Testimonial per caso in Barcolana

Non si poteva fare a meno d’essere partecipi al cinquantenario della Barcolana e così infatti è avvenuto. Manfredo, l’ armatore-skipper e gentile ospite mi ha telefonato e io ho accettato al volo l’invito sul suo veterano ma sempre affascinante Swan 371.

Si è replicato  il  tradizionale copione per il giorno della vigilia: cena dei Mariners nella sede degli Alpini triestini! Una consuetudine ormai decennale inventata all’epoca dal Commodoro della Flotta rotariana dell’Alto Adriatico e dal Presidente della Sezione ANA di Trieste, che insieme avevano creato questo simpatico gemellaggio mare-monti.

L’idea originale di Fabio & Rino, due inseparabili compagni di scuola, è stata conservata e questo appuntamento si ripete ancor oggi ben oltre la scadenza delle loro cariche presidenziali.

Ed è così che al tradizionale rancio alpino della vigilia c’è stata una sorpresa, che durante la regata e ancora di più dopo la Barcolana ha rivelato il filo logico di tutti gli  eventi.

Tralascio le descrizioni, già fatte da altri più bravi di me, sul record di 2600 iscritti, sui personaggi famosissimi imbarcati sugli scafi performanti che sono arrivati cinque ore prima di noi. Perdonatemi parlerò di me e di chi ha condiviso questa piccola avventura.

Iniziamo con il casting e descriviamo l’equipaggio formatosi per la nostra Barcolana: Manfredo, armatore-skipper-timoniere-navigatore, sua moglie Patrizia, in realtà factotum, la definiamo “sewer” aiuto prodiere, nonché “pitman” drizzista e responsabile a piè d’albero. Cristian viene precettato come prodiere e  le “gardesane“ Erica e Rossana sono le “grinders”, le “trimmers” e le “tailers“ cioè le attente regolatrici dei filetti del genoa.

Emulando la Coppa America a bordo dello Swan non potevano mancare due ospiti: Paola e Aldo. Paola è rimasta per tutta la regata la silente custode del tambuccio, mentre Aldo ha monopolizzato la barca e l’equipaggio per un suo fine recondito, apparentemente scherzoso, ma  rivelatoci poi da uno stralcio della stampa quotidiana che la barca era stata trasformata  in un set per uno shooting fotografico.

Andiamo per ordine.

Alla cena della vigilia tra presidenti, commodori, navigatori e illustri ospiti del Royal Yachting Association, Aldo, più di chiunque altro, era stato accolto con un tripudio di gioia alpina: e ci puoi credere s’era fatto precedere da un cadeau di quattro  scatoloni di spumante  che egli ha gentilmente donato alle “penne nere“. In quel contesto  e in quella sede ovviamente equivale alla più lusinghiera ruffianata che si possa immaginare.

Ehi, ma chi è Aldo Lorenzoni?” Chiedo al comandante Manfredo che lo ospita e la sua risposta chiarisce tutto. Aldo è il direttore generale di una grande cantina vicentina. “Beh mi sembra veramente gentile“ Concludo pienamente soddisfatto dalla spiegazione .

In realtà durante la cena, sempre in tono scherzoso, Aldo esercita il suo mestiere esaltando la qualità del vino e anticipa che domani in barca ce ne sarà dell’altro, e che – gli scappa ridendo – lui si considera lo sponsor dello Swan 371 e, per meglio sottolineare questa affermazione, mi appiccica sul pullover un adesivo del consorzio di tutela vino per il quale lui lavora. Si continua a scherzare e a bere e Aldo è proprio un simpatico intrattenitore.

In regata? Tra tutte le foto che sono state raccolte, quelle qui selezionate testimoniamo quanto grande sia stato  il piacere di gustare  un buon bicchiere di vino durante le manovre in  Barcolana.

Io ho tenuto solo per alcuni minuti il  timone e mi è stato chiesto di  posare con una bottiglia in mano; abbiamo brindato e riempito più di una volta i nostri bicchieri che Aldo fotografava a raffica; sempre Aldo  ha estratto una bandiera e ha rivestito il prodiere e una tailer per immortalarli in una foto; attaccava adesivi ovunque e infine, ritornando a riempire i nostri bicchieri scattava  fotografie ponendo in primo piano il suo bicchiere. Mi sono chiesto: ma tutta questa animazione e i numerosi calici di spumante serviranno a  ricordare allegramente la 50° Balcolana? Probabilmente si.

Forse al lettore interessa sapere come siamo arrivati alla fine della  regata.

Con la barca molto male, ma con il morale e l’allegria abbiamo sfiorato il podio della gioia che in ogni Barcolana prescinde sempre dalle classifiche e questa volta, grazie ad Aldo, sono stato il Mainsail Trimmer più ignaro ma complice del lancio di un brand di vino spumante!.

Buon vento e … cin cin

Gennaro Coretti

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