Campeggio nautico nelle Isole Ionie: diario di bordo di una bella vacanza tutta in gommone
Un po’ come hanno fatto l’estate scorsa due famiglie italiane che, a bordo di due gommoni di media misura, si sono regalate un’indimenticabile traversata tra le Isole Ionie, in Grecia, sposando la filosofia del campeggio nautico. Una forma diversa di fare turismo, al di fuori dagli schemi e a stretto contatto la natura marittima.
La nautica, infatti, è anche questo, il campeggio nautico, che si basa su alcuni principi fondamentali: organizzazione, collaborazione, rinuncia ai comfort, spirito di adattamento, voglia di stare in compagnia e, ovviamente, saper andar per mare.
Qui vi riportiamo il diario di bordo di due famiglie italiane che in tre settimane hanno visitato uno degli arcipelaghi più belli dello Ionio: campeggio nautico fra le stupende Isole Ionie. Uno spunto per chi vuole vivere una vacanza insolita e sperimentare una valida alternativa al turismo di massa. Perché il campeggio nautico è un’esperienza forse estrema, ma decisamente sicura.
7 agosto: Roma-Castro Marina (700 km)
Dopo questi ultimi duri e difficili mesi, sembra che il Coronavirus ci stia facendo respirare un po’. Così, anche quest’anno, riusciamo a partire per la nostra amata Grecia. Il viaggio che ci aspetta è lungo, quindi, dopo esserci incontrati con i nostri compagni di viaggio al casello di Roma sud, a mezzanotte e mezza si parte. Gli uomini guidano praticamente tutta la notte, mentre i bambini dormono. Alle 4.30 facciamo una piccola pennichella di un’ora e mezza in autogrill per far riposare i guidatori.
8 agosto: Castro Marina
Alle 10.30 arriviamo finalmente a Castro Marina. Dopo un bel da fare per scarrellare i gommoni con l’aiuto di Alessandro, intorno alle 14.30 siamo finalmente in acqua. Oggi il mare non è dei migliori, quindi decidiamo di aspettare domani per traversare e così usciamo giusto fuori dal porto mettendoci davanti a Castro per goderci il meritato relax. Riposo, però, alquanto rumoroso per via del continuo via vai di barchini affittati dai tanti ragazzi che popolano Castro d’estate. Tra l’altro, notiamo assembramenti pazzeschi sugli scogli, per la felicità del Coronavirus. Noi non vediamo l’ora di scappare in Grecia. Ceniamo al ristorante L’Aragosta, come consigliato da Alessandro.
9 agosto: Castro-Othoni (52 nm)
Alle 11 si parte per la traversata, il campeggio nautico nelle Isole Ionie è ufficialmente cominciato! Si aggrega a noi anche un gommone di ragazzi, che cercavano compagnia per la traversata. Ci mettiamo esattamente due ore. La prima metà della traversata è un po’ movimentata (vento e mare al mascone), mentre la seconda metà della traversata va alla grande, con mare liscio, Arriviamo finalmente in mari greci, sull’isola di Othoni e davanti a noi si presenta la splendida Calypso Bay: niente male come inizio. Ci godiamo qualche ora in questa bellissima baia e poi nel tardo pomeriggio ci sistemiamo nel tranquillissimo porto di Othoni. Una volta montate le tende, siamo pronti per andare a cena. Un gruppo di italiani che viene qui da anni ci consiglia il ristorante Antonis, dove infatti mangiamo benissimo (cibo come fatto in casa da mamma!). Insomma, come prima giornata siamo più che soddisfatti.
10 agosto: Othoni-Corfù-Paxos (56 nm)
Lasciamo Othoni alle 10.30 in direzione Corfù, di cui percorriamo la costa ovest. Ci fermiamo dopo Paleokastritsa (troppo costruita per i nostri gusti) in una bella baia con scogliere alte (Chomi beach), dove però fa un caldo micidiale! Verso le 17 ripartiamo verso Paxos e arriviamo nel fiordo di Gaios dopo un’oretta. Qui ci sono gli amici di Alessio (Massimo e Walter) che sono ormeggiati con il loro catamarano. E noi, viste le difficoltà a trovare un posto per noi, ci ormeggiamo attaccati al loro catamarano. Ceniamo da Vasilis, buono! Notte tranquilla per fortuna. La movida quest’anno non è la stessa, c’è molta meno gente.
