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Chiamano soccorso 7 volte in 7 mesi, ma non mettete in dubbio le loro capacità marinare

I due marinai in questione, Bob Weise e Steve Shapiro, sono due signori statunitensi di 71 anni, che hanno comprato una barca e dalla Norvegia stanno cercando di rientrare negli Stati Uniti. I due signori però stanno avendo sfortuna, come dicono loro, e dalla loro partenza in luglio hanno già chiamato i soccorsi sette volte.

L’ultima chiamata risale a pochi giorni fa: sulla barca, Nora, si è sviluppato un incendio mentre la barca era ormeggiata in un porto della Cornovaglia, Hayle Harbour. Bob e Steve dicono che la barca si è ribaltata all’improvviso, e una candela che era accesa in quadrato ha fatto prendere fuoco ad alcuni vestiti. Pochi giorni prima Nora aveva avuto dei problemi all’elica e alle batterie, e i soccorsi avevano dovuto trainarla al sicuro dentro il porto di St Ives. Le storie, dobbiamo ammetterlo, si confondono un po’, e qualche fonte riporta che c’era stato anche un altro intervento nello stesso porto per farli ormeggiare al posto giusto dopo che avevano cercato di prendere una boa riservata ai pescherecci.

In precedenza i soccorsi erano stati chiamati durante praticamente tutte le tappe del viaggio di Nora: Norvegia, Danimarca, Scozia e Irlanda. In Scozia si era trattato ancora di un problema al motore, in altri casi Bob e Steve avevano sbagliato rotta ed erano finiti in secca, o ancora erano scivolati sul ponte e avevano avuto bisogno di soccorsi medici. Insomma, una gamma completa di incidenti nautici che avrebbe scoraggiato chiunque, ma non i due marinai in questione.

Sono determinati, vogliono arrivare a casa nel Maine e dicono che il loro viaggio continuerà: “Dobbiamo aggiustare delle cose, ma la barca sta bene, è molto sicura e solida”.  Non c’è bisogno che vi diciamo che i pescatori e i marinai in genere di tutti i porti dove i due ormeggiano scuotono la testa, dicono che non sanno quello che stanno facendo, li criticano, li prendono in giro e si arrabbiano anche. Ma loro sostengono  che i loro incidenti non hanno niente a che vedere con le loro capacità marinaresche: hanno avuto sfortuna.

Steve Shapiro va in barca da quando ha nove anni, dice. Bob Weise invece è un ex elicotterista dell’esercito americano e dice di averne viste di tutti i colori, dal Vietnam all’Alaska, e che questa è solo una delle tante avventure. “Ci stiamo divertendo un sacco” aggiunge Bob “Ovunque andiamo siamo ben accolti, e gli uomini di mare ci danno sempre una mano, anche se pensano che siamo pazzi e che non sappiamo andare in barca. Uno dei ragazzi della Guardia Costiera ci ha detto che rischiamo di affondare. Gli ho risposto che ci sono posti peggiori del mare per morire“.

Sara Teghini

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