Le collisioni in mare sono spesso incidenti gravissimi, che a volte comportano anche vittime
Abbiamo visto qualche tempo fa quali siano le regole per evitare gli abbordi in mare. Regole a parte però, quello di evitare le collisioni in mare è un dovere cui tutti siamo chiamati a prescindere dalle regole. Non solo quindi una norma di buon senso, ma anche un obbligo previsto dal codice della navigazione.
Tradotto in soldoni, in caso di collisione, pur avendo dalla nostra parte la ragione sancita dalle norme di precedenza, se risulta evidente che non abbiamo fatto nulla per manovrare, pur potendolo fare, per evitare la collisione, saremo comunque ritenuti in parte responsabili dell’incidente.
Ne deriva che in ogni momento della nostra navigazione, soprattutto, ma non esclusivamente, di notte, dobbiamo attrezzarci per essere sempre pronti a manovrare quando si manifesta una situazione a rischio.
Avere sempre una guardia in pozzetto o in plancia è la prima regola da osservare. Da qui discendono tutti gli altri comportamenti. Una guardia attiva, che sia di notte che di giorno sappia come comportarsi in caso di incroci. E qui entra in campo un altro elemento trasversale a tutti gli aspetti della navigazione: la preparazione dell’equipaggio.
Chiunque sia chiamato a contribuire alla navigazione, deve essere in grado di svolgere il suo compito. Se sarà coinvolto nei turni di guardia, sarà stato informato di quali azioni intraprendere: ascolto della radio, osservazione con il binocolo anche di notte, quali manovre mettere in atto di fronte a un incrocio oppure, se non fosse in grado di manovrare, chi allertare immediatamente.
Questa consapevolezza di ogni membro dell’equipaggio è un fatto fondamentale per la sicurezza della navigazione. Prima di salpare, anche per una vacanza in crociera, il comandante deve effetuare un briefing con cui fornire le nozioni base a tutti – uso della radio, accensione e spegnimento motore, collocazione dotazioni e giubbini – e quelle più specifiche a chi è chiamato a collaborare nei turni e in manovra.
Il binocolo, soprattutto di notte, è un grande aiuto. Avvistate le luci di un’imbarcazione o di una nave, osservarle con il binocolo significa soprattutto aumentarne la luminosità e distinguerne la sagoma capendo meglio, soprattutto se non si è molto esperti, quale sia la direzione che sta percorrendo la nave.
Altro strumento importante è il Vhf. Come è previsto deve sempre essere sintonizzato sul canale 16. Una chiamata radio diretta alla barca che stiamo incrociando può essere risolutiva per chiarire una situazione confusa e manovrare di conseguenza. Inoltre, se non dovessimo ricevere risposta, questo sarebbe un importante campanello di allarme che ci deve spingere a manovrare immediatamente per uscire dal rischio di collisione oppure, nel caso in cui non potessimo per qualche motivo manovrare e qundii fossimo in una grave emergenza con il rischio di una tragica collisione, farci sentire con un mezzo acustico e farsi vedere sparando un fuoco rosso.
Si tratta in definitiva di adottare comportamenti che ci permettano di capire in che situazione ci si trovi e agire tempestivamente. Una volta stabilito che la collisione sia possibile e non vediamo cenni di manovra da parte dell’altra nave, dobbiamo manovrare noi, a prescindere dalla precedenza, in modo rapido e deciso senza lasciare alcun dubbio sulle nostre intenzioni a chi sta incrociando la nostra rotta.
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