11 agosto: Paxos-Antipaxos (10 nm)
Stamattina, come prima sosta, ci fermiamo nel fiordo tra Paxos e Antipaxos, dove c’è una chiesetta. Andrea pesca un dotto e una cernia. Dopo ci spostiamo ad Antipaxos, a Mesovrika Beach: un paradiso! Il colore dell’acqua è pazzesco! Qui è talmente bello che decidiamo di fare notte in rada nella cala accanto, Paralia Voutoumi. I ragazzi sono contenti, giocano a fare i naufraghi. Li facciamo cenare in spiaggia a base di souvlaki e patatine, mentre noi ci facciamo un’ottima pasta con la cernia pescata da Andrea. Notte tranquilla, a parte il continuo ciaf ciaf delle ondine.
12 agosto: Antipaxos-Paxos (12 nm)
Stamattina lasciamo Antipaxos e facciamo il giro orario di Paxos, passando per la bellissima costa ovest con un paio di soste e poi verso le 19 ormeggiamo nel piacevole porticciolo di Loggos, dove Dani cade in porto beccando i ricci sul piede e dove incontro i miei colleghi Serena e Sandro. Ceniamo in uno dei ristoranti sul porto e poi dopo cena ci facciamo anche un drink. Notte molto tranquilla e silenziosa, nonostante siamo ormeggiati proprio davanti ai ristoranti, ma qui per fortuna dopo mezzanotte è tutto chiuso.
13 agosto – Paxos – Lefkada (nm 55)
Lasciamo Paxos alle 10 e facciamo subito una sosta agli scogli che si trovano poco a sud di Antipaxos (Plaka e Daskalia Nisoi), dove ci sono una sorta di piscinette. Andando via, incontriamo un gruppo di tonni in “frenesia alimentare” che erano così grandi che da lontano sembravano dei delfini! Poi ripartiamo verso Lefkada. Navighiamo lungo la sua costa ovest, dove abbiamo intenzione di fermarci ma dobbiamo rinunciare perché si è alzato il vento. Ci fermiamo così poco più avanti, in una caletta riparata appena girata la punta sud. Alle 18.30 ormeggiamo a Sivota, dove ora c’è una marina attrezzata. Appena arrivati lì, non resistiamo all’idea di andare a mangiare all’interno, dal carnaro (dove già abbiamo fatto visita altre due volte, anni fa). Così alle 20 prendiamo un taxi e ci facciamo portare lì. Come sempre è una conferma: ottima carne e contorni! Notte silenziosa con acqua calmissima. Il campeggio nautico nelle Isole Ionie regala momenti di relax incredibili.
14 agosto: Lefkada-Kalamos (12 nm)
Stamattina andiamo nella nostra caletta con la casetta (che ben conosciamo) nella baia di Mykros Gialos, dove trascorriamo qualche ora in tranquillità. Poi ripartiamo per andare a visitare due isolette ioniche che ancora non avevamo mai visto. La prima verso cui ci dirigiamo è Kalamos. Facciamo una sosta in una cala a sud del porto (passiamo da sotto nel canale tra Kalamos e Kastos) e poi, intorno alle 18.30, ormeggiamo nel bel porto, dove ci dà una mano per l’ormeggio il ragazzo di George Restaurant. Ceniamo proprio in quest’ultimo, in riva al mare. La notte ci sono un po’ di rumori provenienti da un baretto lì sul porto ma per il resto tutto ok.
