Ogni barca di serie ha un prezzo di listino. Ma la dotazione di bordo che arriva di serie non è mai sufficiente ad affrontare il mare. Per un 42 piedi a vela da crociera, oltre a ciò che è obbligatorio per legge, con ciò che si decide di metterci sopra come accessori, materiali, attrezzatura, corredi ecc si può arrivare a spendere anche più di 150mila euro e difficilmente si scende sotto i 50mila.
Una cifra comunque rilevante, se teniamo conto che i prezzi di listino per barche intorno ai 13 metri variano da 175 a 350mila euro. E stiamo parlando solo di cose che sono obbligatorie per legge, necessarie per vivere a bordo o comunque molto consigliate per chi ha intenzione di navigare in maniera serena per almeno una settimana di seguito, anche affrontando la classica crociera nell’arcipelago.
Come si arriva a quel totale? In altre parole, quanto costa la barca oltre la barca? A parità di voci in lista abbiamo calcolato due fasce di spesa: la minima, scegliendo sempre il prodotto o servizio a prezzo più basso, indipendentemente dalla qualità (e non è sempre una scelta saggia),e la massima, puntando solo ai prodotti di fascia alta. Abbiamo sempre considerato l’acquisto di cose nuove e non di seconda mano. E visto che, come diceva Totò: “è la somma che fa il totale, abbiamo inserito anche la miriade di piccole voci dal costo singolo di pochi euro.
Le prime spese non immediatamente visibili nel listino, ma che si palesano alla firma del contratto, sono quelle che riguardano il cantiere e le prime fasi di vita della barca: trasporto dal sito produttivo al marina dove sarà varata; preparazione dello scafo con antivegetativa, allestimento e varo. In questo caso la spesa varia da 11 a 22mila euro. In genere i cantieri al momento dell’acquisto offrono anche la possibilità di inserire le spese relative a immatricolazione, licenza Vhf e pratiche legali varie, con una spesa che va dai 1500 ai 2000 euro.
Secondo blocco di spese da affrontare è quello che riguarda le dotazioni di sicurezza obbligatorie. Qui cambia se si ha intenzione di stare entro le 12 miglia, non serve per esempio la zattera, ma basta un mezzo galleggiante collettivo, né la farmacia, ma basta la cassetta del pronto soccorso obbligatoria (da 150 a 250 euro ).
I cantieri offrono kit che comprendono giubbotti autogonfiabili, ferro di cavallo con cima e boetta luminosa su supporto inox, fuochi, razzi e boette fumogene, mezzo galleggiante collettivo, riflettore radar che vanno dai 2 ai 3mila euro.
Se la vostra barca non è marchiata CE dovrete anche aggiungere almeno quattro estintori per una spesa di circa 60 euro.
Se volete navigare entro le 50 miglia i kit sopracitati, adeguati alla legge, vanno dai 3 ai 4mila euro. Tenete conto che se volete crearvela da voi, la dotazione obbligatoria, potrete sicuramente risparmiare qualcosa, ma anche spendere molto di più: è possibile trovare sul mercato anche salvagenti autogonfiabili che costano 390 € ciascuno (per otto persone a bordo sono 3120 euro ) e 1600 euro solo per la zattera.
A questo poi si devono aggiungere le altre voci della lista di dotazioni, come orologio, binocolo, barometro, apparecchi di segnalazione sonora, carte nautiche e strumenti per il carteggio compresa la bussola da rilevamento, vfh e apparecchio per il radioposizionamento.
Escludiamo per il momento le due voci ultime, una perché in genere data di serie anche nelle barche più economiche e il secondo perché lo vediamo con l’elettronica. Per queste voci si può andare da una spesa che varia dai 190 ai 3500 euro. Tenete conto che solo per il binocolo si può spendere dai 50 ai 2700 euro.
Chi naviga senza limiti dalla costa dovrà aggiungere anche l’Epirb, il segnalatore satellitare di posizionamento da attivare in caso di grave pericolo. Il costo varia da 370 a 1000 euro.
Buona norma aggiungere dei portolani o pubblicazioni analoghe per avere informazioni su porti e approdi, circa 80 euro.
Passerella con relativo bilancino (da 450 a 3100 euro , certo potete fare anche con una tavola di legno e sono tutti soldi risparmiati). La scaletta dovrebbe essere di serie, ormai la installano quasi tutti i produttori, in alternativa si spendono dai 40 ai 150 euro.
