Boot 2020, la guida semiseria al salone nautico più grande d’Europa
Come usano dire i più raffinati miei colleghi : “ fonti bene informate “ riferiscono che nella prossima edizione del salone nautico di Dusseldorf si ripeterà il notevole afflusso di visitatori italiani .
Lo scorso anno, per citare un esempio di stravaganti incontri, ricordo d’essermi incantato, per almeno mezz’ora che non è affatto poco, a osservare un signore , già avanti con gli anni , che si dedicava a riparare il fasciame di una vecchia “signora del mare” dentro il salone nautico .
Mi dimenticavo di segnalare gli ampi spazi dedicati alla pesca, ai windsurf , alle canoe e alle specialità subacquee dove, se vuoi e te la senti, puoi immergerti in una piscina per testare l’ attrezzatura prima di acquistarla.
L’afflusso di visitatori italiani è inoltre favorito dai numerosi collegamenti aerei, anche low cost, che decollano da molti aeroporti distribuiti su tutta la nostra Penisola. E quindi che ci vuole ? Puoi avere inoltre la fortuna o l’accortezza , se sei stato tempestivo, di beccare i voli di andata e ritorno per circa cento euro ; facciamo duecento se non vuoi rischiare musi lunghi in famiglia o rappresaglie contro l’altra “ lei “ che ti attende in bella mostra a Dusseldorf .
Però il compromesso lo si trova con molta facilità, poichè dopo aver visitato lo stand o gli stand dei “di lui “ sogni , ci si avvia all’immenso padiglione dove anche lei potrà concretizzare le sue voglie : non mancano le offerte di caldi pullover di cashmere, eleganti giacchini trapunti per le passeggiate invernali in città, in montagna oltre che al mare. In somma a Dusseldorf, nella fiera dedicata soprattutto alle barche ci sono tantissimi capi di abbigliamento interessanti .
La nautica è soprattutto un’emozione e la vela, in particolare, rappresenta la passione per cui, non solo nelle campagne di marketing di centinaia di prodotti, ma nella vita quotidiana, se ponete attenzione, per uno solo che va effettivamente in barca ce ne sono altri novantanove che si vestono da barca e quindi diventano trendy .
Non sarà necessario trattenersi a Dusseldorf una settimana intera , ma nei due o tre giorni di necessaria permanenza non potranno mancare le celebrazioni di due liturgie fondamentali, da compiere in questo angolo della Germania: gustare uno stinco arrosto, innaffiato dalla birra artigianale dentro una birreria ancora oggi arredata esattamente come fu realizzata duecento anni fa .
E infine, per concludere degnamente la serata e, se non altro, per digerire meglio la cena, due bicchierini ( a testa ) dell’amaro tipico di questa sponda del Reno : il Killepitsch, liquore alle erbe che nel 2002 ha ottenuto a Chicago, nella propria categoria, il riconoscimento di “Best Spirit”.
Il Killepitsch è ottimo se viene servito ghiacciato, ma mi hanno detto che può anche essere utilizzato come ingrediente per cocktails.
Non importa che voi siate velisti, motonauti , subacquei oppure pescatori sportivi, se verrete a Dusseldorf ci vedremo sicuramente al mattino nei 220.000 metri quadrati del Boot 2020 ma alla sera , forse ( perchè i posti sono limitati e bisogna prenotare), ci incontreremo da Schumacher per tanta birra e uno stinco.
Buon vento
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