15 agosto: Kalamos-Kastos (15 nm)
Stamattina colazione da George e poi alle 11 ci muoviamo e andiamo agli scoglietti a Sud di Kalamos. Poi ci spostiamo a Kastos e ci fermiamo in una bella baia a sud, dove c’è una pace quasi irreale. Mentre andiamo via, arrivano anche le caprette sulla spiaggia. La tranquilla atmosfera di quest’isola ci piace davvero tanto. Alle 19 ormeggiamo in porto a Kastos, all’ancora davanti alla spiaggetta (perché sul molo non c’è posto). Ceniamo nel ristorante Windmill con bella vista sulla baia e con il mulino poco più su. Purtroppo, però, non riusciamo a goderci molto la cena perché la piccola Viola cade sugli scogli, riportando una piccola ferita al ginocchio. Per il resto, notte tranquilla e silenziosa.
16 agosto: Kastos-Kalamos (8 nm)
Stamattina ottima colazione per i ragazzi a base di crepes e wafel da Windmill. Poi alle 11 lasciamo il bel porto di Kastos e ci fermiamo in una baia poco più a nord (dove il telefono di Alessio finisce nella “poseidonia” e le nostre ricerche sono state purtroppo vane: addio cellulare!). Alle 18 torniamo in porto a Kalamos, dove stavolta c’è il pienone di barche, visto il gran vento che si è alzato. Noi riusciamo a trovare un buco dietro a due catamarani. Ceniamo da George. Notte silenziosa.
17 agosto: Kalamos-Atokos-Itaka (15 nm)
Stamattina lasciamo Kalamos e andiamo ad Atokos nella bella baia con la sua bellissima chiesa. Verso le 15 lasciamo Atokos e ci spostiamo su Itaka. Ci fermiamo in una baia (con un laghetto dietro la spiaggia) dove già eravamo stati altre volte, e poi per la sera ormeggiamo al porto di Kioni. Qui purtroppo le onde del traghetto (Superfast) che entrano nel porto fanno sbattere il nostro gommone sul molo, procurandoci fortunatamente solo un piccolo danno. Ale decide di cambiare ormeggio e spostarsi sulla spiaggetta davanti ai locali per stare più tranquillo. Ceniamo in una delle taverne sul molo, buona cena e poi una notte tranquilla, per fortuna.
18 Agosto: Itaka (15 nm)
Stamattina lasciamo Kioni e andiamo a Vathi per fare benzina e spesa in un grosso supermercato. Alessio risolve temporaneamente il problema del telefono. Poi proseguiamo e ci fermiamo alla baia di Gitaki, sempre stupenda. Infine facciamo tappa dietro l’isolotto di Lygia, dove decidiamo di sostare e fare notte in rada, attaccati al moletto. E’ stata una bellissima serata che ricorderemo: i ragazzi sono felici perché riescono finalmente ad accendere un falò e noi ci gustiamo un’ ottima cena sul molo a base di cicale (appena pescate da Andrea) e polpo, sotto un bellissimo cielo stellato.
19 agosto: Itaka-Cefalonia (35 nm)
Stamattina lasciamo la nostra bella rada e, dopo aver girato la punta sud, risaliamo la costa ovest di Itaka. Facciamo sosta pranzo in una spiaggia e poi un passaggio veloce alle spiagge bianche a nord dell’isola, ma oggi non è la giornata adatta per stare lì perché si balla troppo. Così ce ne andiamo e ci spostiamo su Cefalonia. Entriamo al porto di Fiskardo per scattare due foto, ma senza scendere a terra, e poi raggiungiamo i nostri amici che nel frattempo si erano piazzati in una baietta poco sopra Agia Efimia. Alle 18 ormeggiamo ad Agia Efimia, mentre il vento è diventato fortissimo. Ceniamo al mitico Paradise Beach Restaurant, sempre buonissimo!