Tender
Un tender da 2,5 metri costa dai 500 ai 1500 euro. Un motore da 2,5 cavalli costa intorno ai 1000 euro. Può andare bene anche un quattro cavalli, ma si spende circa il doppio e si sconsigliano, perché più pesanti da manovrare, potenze superiori. Si trovano comunque kit tender+motore tra i 1100 e i 1500 euro. Ricordatevi di aggiungere il gonfiatore, la spesa è comunque contenuta, da 5a 150 euro per i modelli elettrici, e il supporto per il motore (50 euro ).
Fondamentale la lifeline (da 30 a 90 euro ), e le cinture di sicurezza (da 240 a 300 euro per otto persone). Se avete preso i salvagenti gonfiabili con questa opzione la spesa si riduce al solo cordone ombelicale (da 160 a 840 euro per otto persone).
Se l’ancora non arriva con la dotazione originaria, puntando su Delta da 20 chili se in acciaio zincato la spesa è intorno ai 250 euro , per un pezzo inox si sale a circa 2200 euro. Per la catena, 75 metri di una otto millimetri in acciaio inox calibrata per verricello servono dai 1000 ai 2000 euro.
Per il comfort in navigazione e all’ormeggio sono da prevedere almeno un tendalino, che per un 42 piedi con circa 12 metri quadrati di spazio da ombreggiare costa dai 400 ai 1000 euro. Più cari i bimini, da 2800 a 5000 euro (vanno anche installati), ma sono infinitamente più comodi e pratici, e gli spryhood, dai due ai 3000 euro. I cuscini da pozzetto, non necessari, ma molto consigliati, si pagano da 600 a 1500 euro.
Per quanto riguarda il corredo velico, se si vuole aggiungere una vela da portanti bisogna intanto prevedere la ferramenta di coperta e lo scottame vario, poi le vele. Per praticità e convenienza economica conviene puntare sul gennaker, meglio se con calza.
I cantieri in genere offrono il kit che prevedono il bompresso, bozzelli, drizza e scotte che costano dai 1600 ai 2500 euro. Poi ci sono da aggiungere dai 2000 ai 3500 euro per la vela. Se invece si vuole proprio lo spi, allora il kit di coperta costa dai 2500 ai 3500 euro e servono poi altri soldi per lo spinnaker stesso, dai 3500 ai 5000 euro.
C’è poi da prendere in considerazione tutto ciò che riguarda gli accessori non considerati accessori, come l’elettronica o i vari servizi aggiuntivi.
Un chartplotter richiede un esborso compreso nell’ampia forbice tra i 370 e i 3000 euro (dipende soprattutto dalla dimensione del display). Il pilota automatico invece ha bisogno di un budget che va dai 360 ai 2400 euro.
A questo punto si entra nell’ambito dell’uso personale che si vuol fare della barca. Se l’intenzione è di navigare molto il dissalatore è basilare: fornisce acqua potabile per tutte le necessità di bordo. Esistono modelli da 3000 a 10mila euro , e in questo caso vale spesso il detto: chi più spende meno spende. Sempre per chi sta molto in mare può essere necessario un generatore, il prezzo da pagare per averlo in barca va dai 10 ai 20mila euro. In alternativa si consigliano pannelli fotovoltaici con una potenza di almeno 200w, la spesa per averli installati va da 600 a 1500 euro.
Se si vuole aggiungere anche l’inverter per avere corrente a 220V, ci sono da preventivare tra i 150 euro per i modelli portatili, fino ai 1000 euro per quelli fissi e installati.
Radar, spesso si installa raramente si usa, anche perché serve qualcuno che lo guardi e lo sappia interpretare. Per averlo a bordo si spendono tra i 4000 e i 10000 euro.
L’Ais, è un sistema automatico di tracciamento, in ausilio ai sistemi radar, per evitare le collisioni fra le unità in navigazione. Richiede qualche pratica burocratica per l’iscrizione della propria barca, ma garantisce una sicurezza in più. costo: da 400 a 600 euro. Impianto stereo, dalle soluzioni più semplici radio/cd con altoparlanti interni e in pozzetto, fino alle evoluzioni con sistemi amplificati e connettibili con smartphone, tablet ecc, da 500 a 3000 euro.
