnership con fornitori, pronti ad evolvere con noi alla ricerca del miglior risultato. Qualche esempio: agli inizi si utilizzavano motori elettrici derivati dall’Automotive che era l’unica risorsa; oggi collaboriamo con aziende produttrici di motori elettrici che realizzano per noi motori su nostre specifiche, appositamente realizzati per essere installati all’interno dei nostri avvolgitori.
Il mercato di Bamar va dal più piccolo avvolgifiocco manuale arrivando, come detto, ai sistemi elettrici ed idraulici per la gestione delle vele delle più grandi barche al Mondo. Tra questi estremi la quotidianità di Bamar è oggi legata alle forniture di Yacht a Vela dei principali brand con avvolgifiocchi elettrici ed idraulici, avvolgitori code, centraline idrauliche e cilindri ecc.’.
Siamo arrivati ad un punto evolutivo nel quale la tecnologia, come dicevamo, ha raggiunto proporzioni tali che viene da chiedersi se sia la meccanica al servizio della tecnologia o viceversa.
‘Inscindibili tra loro: meccanica e tecnologia l’una al servizio dell’altra – conclude così la nostra intervista Francesco Tamburini, Responsabile Vendite di Bamar – ma alla base c’è un Team che deve progettare il miglior oggetto in grado di fare bene in suo lavoro.
A volte mi è capitato di avere a che fare con persone che mi hanno detto: “vabbè un motorino lì, che fa girare quella vela che costa come un’utilitaria”.
È ovviamente una battuta ma, credetemi, non è così banale realizzare un oggetto che lavori con carichi importanti, per anni ed anni pretendendo bassissime manutenzioni in ambiente marino, che sia compatto ma prestazionale, bello e robusto, prodotto in poche centinaia di pezzi ed a volte in poche decine se non un solo esemplare unico… il tutto ad un prezzo che sia comunque “commerciale” e competitivo.
Serve avere macchinari altamente tecnologici ma serve soprattutto saperli programmare ed utilizzare al meglio”.
Una delle caratteristiche di Bamar è infatti questa capacità di saper non soltanto produrre oggetti destinati alla “serie”, sempre pronti a magazzino, ma anche dialogare nel contempo con progettisti per realizzare oggetti “unici” personalizzati’.
Tanta passione e tanti cambiamenti che nascendo dalla semplicità, hanno conquistato il mondo un passo dopo l’altro, con competenza, studio e intuito, innovando senza sosta: questa è Bamar.