Catalina 30. Il center consolle secondo Chris Craft, la prova.

Chris Craft Catalina 30 : la prova in mare

Sono ormai molti anni che Chris Craft, lo storico cantiere statunitense, ha affiancato alla produzione dei bellissimi e classici runabouts, altre gamme di prodotti che, come di consueto, questo cantiere riesce ad interpretare senza che le imbarcazioni perdano d’identità e, contemporaneamente,  senza perdere quei tratti distintivi che rendono riconoscibile un Chris Craft da miglia di distanza.

E’ per questo motivo che abbiamo voluto provare l’ultima novità del cantiere, il Catalina 30 al quale, a dispetto della motorizzazione fuoribordo e dell’impostazione a center consolle, non serve esporre il marchio Chris Craft per esser riconosciuto, immediatamente, come uno dei gioielli del famoso cantiere a stelle e strisce.

La prova in mare del Chris Craft Catalina 30

E’ un bel sabato di sole quando, la mattina presto, saliamo a bordo del Catalina 30. Stiamo uscendo per provare altre 3 barche (di cui parleremo più avanti) ed il Catalina è la nostra barca appoggio. Scelta che non è casuale, vista la conformazione della coperta e la possibilità di girare tutto intorno alla consolle senza nessun ostacolo.

A noi questa caratteristica serve per poter fotografare e riprendere facilmente ma, pensando alle uscite giornaliere di una famiglia o a una battuta di pesca, risulta immediatamente chiaro come questa disposizione sia funzionale anche al divertimento ed alla comodità di una giornata in mare.

Poi  apro un grande portello per riporre l’attrezzatura e … e rimango di sasso, davanti a me si apre una vera e propria cabina, completa di tutto, che ospita un letto matrimoniale di dimensioni insospettabili. Questo center consolle ospita anche una vera e propria pilot house, il che ci fa promuovere quest’imbarcazione alla categoria delle imbarcazioni con cui è possibile effettuare anche crociere a breve/medio raggio.

Rimando il giro dei dettagli a dopo, è ora di mollare gli ormeggi ed uscire, le altre barche sono veloci e noi dovremo girargli intorno tutta la mattina, il modo migliore per testare a fondo un’imbarcazione come questa.

A bordo abbiamo il meglio dell’elettronica Mercury: Joystic, Active Trim e manette elettroniche. A poppa una coppia di Verado da 350 cavalli, i display devono ancora essere installati, li sceglierà il fortunato armatore di questa bellezza che, per la prima volta, viene testata nelle nostre acque.

Uscire dall’angusto ormeggio è un gioco da ragazzi e, appena fuori, navighiamo in dislocamento con una stabilità insolita per un’imbarcazione di soli 30 piedi. Prendo posto nella center consolle, qui sono posizionate le due poltrone destinate alla conduzione (chiamarli sedili sarebbe riduttivo) , possono essere utilizzate da seduti o, tramite il supporto lombare, anche stando in piedi.

Siamo fuori e comincio ad accelerare, la voglia di vedere come va è tanta e affondo subito le manette, il Catalina 30 parte a razzo, in un attimo siamo fuori dall’acqua e poco dopo siamo già a 30 nodi.

Rallento e ci riprovo con il cronometro alla mano, da zero a 30 nodi in 10 secondi, non mi ero sbagliato, questo center consolle da oltre cinque tonnellate in ordine di marcia è un missile.

Accelero ancora, passiamo i 5.000 giri e con essi anche i 40 nodi, il mare è quasi calmo e la barca è così stabile che sembra di essere in strada. Do tutto gas e arrivo a 46 nodi, trimmo al meglio e la velocità massima sale a 48,3.

Rallento inserisco l’autotrim e ci riprovo, in accelerazione fa meglio l’elettronica e guadagna un secondo su di me, in velocità per fortuna siamo pari, l’orgoglio è salvo.

Rallento fino a 35 nodi e comincio ad accostare, la carena tiene bene. Stringo sempre di più, l’angolo di sterzata è pazzesco, davvero molto stretto. Accelero decisamente ma la poppa non allarga, l’unico risultato che ottengo è quello di far aumentare la velocità e, con essa, l’angolo di sbandamento.

