Il marchio B&G ha iniziato con il vento in poppa la stagione estiva. L’azienda britannica ha raggiunto l’accordo con l’organizzazione dell’ORC World 2017 per essere main sponsor del campionato mondiale di vela d’altura, atteso da tutti gli appassionati. La notizia era stata annunciata per l’inizio della manifestazione sportiva, che si è svolta dal 30 giugno all’8 luglio con alcuni tra i migliori equipaggi mondiali.
La cornice dell’evento è stata lo Yacht Club Porto San Rocco di Muggia (TS), scelto come paese ospitante quattro anni dopo l’ultima assegnazione italiana, ad Ancona. L’edizione ha chiamato a raccolta 127 imbarcazioni provenienti da 19 Paesi diversi, con un leggero calo di iscritti rispetto ai 139 dell’anno scorso a Copenaghen.
L’accordo di partnership tra B&G e l’ORC World 2017 ha avvicinato ai mondiali il marchio britannico più conosciuto nel settore di elettronica e strumentazione per la navigazione a vela. Fondata da più di 50 anni, l’azienda produce materiale sia per gli amatori sia per i professionisti.
Strumentazione B&G era presente sulle imbarcazioni di BMW Oracle ed Emirates New Zealand, finaliste di America’s Cup. L’azienda britannica continua così il suo impegno nelle maggiori manifestazioni nautiche, scegliendo le vetrine più illustri nel mondo delle regate nautiche: a partire da settembre sarà anche fornitore ufficiale della Volvo Ocean Race 2017/18. Nella circostanza la sfida testerà l’affidabilità dell’elettronica nella circumnavigazione del globo.
Il partner B&G ha preso parte ai mondiali con il suo dealer italiano, Elettromare Erba. È stato lui a fornire assistenza tecnica alle imbarcazioni impegnate nella competizione, che nella sua settimana di corse ha messo a dura prova equipaggi e strumentazione.
L’azienda ha potuto così pubblicizzare i nuovi prodotti. L’ultimo presentato è il Chartplotter Zeus3, che utilizza il display grandangolare SolarMax HD per ottimizzare le prestazioni in condizioni climatiche sfavorevoli.
Se gli occhi del partner erano probabilmente puntati sugli aspetti tecnologici delle imbarcazioni, il pubblico si è potuto concentrare sullo spettacolo. Le aspettative non sono state deluse, con continui cambiamenti di classifica e vittorie di imbarcazioni italiane. Che non fa mai male a quel sano spirito patriottico presente nei tifosi di ogni competizione.
Nella classe A si è infatti imposto Mascalzone Latino in un finale al cardiopalma, facendo della costanza la sua arma principale (sempre nei primi quattro tranne nella regata scartata). Decisivo il secondo posto nell’ultima gara, che ha permesso di scavalcare di un solo piazzamento i franco-russi di Freccia Rossa, campioni in carica. Per l’armatore di Mascalzone Latino Vincenzo Onorato si tratta del settimo titolo mondiale, a nove anni dall’ultimo.
A due lunghezze si è invece posizionata Sheera Ych, a cui non è bastato il successo nell’ultima regata per recuperare la prima posizione occupata dopo cinque gare. È rimasto beffato Altair 3, che ha pagato a caro prezzo un inizio poco brillante.
La classe B ha visto un dominio italiano, con la vittoria dello Swan 42 Selen Alifax dell’armatore Renzo Grottesi. Il merito principale dell’equipaggio è stato riuscire a rilanciarsi dopo il quinto posto e il trentottesimo nelle prime due prove, inanellando una serie di cinque regate consecutive nelle prime due posizioni.
Alle sue spalle Selene Alifax, messa a distanza di sicurezza con il successo nell’ultima gara. Più lontane le avversarie, a cominciare da Horus Tempus Fugit. Clamorosa la debacle del croato X-41 Nube, che dopo un sedicesimo posto nella seconda regata ha compromesso un podio ormai quasi certo con la diciassettesima piazza nell’atto conclusivo.
L’assolo italiano si è completato con il poker nella classe C, vinta da Airis dell’armatore Primo Cesare Bressan. Per la vittoria è servito vincere metà delle regate, data l’agguerrita concorrenza di Sease. Molto più indietro Mummy’One – Lab Met, che ha conquistato il podio nonostante la squalifica nella regata 7 e altri due piazzamenti fuori dalla top ten.
Al conteggio dei vincitori dell’ORC Series 2017 va però aggiunto B&G, che è riuscito a legare il proprio nome a un evento di portata mondiale. Non è la prima volta, e realisticamente non sarà l’ultima.
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