La cassetta degli attrezzi potete farvela in casa per un centinaio di euro scegliendo utensili di buona qualità, ma solo quelli che vi servono realmente. Inutile ad esempio portare chiavi per dadi che non sono a bordo. In vendita ne esistono di ottime pre-assemblate da 200 a 500 euro. Un’altra 50ina di euro si spendono tra nastro telato, nastro isolante e lubrificante spray. E 50 e 100 euro per avere grilli e moschettoni di rispetto.
Per mangiare a bordo avrete bisogno di piatti e pentole. Se non volete gravare sull’ambiente con consumi di plastica eccessivi potete acquistare delle stoviglie in melamina, lavabili e infrangibili. Qui non c’è bisogno dello shipchandler, ma si può passare prima da Ikea per ridurre i costi. In ogni caso, un corredo base per sei persone, composto da piatti fondi, piani e da frutta, 12 bicchieri in policarbonato, insalatiera, tagliere, vassoio, accessori cucina (mestoli, coltelli e ramaioli), posate inox, più cinque pentole impilabili costa da 420 a 1100 euro. Da non dimenticare le bombole del gas, da 50 a 180 euro l’una.
In barca potete dormire con un sacco a pelo direttamente e asciugarvi con un telo in spugna portato da casa. Se si prevede una permanenza un po’ più lunga a bordo un po’ di comfort in più non guasta. Abbiamo previsto una dotazione di sei coprimaterasso, sei lenzuola, sei trapunte e altrettanti set per l’igiene personale composti da telo bagno, asciugamano viso e intimo. La spesa totale va da 750 a 4000 euro.
Consigliabile aggiungere una maniglia in più per il winch oltre alle due in genere fornite di serie. Si spende dai 40 ai 140 euro l’una. Poi non può mancare un coltello da vela (da 10 a 65 euro).
Per l’ancora di rispetto con almeno 30 metri di catena e 50 di cima si spendono dai 700 ai 3000 euro. Da aggiungere quindi sei cime da ormeggio lunghe almeno 30 metri (da 500 a 700 euro ), una decina di gerli o, in alternativa, stroppi lunghi un metro e mezzo, due, in prestirato diametro sei millimetri per altri 20 euro circa. I più saggi consigliano anche una canna da pesca con esca artificiale per traina (kit a 65 euro).
Non deve mancare il bansigo per salire in testa d’albero (da 31 a 140 euro). Da non dimenticare: torcia stagna, (da 9 a 50 euro) e luce frontale (da 15 a 90 euro). Infine i ricambi per il motore: girante (15 euro), cinghia di distibuzione motore (80 euro), tanica con liquido refrigerante motore (una confezione da cinque litri circa 130 euro), acqua distillata per batterie non al gel (un euro al litro) e, fondamentale, una tanica con almeno 10 litri di gasolio (con il pieno, 20 euro).
Ecco, adesso la vostra barca è completa e non vi resta che navigare, finalmente. Ma prima fate un po’ di somme, e vedrete che il totale è molto vicino alla cifra compresa fra i 50 e i 150 mila euro.
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Sembra un conteggio fatto dall'Agenzia delle entrate per dimostrare che chi ha la barca deve per forza essere miliardario. Con 50000€ mi sono fatto una barca da 11 m di ferro e ci navigo da 12 anni.
Buongiorno
Buongiorno Dario,
leggo il tuo commento e ti chiedo se cortesemente potresti inviarmi qualche informazione sul tuo progetto di costruzione barca in ferro da 11 m.
Grazie
Sì è vero, pare che vogliono sconcertare a tenere una barca a vela. Anni fa ne ho costruita una a vela di 6,20 e non ho speso tutti questi soldi. L'unico è stato la revisione della Capitaneria perché era autocostruita, ti parlo del 1983, tante leggi nuove non c'erano e i costi erano più accessibili.
Ho intenzione di costruire una di 13.70 ho recuperato un piano di barca di un ingeniero navale del Chile, una tesi, il piano sta perfetto e molto dettagliato. In questo momento sto in America Latina, devo vedere le leggi locali come sono. L'unico è che non si trova il piano marittimo. Però la intenzione è di hacerlo Sandwich. Questo si trova in America..
Mi puoi mandare qualche consiglio. Grazie