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Assemblea Confindustria Nautica: riflessioni sul settore e il futuro della nautica italiana

Si è tenuta oggi l’assemblea annuale di Confindustria Nautica, un evento fondamentale per il comparto della nautica da diporto, che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle imprese e delle industrie che operano in questo settore.

L’incontro, che si è svolto nella suggestiva cornice dell’Hotel Parco dei Principi, ha rappresentato un momento di bilancio, ma anche un’occasione per delineare le prospettive future della nautica italiana, un settore che continua a crescere e a guadagnare rilevanza sia sul mercato nazionale che internazionale.

L’assemblea di quest’anno ha messo in evidenza i risultati straordinari ottenuti nel 2023 dal comparto nautico, ma anche la necessità di un intervento continuo e mirato da parte delle istituzioni.

Il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, ha infatti sottolineato i numerosi successi raggiunti, ma anche le sfide che il settore dovrà affrontare nel 2024.

In particolare, il presidente ha parlato di una “normalizzazione” della crescita, dopo i record assoluti registrati nel 2023, con un fatturato che ha raggiunto la cifra storica di 8,33 miliardi di euro, 1 miliardo in più rispetto al 2022, e con un export che ha superato i 4,23 miliardi di euro.

Questo bilancio positivo, però, non deve nascondere alcune difficoltà che potrebbero manifestarsi nel prossimo futuro.

In particolare, Cecchi ha evidenziato la previsione di una normalizzazione della crescita nel 2024, con una chiusura d’anno positiva per il settore dei superyacht, mentre alcuni segmenti, come quello della produzione di unità fino a 24 metri, potrebbero assistere a un rallentamento.

Il settore della piccola nautica potrebbe addirittura registrare una contrazione.

È per questo che il presidente Cecchi ha ribadito la necessità di politiche che favoriscano lo stimolo del mercato, attraverso semplificazioni burocratiche e la riduzione degli oneri amministrativi per i diportisti.

Nel suo intervento, Cecchi ha sollecitato un impegno da parte del Governo per stimolare il mercato attraverso azioni concrete. “Il settore della nautica ha bisogno di interventi di stimolo al mercato attraverso semplificazioni burocratiche”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Nautica, facendo riferimento a un contesto di stabilizzazione del mercato, dove è necessario ridurre gli ostacoli amministrativi e incentivare l’attività imprenditoriale.

Tra i temi trattati, Cecchi ha ricordato i progressi fatti, come l’attuazione del regolamento del Codice, ma anche le problematiche persistenti, come la difficile risoluzione di alcune questioni legate al ministero della Sanità e all’Agenzia delle Entrate, le cui risposte sono ancora in attesa da tempo.

Inoltre, il presidente di Confidustria Nautica ha esortato a una collaborazione costante con le istituzioni, come già avvenuto nel recente incontro con il Ministero dell’Ambiente per discutere della questione dei dragaggi, fondamentali per la manutenzione dei fondali marini e per garantire la sicurezza delle imbarcazioni.

“Non ci sono molti settori in Italia in grado di sostenere in questo modo la crescita”, ha sottolineato Cecchi, mettendo in luce l’importanza di un settore come quello della nautica per l’economia italiana, che ha bisogno di politiche adeguate per continuare a prosperare.

A sostegno delle dichiarazioni di Cecchi, è intervenuta la premier Giorgia Meloni, che ha inviato un messaggio video all’assemblea, confermando l’impegno del Governo per il settore della nautica.

“L’industria nautica è uno dei tasselli fondamentali dell’economia del mare”, ha dichiarato la Meloni, sottolineando come il Governo abbia messo il mare al centro delle proprie strategie nazionali.

Per la presidente del Consiglio, il mare è una risorsa economica imprescindibile, che va oltre l’ambito dell’ambiente per abbracciare settori come la logistica, l’innovazione, la politica estera e la sicurezza.

Il Governo italiano ha scelto di dotarsi di un Piano del Mare, un documento programmatico che mira a valorizzare la risorsa mare e a mettere insieme tutte le forze competenti in questo ambito.

“Abbiamo messo intorno a un tavolo gli attori che hanno competenza sul mare”, ha continuato la premier, ricordando come questo piano sia stato il frutto di un dialogo continuo con le filiere e le categorie del settore.

Tra le misure previste dal Piano del Mare, la Meloni ha fatto riferimento a un disegno di legge appena approvato dal Consiglio dei Ministri, che contiene specifiche misure per la nautica da diporto, tra cui il rafforzamento della cantieristica, l’implementazione dei processi di digitalizzazione, la semplificazione delle procedure amministrative e la tutela della concorrenza.

La Meloni ha concluso il suo intervento esprimendo l’intenzione del Governo di sostenere il settore per far sì che sia sempre più allineato alle nuove frontiere e alle evoluzioni di mercato, con particolare attenzione alla capacità dell’Italia di cogliere le opportunità offerte dalla sua doppia natura di nazione marittima e continentale.

Anche il Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, è intervenuto in videoconferenza, sottolineando l’importanza dei risultati raggiunti dal comparto, che ha visto il massimo storico di fatturato nel 2023, grazie anche alla leadership mondiale dell’Italia nella produzione di superyacht.

“Sono oltre 600 le unità commissionate o in costruzione, pari a oltre il 50% degli ordini mondiali”, ha dichiarato Urso, evidenziando l’importanza strategica del settore nautico per l’economia italiana.

Urso ha anche rimarcato come le stime per il 2024 vedano una normalizzazione della crescita, ma ha insistito sulla necessità di azioni strutturali per sostenere il comparto, come il potenziamento delle fiere di settore, che rappresentano uno strumento fondamentale per la promozione del made in Italy all’estero.

Il Salone Nautico di Genova è un esempio perfetto di evento che attrae esperti, espositori e turisti da tutto il mondo.

Infine, anche la Ministra del Turismo, Daniela Garnero Santanchè, ha ricordato come il settore nautico possa beneficiare delle risorse destinate alla formazione turistica.

La Santanchè ha parlato di un pacchetto di fondi per la formazione, sottolineando come l’Italia debba puntare sulla qualità e non sulla quantità per competere nel turismo internazionale.

L’assemblea di Confindustria Nautica ha rappresentato un’importante occasione di riflessione sul futuro del settore nautico italiano, un comparto che continua a mostrare risultati positivi, ma che necessita di politiche adeguate per affrontare le sfide che si pongono all’orizzonte.

Le dichiarazioni del presidente Saverio Cecchi, della premier Giorgia Meloni, e dei ministri Adolfo Urso e Daniela Garnero Santanchè, hanno evidenziato l’impegno delle istituzioni nel sostenere la crescita della nautica italiana e nel valorizzare il mare come risorsa economica strategica.

Ora, spetta alle istituzioni, alle imprese e ai cittadini unire gli sforzi per far crescere ulteriormente questo settore, che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia italiana.

Ivan Drogo Inglese

Docente di valorizzazione dei beni culturali, è il presidente dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano nonché segretario dell’Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano.

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