Il design, nella nautica, ha un’ evoluzione particolare, si crogiola lungamente in periodi di stasi dove, più che di vere novità, si parla di restyling e di aggiornamenti dei canoni di bellezza, che tutto il mondo ritiene attuali in quel momento storico.
Poi, molto raramente, ogni ventina d’anni o più, ci sono dei veri e propri balzi in avanti. Sono balzi quantici che, semplicemente, sono così consistenti da far apparire immediatamente “classico” tutto quanto li precede.
L’ultimo salto in avanti, risale a più di vent’anni anni fa e lo si può senza dubbio attribuire alla coppia Brenta – Bressani che, sia nella vela che nel motore, compito doppiamente difficile, ha introdotto linee così pure e raffinate che, tutto il resto è invecchiato istantaneamente di cent’anni.
Ancora oggi molti di noi, forse dimenticandosi delle origini di questi tratti, abusano della parola “innovazione” riferendosi a scafi che, se osservati attentamente, ricalcano evidentemente le linee della serie Wally Power.
La lunga premessa è assolutamente necessaria per comprendere la portata dell’evento a cui abbiamo assistito proprio pochi giorni fa quando, nel corso delle conferenza stampa di Benetti, in occasione dell’apertura del Monaco Yacht Show, abbiamo assistito a quello che senza dubbio è il nuovo balzo in avanti nella storia del design nella nautica, il Benetti Se77antasette.
Fernando Romero ha letteralmente frantumato gli schemi classici attuali, caratterizzati da una rigida strutturazione orizzontale dei ponti. Ha distrutto lo schema angolare delle intersezioni ed ha, con una semplicità imbarazzante, reso fluide ed armoniche le complesse strutture delle navi da diporto, raccordando morbidamente i vari ponti fra loro e creando, di fatto, ambienti semplicemente impensabili fino ad oggi.
Ma se pensate che questo design tracci una linea netta col passato vi sbagliate, queste linee rappresentano la sintesi dei tratti distintivi degli yachts che hanno fatto la storia di Benetti Yachts. Romero le ha individuate e le ha armonizzate in uno stilema che caratterizza l’intersezione dei ponti del Benetti 77. Questa uni0ne dinamica è scolpita nella struttura centrale del superyacht e trae un’evidente inspirazione dalla profonda relazione fra la natura e l’habitat marino.
“Se77antasette è il risultato dell’ analisi del DNA di Benetti e dell’utilizzo delle possibilità che le nuove tecnologie hanno abilitato, questo ci ha permesso di creare una “yachting experience” completamente nuova. Le linee sinuose e gli spazi adiacenti hanno creato un ecosistema privo di interruzioni, sofisticandolo con programmi e connettività.”
Dichiara Fernando Romero, il fondatore di FR-EE
“Questa straordinaria collaborazione ha visto FR-EE e Benetti fondere le loro capacità collettive per realizzare un superyacht all’avanguardia, un’ imbarcazione nuova, per il 21mo secolo”
E’ un design che non scende a compromessi quello del Se77antasette, per restare fedeli al progetto, gli ingenieri di Benetti hanno infatti studiato una soluzione che consente di rendere invisibili tutte le sovrastrutture destinate ad ospitare le apparecchiature radar. Per poter realizzare questa soluzione si sono appoggiati ad aziende leader nella tecnologia areospaziale, arrivando a creare una struttura integrata nel vetro apicale che, non solo non pregiudica la sicurezza dei passeggeri, ma consente anche la massima sicurezza in navigazione.
“La dificoltà più grande è stata quella di rendere un prodotto già eccellente ancora migliore.”
Dichiara un soddisfatto Vincenzo Poerio, CEO di Benetti Yachts.
“Se l’identità del nostro cantiere era già universalmente assimilata a quella di un prodotto sofisticato e di lusso, con Se77antasette si eleva lo yachting ad una dimensione che non avevamo mai visto prima, amalgamando le capacità di Romero ed l’esperienza di Benetti“
La propulsione di Benetti Se77antasette verrà affidata a cinque generatori Caterpillar che trasmetteranno la loro potenza elettrica ai POD azimutali di cui sarà dotato il superyacht. Questo consentira di avere un minor impatto ambientale e di avere molto più spazio libero. La sala macchine sarà infatti contenuta in un solo livello, lasciando completamente libero il ponte inferiore per gli alloggi. Il sistema di propulsione permetterà una velocità massima di 16 nodi ed un’autonomia di 5.000 miglia a 12 nodi.
L’appartamento dell’armatore occuperà la parte anteriore del ponte principale ed offrirà ben 100 metri quadri di spazio che, a garanzia della privacy più assoluta, beneficieranno di altri 140 metri quadri privati all’aperto. In quest’area trova spazio la piscina privata che, all’occorenza, si trasforma in eliporto.
Se77antasette è lungo 77 metri e la sua larghezza, non è un caso, è pari alla somma dei due numeri cioè 14 metri. Nei suoi ambienti esclusivi alloggerà fino a 12 ospiti e 19 membri d’equipaggio che troveranno posto nel ponte inferiore.
Benetti Se77antasette non è un concept, è un vero e proprio progetto, completamente sviluppato, ha già infatti ottenuto tutte le autorizzazioni preliminari, necessarie per dare inizio alla costruzione.
Per vedere Se77antasette in mare dovremo solo aspettare che un facoltoso armatore si innamori del progetto, cosa non difficile a nostro parere, e poi, dal giorno in cui sarà varato, la nautica non sarà mai più la stessa, avendo fatto, finalmente, un altro balzo quantico in avanti.
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