Campeggio nautico, una valida alternativa al turismo di massa
Prendere la tintarella dentro un gabbiotto trasparente in plexiglass quattro metri per due? No, grazie.
Se trovate questo modo precauzionale di stare in spiaggia alquanto grottesco tanto che, piuttosto, è meglio restare a casa anche nella stagione più calda dell’anno, allora la pensate esattamente come noi.
Quindi ci permettiamo di darvi un consiglio spassionato: la prossima estate, mollate gli ormeggi e andate al largo da tutto e da tutti.
Un po’ come hanno fatto l’anno scorso due famiglie italiane che, a bordo di due gommoni di media misura, si sono regalate un’indimenticabile traversata nell’arcipelago delle isole Cicladi, in Grecia, sposando la filosofia del campeggio nautico. Una forma diversa di fare turismo, al di fuori dagli schemi e a stretto contatto la natura marittima.
I principi fondamentali del campeggio nautico
La nautica, infatti, è anche questo, il campeggio nautico, che si basa su alcuni principi fondamentali: organizzazione, collaborazione, rinuncia ai comfort, spirito di adattamento, voglia di stare in compagnia e, ovviamente, saper andar per mare.
Qui vi riportiamo il diario di bordo delle famiglie Mondaini e Canullo che in tre settimane hanno visitato uno degli arcipelaghi più belli dell’Egeo.
Uno spunto per chi vuole vivere una vacanza insolita ma sicura.
Altro che ombrelloni recintati da quattro vetrine: quando l’emergenza Covid-19 finirà, il campeggio nautico potrà rappresentare una valida alternativa al turismo di massa. Forse estrema, ma decisamente sicura.
La traversata a tappe nell’arcipelago delle Cicladi: diario di bordo
Partenza da Roma ore 5.30 per incontrarci con i nostri amici Canullo alle 6.30 al casello. Viaggio molto caldo con 36 gradi fissi. Alle 14 ci separiamo dai Canullo che prenderanno il traghetto domani. Alle 17 ci imbarchiamo e alle 20 la nostra SuperFast parte. Ceniamo in cabina con la focaccia acquistata al bar del porto di Bari e poi nanna.
Sbarchiamo puntuali alle 12.45 e verso le 16 siamo a Nea Peramos. Aspettiamo il ragazzetto che ci viene ad aprire il cancello dove metteremo il nostro gommone. Verso le 18 arrivo in albergo, ci rilassiamo un po’ nella piscina dell’albergo e poi andiamo a cena a Elefsina in centro davanti alle rovine, dove mangiamo il primo gyros pyta della vacanza.
Buona colazione in albergo, poi alle 10.30 circa andiamo al rimessaggio e alla stessa ora arrivano i Canullo. Cominciamo quindi le operazioni per preparare il gommone e riusciamo a scarrellare tutti e due i gommoni dallo scivolo, senza utilizzare la gru. Intorno alle 13 siamo finalmente pronti per cominciare l’avventura: si parte! Il mare non è calmissimo e c’è molto vento. Il Meltemi vuole farci capire subito l’antifona. Facciamo una prima sosta all’isola di Moni, poi verso le 18 ci fermiamo ad Aegina, al porto di Perdika. Ceniamo in una taverna lì sul porticciolo e poi nanna. Nottata tranquilla, nonostante i locali proprio sopra di noi.
Lasciamo Perdika intorno alle 11 e, dopo le consultazioni meteo, decidiamo di fare rotta verso le Cicladi. Navigazione buona con mare a traverso. Facciamo una prima tappa all’isolotto di San Gregorio, caratterizzata dai mulini a vento, e ci seguono anche Alberto & family (milanesi con Zar 65, conosciuti la sera prima ad Aegina). Alle 17 decidiamo di ripartire verso Kythnos. Ci toccano le prime 10 mn di mare molto mosso, mentre le seguenti 12 un po’ meno, ma sempre mosso. Dopo questa traversata bella movimentata e bagnata, arriviamo finalmente a Kythnos intorno alle 19. Ci ormeggiamo in rada, vicino alla spiaggia, nella bella baia di Kolona. I bambini, felici e selvaggi, si divertono con cena in spiaggia e bagno di notte.
Lasciamo il porto alle 11.45 e ci fermiamo nella baia di Soros, consigliata dall’amico Paolo. Ripartiamo alle 15.30 e facciamo rotta verso Koufonissi, a 25 mn da lì. Appena arrivati, prima di entrare in porto, ci fermiamo in una bellissima baia, ma solo per un bagno veloce perché poi dobbiamo andare in porto per vedere la situazione ormeggio, che infatti appare subito problematica: porto strapieno, con tanto di charter di 12 catamarani e barche addirittura in quarta fila! Decidiamo quindi di ripiegare su Naxos, al porto di Kalendos giù a Sud, che dista solo 5 mn da Koufonissi. Il porto è tranquillissimo, non c’è praticamente niente, poche barche e una taverna poco più su.