20 agosto: Cefalonia (150 km)
Oggi, come da previsioni, visto il fortissimo vento, non si può uscire via mare, così decidiamo di affittare due macchine. Dopo non poche difficoltà, riusciamo finalmente a trovarne due disponibili e così giriamo l’isola via terra. Prima andiamo a Myrtos, dove Alessio e i ragazzi fanno il bagno tra onde altissime, poi facciamo tappa ad Assos e Argostoli, dove mangiamo un buon gyros e il galaktoburiko. Poi ancora al faro di Aghi Theodori, al monumento dei caduti per l’eccidio di Cefalonia, monastero di Agios Gerasimos. Alle 20 torniamo dal nostro tour e, dopo una rinfrescata, andiamo a cena nella taverna Myrtos, dove Andrea scopre di aver perso il suo zaino. Per fortuna, dopo il grande panico, grazie anche all’aiuto della gentile cameriera, si accorge di averlo lasciato al monastero, dove poi lo recupererà la mattina seguente.
21 agosto: Cefalonia-Itaka-Cefalonia (20 nm)
Stamattina lasciamo Agia Efimia con molta calma, intorno alle 12,30, e andiamo alle spiagge bianche di Afales a nord di Itaka, sempre meravigliose. Poi verso le 15.30 ci spostiamo di nuovo su Cefalonia in una baia sotto Fiskardo. Alle 19.00 ci ormeggiamo a Fiskardo, con un po’ di difficoltà perché non c’erano posti. Alle fine troviamo due buchi separati dove infilarci. Ceniamo da Apagio restaurant, dove mangiamo bene (i ragazzi contenti perché possono gustarsi i loro ghiotti chicken nuggets). Poi passeggiata tra i negozietti e poi nanna tranquilla.
22 agosto: Cefalonia-Lefkada-Parga (58 nm)
Stamattina lasciamo Fiskardo alle 10.30, diretti su Lefkada City e poi si riparte per Parga, dove arriviamo alle 13.30. Ci mettiamo in una caletta molto carina dietro al porto, poi una volta entrati nel porto di Parga ci rendiamo conto che non è adatta per il nostro ormeggio notturno, visto che si balla troppo, quindi ci spostiamo ella marina di Parga, dove ormeggiamo all’ancora. Ceniamo in un ristorante sulla spiaggia (Thalassa), che fa parte di un resort. Cena non super, ma una bella atmosfera. Sulla spiaggia poco più in là si sta svolgendo anche un matrimonio. La notte passa super tranquilla e silenziosa.
23 agosto: Parga-Sivota (10 nm)
Stamattina alle 10.30 visitiamo Parga. Appena arrivati, saliamo al castello, dove ci prendiamo un piacevole aperitivo in relax all’ombra degli alberi. Poi giretto per negozi e verso le 13 partiamo per Sivota. Ci fermiamo nella Blue Lagoon, affollata di barchini e con via vai di barconi turistici, ma sempre bella. Ormeggiamo poi al porto, solito montaggio tende, aperitivo con bellissimo tramonto e poi andiamo a cena con i cognati che sono qui a Sivota in vacanza. Notte infestata di zanzare, che qui sembra siano sempre presenti.
24 agosto: Sivota-Antipaxos-Paxos (20 nm)
Lasciamo Sivota verso le 10.30 diretti ad Antipaxos (prima però facciamo breve sosta al canale con la chiesetta, che tanto è piaciuto ad Andrea per la presenza della parete pescosa). Ci incontriamo con Giancla e Agnese, che oggi hanno affittato una barca per uscire da Sivota. Ci godiamo Voutoumi Beach e stavolta saliamo fino al Ristorante Vista, da dove si può ammirare la baia in tutto il suo splendore. Verso le 16.30 andiamo via e ormeggiamo a Gaios, che oggi, rispetto a due settimane fa, appare molto meno affollata. Infatti troviamo facilmente il posto per l’ormeggio. I nostri amici stasera prendono casa perché Viola non sta bene. Così stasera siamo da soli noi quattro, e quindi decidiamo di andare a cena da Mediterraneo, ristorante abbastanza raffinato a base di pesce. Stanotte è stata la prima serata rumorosa.