Viro e controviro più volte, dietro sono tutti aggrappati ai tientibene (che sui Chris Craft ci sono) ma non serve, la barca è molto stabile e non si scompone. E’ l’effetto dell’adrenalina che fa stringer le mani ai passeggeri, le loro nocche diventano bianche quando, a quasi 40 nodi, viriamo con un angolo di sbandamento assurdo, mentre il Catalina, stabile e felice, sembra guardarci e dirci: “Tutto qui?”

 

Un paio di yachts molto grandi stanno planando e ci attraversano la rotta, le onde che sollevano sembrano perfette per vedere cosa succede se ci entriamo forte. La prima scia la prendiamo sui 27/28 nodi ed il nostro Catalina 30 la attraversa come burro, la prua si solleva e riatterra generando un suono basso e rassicurante.

La seconda scia è parecchio alta, l’onda sarà sul metro abbondante, avviso di tenersi saldi, accelero e la prendo ad oltre 40 nodi. La barca salta ed esce quasi completamente dall’acqua, riatterra senza che ci siano variazioni di rotta e riprende stabile la sua corsa, arriva la seconda onda, questa è quella a favore, frange dal lato giusto e ci offre una salita meno ripida, la saltiamo senza rallentare ed ancora atterriamo senza scomporci.

Mi giro e guardo l’equipaggio, ci sono ancora tutti e sorridono, segno inconfutabile del fatto che questo Catalina 30 va davvero bene, ci si fanno cose assurde, in completa sicurezza. D’altro canto è un Chris Craft e mi sarei stupito del contrario.

Conclusioni

Il Catalina 30 di Chris Craft è una barca poliedrica che, anche se appare destinata ad un uso ben specifico, in realtà si presta bene, anzi benissimo, a fare molte altre cose. E’ una perfetta macchina da divertimento, con la quale andare a fare rapidamente (molto rapidamente) il bagno in una cala lontana o, più semplicemente, uscire per un’intero week-end fatto di mare e di spostamenti.

Se poi vogliamo andare a fare una battuta di pesca è semplicemente perfetta, sarà sufficiente sollevare tutte le sedute per ottenere un perimetro completamente sgombro da ostacoli.

In entrambi i casi avremo a disposizione una barca che, basta allungare i tendalini, è piena di zone ombreggiate e di posti dove riposare o prendere il sole, come le due chaise longue poste a prua della consolle che, solo a guardarle fan venir voglia di sdraiarcisi sopra.

E poi, basta guardarsi attorno per capire di essere a bordo di un Chris Craft, eleganza e bellezza sono ovunque, equamente distribuite a bordo di uno dei migliori center consolle di questa fascia di mercato.

Il prezzo? Se pensate che un Chris Craft sia anche economico, state sbagliando cantiere, queste non sono imbarcazioni per tutti, il prezzo dell’imbarcazione in prova si aggira intorno ai 300 mila dollari.

Anche se, considerando la qualità complessiva dell’imbarcazione e, sopratutto, il suo valore nel tempo, il prezzo non appare più cosi costoso anzi, il Catalina 30 rischia di essere anche più economico di altri se, come spesso succede, dopo un po’ di anni volessimo cambiar barca.

I numeri del Catalina 30 di Chris Craft

Giri al Minuto Velocità Accelerazione Tempo in secondi
600 2,2 0 – Planata 3,9
1000 4,6 0 – 20 nodi 7,8
1500 6,7 0 – 30 nodi 10,1
2000 8,1 0 – 40 nodi 14,7
2500 11,2
3000 13,8
3500 19,5
4000 28,4
4500 33,9
5000 37,6
5500 42,2
6000 48,3

Condizioni della prova: mare poco mosso, vento assente, 3 persone a bordo, serbatoio carburante 80%, acqua 10%

Dati Tecnici

Lunghezza fuori tutto 9.3 m 30’6″
baglio massimo 3.1 m 10’2″
Peso a secco 3,946 kg 8,700 lbs
Serbatoio carburante 749,5 lt 198 gal
Serbatoio acqua 117 lt 31 gal
Deadrise 21° 21°
Pescaggio 61 cm 21″
Altezza 3.02 m 9’11”
Portata massima 12:00 PM

 

Importatore per l’Italia :

Sunrise Marine S.r.l. – Calata Porto Turistico, 45 – Lavagna (GE)

sunrisemarine.it

+39 0185 044781

Luca d'ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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