Stamattina salutiamo il fantastico porto di Mersini, dove davvero abbiamo trascorso bellissime giornate di relax, e ci dirigiamo ad Ios. Una volta sull’isola di Ios, ci fermiamo in una bella baia (casa bianca del Tedesco) e poi verso le 17 ripartiamo per andare in porto, senza prima però evitarci 10 mn di onde e secchiate.
Anche oggi becchiamo un bel mare agitato, ma una volta fatta anche questa traversata movimentata, arriviamo in un paradiso, l’isola di Poliegos (foto in basso a sinistra) scogliere alte e bianche, a picco su un mare blu cobalto, frastagliate da monumentali faraglioni. Davvero una meraviglia, siamo incantanti! Ci ricorda molto la costa Ovest di Zante. Stamattina intorno alle 11 lasciamo Kimolos e andiamo a Milos e ci giriamo tutta la costa Sud, semplicemente bellissima.
Entriamo nella grande Baia Caldera costeggiando le bellissime e tipiche case colorate di Milos (foto in basso a destra) per poi arrivare alla marina del porto, di Adamas molto ben organizzato con tutto e a pagamento e intorno alle 17 montiamo le nostre tende nautiche, aperitivo in gommone e poi alle 20.30 ceniamo in un ristorante del porto.
Oggi non è possibile uscire per mare, ma noi ripieghiamo ottimamente sui nostri dye super Dune Buggy (foto in basso a sinistra) per girare l’isola, che non sono sicuramente macchine qualsiasi. Fichissime! Siamo tutti molto eccitati e felici (specialmente i papà e i ragazzi). Si parte dunque, prima con un po’ di interno dell’isola, tra le cave, poi ci fermiamo a Pollonia, Papafragas, Sarakiniko con le sue scogliere bianche, Tripiti, Klima e infine Plaka con il suo kastro dalla cui chiesa, su in cima, si ammira un tramonto favoloso (foto in basso a destra).
Stamattina, dopo aver fatto benzina, lasciamo Milos intorno alle 13.30 e ci aspetta una delle traversate peggiori, se non forse la peggiore di tutta la vacanza. Infatti, una volta lasciato il golfo di Milos, cominciano le secchiate vere, mare molto mosso. Sapevamo che avremmo dovuto affrontare una navigazione difficile, ma dovendo fare solo 15 mn, ci siamo avventurati e abbiamo fatto bene. Una volta davanti all’isola di Poliegos, finalmente la calma.
Lasciamo Kimolos intorno alle 11 e torniamo su Milos, fermandoci ad uno scoglio (le nostre Azzorre) di fronte Kleftiko, in attesa che il mare cali un po’, perché oggi ci aspetta la lunga traversata per andare a Monenvassia. Partiamo alle 16 e fortunatamente il mare è ottimo, calmo e si fanno vedere anche i delfini! Non ci sembra vero di fare una traversata così tranquilla. Ci salutiamo con Alberto & family che rimangono a Poros per una notte (visto che hanno il traghetto un giorno dopo di noi). Noi proseguiamo per Aegina e per fortuna questo ultimo tratto Poros-Aegina lo facciamo con mare buono.
Stamattina alle 9 siamo operativi e pronti per operazioni carrellamento. Fila tutto liscio per fortuna e alle 12,00 siamo pronti a partire. Ci salutiamo con i Canullo (che rimangono altri due giorni) e noi ci incamminiamo per Patrasso. Arriviamo a Patrasso alle 16, check-in e poco meno di un’ora dopo ci imbarchiamo. Questa volta ci danno un buon posto, sotto al ponte vicino ai camper con allaccio 220 per il frigo. Ceniamo al self-service e poi nanna in cabina.
Sbarchiamo a Bari alle 10.30, panzerotti e focaccia e si parte. Viaggio buono con un po’ di traffico ma niente di che. Più che altro è la tristezza e la nostalgia che ci pervade: la mancanza della Grecia si fa già sentire! Arriviamo sani e salvi a casa alle 18 circa. Bye bye Greece, un’altra bellissima avventura nella tua terra si è conclusa, ma già pensiamo alla prossima. A presto!
Miglia percorse: circa 550
Litri consumati: circa 700/800
Notti in nautico: 18