25 agosto: Paxos-Corfù (30 nm)
Stamattina lasciamo Paxos intorno alle 12, diretti a Corfù dove, come prima sosta, ci fermiamo a fare benzina poco dopo la fortezza. Poi entriamo nel golfo e, per la felicità dei bambini, ci fermiamo a Dassia beach, spiaggia attrezzata con gonfiabili, dove ovviamente i nostri figli impazziscono letteralmente e si divertono per ore. Ormeggiamo poi sotto la Rocca (ben 35 euro di ormeggio!) e poi cena alla Rocca. Oggi è proprio la giornata dedicata ai bambini: appena entrati nel centro, troviamo un fast food e ovviamente i nostri figli mangiano lì! Una volta finita la cena dei piccoli, troviamo un ristorante per noi adulti in una piazzetta. Stanotte notte molto tranquilla.
26 agosto: Corfù (15 nm)
Oggi lasciamo la Rocca e proseguiamo verso nord. Ci fermiamo per un buon pranzetto a Kassiopi e poi verso le 14 raggiungiamo i nostri amici in una piccola baietta piena di villette. Anche qui ci sono dei piccoli gonfiabili e i bambini ne approfittano per giocare. Nel tardo pomeriggio ormeggiamo ad Agios Stefanos, che ha un porticciolo molto accogliente. Ceniamo al ristorante Kaparelli, cena non buonissima tra l’altro. Ci rifacciamo con un bel drink post cena in un bar poco più avanti! Notte tranquilla.
27 agosto: Corfù-Othoni (40 nm)
Oggi si comincia il ritorno verso casa, il nostro campeggio nautico nelle Isole Ionie volge al termine, quindi lasciamo Corfù per andare a Othoni. La traversata per fortuna è ottima. Arrivati sull’isola, ci fermiamo in una baia molto bella e selvaggia e poi continuiamo a girare l’isola, che scopriamo essere davvero bellissima, fino ad arrivare al punto di partenza, Calypso Bay. Ormeggio al porto alle 18 e poi torniamo a cenare da Antonis, visto che l’altra volta avevamo mangiato tanto bene. Notte tranquilla.
28 agosto: Othoni-Castro (50 nm)
Alle 11 lasciamo Othoni (che noi consideriamo la bella sorpresa di quest’anno) e terra greca per fare ritorno in Italia. Il mare è semplicemente perfetto, quindi arriviamo a Castro dopo due ore di una tranquillissima traversata. Prima di entrare al porto di Castro, ci fermiamo un paio d’ore nella baia di Porto Miggiano. Un ritorno in terra italiana un po’ traumatico: passare dalla selvaggia Othoni alla confusione di gente in Puglia è stato un po’ uno shock! Alle 15 siamo in porto in attesa dei gentilissimi Rosario e Luigi che ci aiuteranno con le operazioni di carrellamento dei gommoni. Alle 18.30 circa lasciamo Castro e intorno alle 20.30 ci fermiamo all’agriturismo Le Betulle a San Vito dei Normanni (prenotato strada facendo), dove ci accoglie il cordiale proprietario, i signor Vito. Ceniamo lì con ottimo cibo fatto in casa e poi a nanna. Domani ci aspetta il lungo viaggio di ritorno.
29 agosto: San Vito dei Normanni-Roma (600 km)
Dopo aver salutato il signor Vito, partiamo intorno alle 9.30 alla volta di Roma. Dopo soste varie, arriviamo a casa intorno alle 18. Quest’anno, con lo “tsunami” Coronavirus, è stata un’estate particolare, il clima che si respirava non era certo il solito, di gente in giro ce n’era molto meno e forse noi eravamo più stanchi del solito ma, nonostante ciò, la Grecia è riuscita come sempre a regalarci momenti bellissimi che ci lasceranno certamente ricordi altrettanto meravigliosi. Questo campeggio nautico nelle Isole Ionie è stato un viaggio indimenticabile, da replicare. Dunque, bye bye, Grecia, alla prossima!
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Avete fatto un giro a dir poco fantastico, ma non vi siete fermati nella baia di Lakka sull'isola di Paxos, almeno non la menzionate, io con degli amici abbiamo fatto una settimana, all'ancora con cime a terra, barca a vela, favoloso.