“Per noi è la prima volta al NavigaMi. La scelta di sfruttare per la manifestazione la nuova Darsena di Milano ci ha spalancato le porte. E ne siamo molto felici, siamo un’azienda lombarda, presente dal 1870, un punto di riferimento per la nautica italiana. Non potevamo mancare”. Paola Cranchi trasmette energia solo a guardala. “Queste manifestazioni e le porte aperte sono appuntamenti a cui stiamo riservando sempre più importanza, sono più easy rispetto ai saloni tradizionali, la gente ci va volentieri”.
Come mai tanto entusiasmo per queste manifestazioni?
“Oggi le formule di pubblicità passano sempre di più anche attraverso questi eventi. Il contesto è cambiato rispetto a prima. Per noi ora è importante che la gente veda le nostre barche e capisca che sono un qualche cosa di possibile. Per esempio il NavigaMi è una vetrina perfetta, una location unica, molto fashion; cosa c’è di meglio di fare vedere le nostre barche ai milanesi, sull’acqua e a casa loro“.
Al NavigaMi avete portato lo Z35. La più grande della manifestazione
“Sì, la Darsena lo ha reso possibile, prima il NavigaMi era lungo i navigli e per noi era un po’ ‘stretto’. Abbiamo deciso per lo Z35, che abbiamo presentato a Cannes lo scorso anno, e per una barca più da uso giornaliero: l’Endurance 30.
Lo Z35 è l’evoluzione dello Zaffiro 34. Grazie ai suoi nuovi volumi abbiamo potuto ridisegnare lo spazio. È una barca che può ospitare per la notte sei persone in due cabine e in dinette, mentre di giorno può ospitarne fino a 12, il pozzetto è davvero ampio. L’abbiamo pensata per le famiglie e per gruppi di amici. L’Endurance 30 è più un day cruiser, ma dentro l’abitabilità non manca. Io ne ho fatte moltissime di crociere con l’Endurance!“.
Su cosa sta puntando Cranchi in particolare?
“Abbiamo lavorato molto per rendere le nostre barche ancora più belle, per farle diventare dei veri e propri ‘salottini’ sul mare, ma sempre tenendo ben presente che Cranchi è sinonimo di marinità. Per noi è importante non solo investire in prodotti la cui qualità percepita è sempre maggiore, la qualità occulta resta fondamentale. Il cliente è molto attento. In cantiere lavoriamo in ambienti a temperatura controllata e siamo gli unici a usare dei robot che spruzzano il gelcoat. La nostra qualità è costante“.
La vostra “tabella di marcia” produttiva cosa prevede per i prossimi mesi?
“Per quanto riguarda la nostra produzione, il mondo delle navette – con i nostri 40, 43, 53 – procede bene. Il pubblico in parte ha capito la filosofia che sta dietro a queste barche e in parte ci arriverà.
Per le novità in arrivo, al salone di Cannes ci sarà la presentazione ufficiale del 50 Fly e il 50 Hard Top. Nel 2017/18 avremo un nuovo yacht di 78 piedi“.
A quali saloni ed eventi vedremo Cranchi?
“A breve abbiamo due date importanti: dal 2 al 5 giugno saremo al salone di Lugano e dal 10 al 13 giugno ci sarà il porte aperte a Lignano a Marina Punta Faro. Inoltre nel mese di giugno presenteremo alla stampa, ai dealer e ai nostri clienti il 50 Fly. Dopo l’estate si ripartirà con il salone di Cannes, che segna l’inizio della nuova stagione nautica. Per noi è l’appuntamento più importante“.
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