Per chi ama i catamarani, questi giorni sono quelli di una doppia attesa, che ruota intorno ad un unico luogo, La Grande Motte, cittadina francese fra Marsiglia e Montpellier. E’ qui, infatti, che il prossimo 19 aprile prenderà il via il salone nautico tutto dedicato ai multiscafi ed è qui che sarà presentato, in anteprima mondiale, un catamarano che, per la fama del cantiere e dei modelli che lo hanno preceduto, è forse il più atteso: il Catana 53.
In attesa di vederlo in mare, una piccola anteprima mondiale la vogliamo realizzare anche noi di Tuttobarche, mostrandovi il nuovo progetto del cantiere francese attraverso qualche scatto “rubato” durante le fasi di lavorazione e durante il varo. In attesa di incontrarlo dal vivo e realizzare un vero e proprio test, iniziamo a mettere a a fuoco la fisionomia di questa barca.
Il Catana 53, oltre 16 metri di lunghezza per 8,65 di larghezza, ha lo scafo realizzato in infusione con resine vinilistere e polyestere. Stessi materiali sono stati utilizzati per realizzare il ponte. In entrambi i manufatti però, è stato fatto un largo uso di fibra di carbonio nelle zone di rinforzo, come ad esempio le paratie strutturali, per dare rigidità e robustezza agli scafi e alle sovrastrutture, senza appesantire il catamarano che complessivamente disloca 14 tonnellate.
Qualità costruttive a parte, che sono sempre state un marchio di fabbrica della produzione Catana Catamarans, questo nuovo progetto colpisce per un design molto innovativo in cui la nota dominante è la vivibilità degli spazi.
Una scelta precisa è stata compiuta in questo senso mettendo su un unico livello pozzetto, postazione di governo e dinette. Questa soluzione era già stata adottata sui Catana 70 e 62. Riproposta sul 53 piedi, a nostro avviso, assume ancora più valore perché è proprio sulle dimensioni più piccole che esprime tutte le sue potenzialità.
Non solo si ha una vivibilità enorme e la possibilità, una volta aperta la porta che separa l’esterno dalla dinette, di creare un unico immenso ambiente, ma migliora moltissimo anche la visibilità dalle due postazioni del timoniere.
L’organizzazione degli spazi interni ricalca, fatte le dovute proporzioni, quella presente sui due modelli più grandi. Dal pozzetto si accede nel grande quadrato, con la cucina posizionata sulla sinistra. Non ci vuole molta immaginazione per prefigurare la quantità di luce naturale di cui potrà godere questo ambiente. A ridosso della vetrata di prua è ricavata, decentrata sulla sinistra, la postazione del navigatore.
Nei due scafi sono state ricavate le cabine. Tre o quattro, a seconda della versione, tutte con il bagno privato. La versione a tre cabine permette di realizzare, nello scafo di dritta, una vera e propria suite.
Dal pozzetto, attraverso alcuni scalini, si accede ai grandi passavanti che conducono ad una
vera e propria piazza d’armi a prua. Lungo i passavanti, in posizione alzata, spiccano le due derive, che i francesi di Catana chiamano “lifting daggerboards“. A seconda della posizione delle derive, il pescaggio passa da un minimo di 1,43 metri al massimo di 3,60 metri.
L’organizzazione delle manovre prevede il posizionamento di quattro winch per lato, due a pruavia delle ruote e due al lato del timoniere, con cui si governano i 174 metri quadrati di superficie velica disponibile fra randa e fiocco.
Due Volvo Penta da 75 cavalli garantiscono
una buona velocità anche a motore con la proverbiale manovrabilità dei Catana.
Scheda tecnica
Lunghezza f.t. | 16,18 mt |
Larghezza | 8,65 mt |
Pescaggio | 1,43/3,60 mt |
Dislocamento | 14,000 kg |
Cabine | 3/4 |
Bagni | 3/4 |
Carburante | 800 lt |
Acqua | 800 lt |
Motorizzazione | 2 Volvo Penta 75 hp |