Un programma a lungo termine, con la voglia (e la capacità) di guardare lontano. Cranchi non solo è un marchio storico (nasce nel 1870) ma si è conquistato negli anni il ruolo di punto di riferimento per quanto riguarda le imbarcazioni di taglia media e piccola: è stato il primo in Europa a realizzare dei veri stabilimenti moderni per la produzione in serie di imbarcazioni da diporto. Da qui è riuscita ad imporre la sua “legge” sui prezzi: produrre bene, e in grandi quantità consente di abbassare i propri listini.
Però, come ci ha spiegato Paola Cranchi: “La missione adesso, è spostarsi verso l’alto. Alzare il baricentro della nostra offerta. E’ un lavoro che stiamo portando avanti già da un po’, e i tre nuovi 60′: Sixty HT , ST e Fly che abbiamo presentato ne sono la dimostrazione. Ma il culmine di questa operazione sarà tra meno di due anni, con il lancio del 77. In quest’ottica è stato un peccato non riuscire ad esporre nel padiglione 6 al Salone di Düsseldorf, quello riservato alle big-boats. La manifestazione tedesca comunque ci ha regalato delle grandi soddisfazioni, sia commercialmente che in termini di visibilità grazie ad uno nuovo, imponente, stand”.
La domanda sorge spontanea: questa tendenza a salire sempre più di dimensioni, non farà perdere contatto al cantiere con la sua tradizione, il suo DNA? ” No, anzi. La nostra attività sul mercato rimane comunque intensa su tutte le gamme, ad aprile, ad esempio, arriverà il nuovo 50 fly che andrà a completare, proprio verso il basso, la nostra gamma di imbarcazioni con il flying bridge”.
I tre nuovi 60′ condividono la stessa carena, ma sono l’intelligente declinazione in tre diverse varianti, a seconda delle esigenze dei diversi armatori. Tutti e tre hanno la stessa scelta fra due motorizzazioni, in entrambi i casi IPS Volvo Penta, da 625 0 725 HP ciascuno. ST e HT in particolare sono molto simili tra loro, il primo dotato di Soft Top, il secondo di un Hard Top rigido, differenza che comporta un aumento, in termini di dislocamento, di circa 1.000 kg. Nel caso del Sixty l’incremento si fa ovviamente sentire maggiormente: rispetto all’ST i kg in più sono 2.500.
Con la motorizzazione più potente (2 x 725 HP) le prestazioni di tutti e tre i modelli sono brillanti, si va dai 26 nodi di velocità di crociera con un consumo orario di 170 litri di gasolio dell’ST (velocità massima 36 nodi) , ai 25 nodi e 182 lt/H dell’HT (massima 35 nodi) per arrivare al Fly che viaggia in crociera anche lei sui 24/25 nodi consumando 184 litri/ora e raggiunge una velocità massima di 34 nodi, valori decisamente non male visto che si tratta di un’imbarcazione da quasi 29 tonnellate di dislocamento a pieno carico.
Lunghezza ft | 18,52 m |
Baglio massimo | 4,85 m |
Pescaggio | 1,31 m |
Persone imbarcabili | 14/1.400 kg |
Categoria CE | B |
Peso a secco | 23,500 kg |
Peso a pieno carico | 27.100 kg |
Riserva carburante | 2.000 l |
Riserva acqua | 540 l |
Acqua scaldabagno | 40 l |
Riserva acque nere | 208 l |
Cabine | 3 |
Bagno | 2 |
Cabine equipaggio | 1 |
Posti letto | 6 (+1) |
Motori | Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2×625 Hp) |
Volvo Penta IPS 2 2xD11/950 (2×725 Hp |
Lunghezza ft | 18,52 m |
Baglio massimo | 4,85 m |
Pescaggio | 1,30 m |
Persone imbarcabili | 14 |
Categoria CE | B |
Peso a secco | 19.000 kg |
Peso a pieno carico | 22.500 kg |
Riserva carburante | 2.000 l |
Riserva acqua | 540 l |
Acqua scaldabagno | 40 l |
Riserva acque nere | 208 l |
Cabine | 3 |
Bagno | 2 |
Cabine equipaggio | 1 |
Posti letto | 7 (+1) |
Motori | Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2×625 Hp) |
Volvo Penta IPS 2 2xD11/950 (2×725 Hp) |
Lunghezza ft | 18,52 m |
Baglio massimo | 4,85 m |
Pescaggio | 1,32 m |
Persone imbarcabili | 14 |
Categoria CE | B |
Peso a secco | 26.000 kg |
Peso a pieno carico | 28.800 kg |
Riserva carburante | 2.000 l |
Riserva acqua | 540 l |
Acqua scaldabagno | 40 l |
Riserva acque nere | 208 l |
Cabine | 3 |
Bagno | 2 |
Cabine equipaggio | 1 |
Posti letto | 6 (+1) |
Motori | Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2×625 Hp) |
Volvo Penta IPS 2 2xD11/950 (2×725 Hp) |
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