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Cinque tipi da evitare per le vacanze in barca

Dopo un’intera estate passata in barca a vela posso affermare con sicurezza che la cosa più importante per assicurarsi una vacanza rilassante e’ scegliere bene la compagnia. Ricorderete i consigli sulle cinque cose da non fare durante una vacanza in in barca a vela: aggiungiamo preziosi consigli sui cinque tipi da evitare come compagni di viaggio, o perlomeno su come comportarsi se vi capitano a bordo.

Quelli che sanno tutto loro – Fastidiosi in tutte le occasioni, i saccenti in barca diventano insopportabili, soprattutto quando non hanno il ruolo di comandante ma sentono il bisogno di dimostrare che potrebbero benissimo fare il comandante. Magari sono farmacisti, o commercialisti, ma pensano di sapere di tutto e di più su come si riparano i fuoribordo, come si da’ ancora, come si ormeggia in banchina, quale rotta fare, e chi più ne ha più ne metta. E non si limitano a sapere: devono insegnartelo, spiegartelo, anche se tu fai lo skipper di lavoro, conosci la tua barca e il tuo motore meglio di casa tua, conosci ogni baia e ogni sasso della zona di navigazione… Se possibile, il modo migliore per trattare quelli che sanno tutto loro e’ la santa pazienza e una buona dose di ironia. Sperando che non ci sia mai bisogno di chiedergli un aiuto a fare qualcosa…

Quelli che avrebbero preferito la barca a motore – Sono tanti, a volte inconsapevoli. Alcuni scelgono la barca a vela perché costa meno, altri perché fa figo, ma raramente se la sanno godere. Mentre si tirano bordi esaltati dal vento in faccia, mentre si vola con tutto il fiocco godendosi per una volta un’andatura al lasco, mentre il rumore del vento e del mare suona come musica dolce, i paesaggi scorrono lenti e magari i delfini giocano con la prua, loro guardano l’orologio e chiedono a che ora si arriva. Non vedono l’ora di essere nella prossima baia, non godono della lentezza, si muoverebbero di continuo. Purtroppo non c’e’ niente da fare con loro: solo sperare che la prossima volta vadano effettivamente in vacanza su una barca  a motore…

Quelli che avrebbero preferito la vacanza in albergo – Con loro ci vuole comprensione: spesso sono stati attirati in barca a vela con l’inganno da compagni o amici in cerca di qualcuno con cui dividere le spese, ma sono evidentemente fuori luogo. Se si adattano magari alla fine si appassionano anche, e possono diventare ottimi compagni di viaggio. Se si irrigidiscono e diventano rompiscatole sono insopportabili: passano ore a prua a farsi scrub e mani-pedicure, vogliono fare il bagno in spiaggia e non dalla barca, la mattina chiedono se e’ possibile avere un cappuccino a bordo, non hanno rispetto per la barca. In questi casi l’unica speranza e’ la sventolata: una bella giornata di vento teso, magari con un po’ di mare che si alza e una lunga bolina con la barca sbandata. I più, in queste circostanze, capiscono che chi porta la barca non e’ un cameriere in pantaloncini corti, che la loro sicurezza e’ nelle mani di quello a cui hanno rotto le scatole per due giorni, e si calmano. Forse non torneranno in barca, ma noi ce ne faremo una ragione…

Quelli che non importa se la sera si sta in rada e l’isola e’ deserta, e si portano un bagaglio da 23 kg e scarpe da sera – Sotto categoria di quelli che avrebbero preferito la vacanza in albergo, le fashion victim in realtà non fanno male a nessuno, se non ai loro compagni di cabina che devono convivere con valigie enormi, bagno sempre occupato e armadietti pieni. C’e’ sempre la speranza che la prossima volta si limitino un po’, o magari si informino su cosa davvero serve portare in barca…

Quelli che… avete sempre considerato amici – Eh si’, e’ vero quello che si dice: in barca le amicizie si rompono. Spazi ristretti, convivenza forzata, ruoli ben definiti rischiano far litigare anche chi si conosce da una vita ma non si e’ mai trovato a condividere così tante cose… troppe, per alcuni. Meglio, molto meglio approfittare della vacanza in barca per fare nuove amicizie, si tende a essere più tolleranti con chi non si conosce. Oppure creare un gruppo di ‘amici di barca’, ben rodati e testati, che non si rischia di voler buttare a mare dopo pochi giorni…

Sara Teghini

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