La bella stagione è alle porte, e per gli armatori è tempo di tornare a bordo delle proprie barche per controllare che sia tutto in ordine. A questo proposito, uno degli aspetti che possono dare più noie riguarda i tessili e i cuscini per barche: si tratta infatti di accessori nautici che soffrono molto l’umidità, e che pertanto necessitano di alcune accortezze al fine di garantire una lunga durata. Ma quali solo i materiali migliori per i cuscini per barche? Come manutenerli e come proteggerli dal sole e dall’umidità? Ne abbiamo parlato con Mauro Costantini di CMC Design, azienda italiana specializzata in tappezzeria nautica e tessili per barche, che ci illustra tutti gli accorgimenti da seguire per gestire al meglio i tessuti di bordo.
Cuscini per barche: scelta e protezione del tessuto
Il primo argomento da conoscere è come scegliere i migliori tessuti per i cuscini nautici. «Spesso si tratta di un aspetto su cui non è facile decidere, poiché bisogna trovare il giusto compromesso fra estetica e funzionalità», spiega Costantini. «Innanzitutto, bisogna accertarsi che tutti i cuscini siano sfoderabili e lavabili. Ancora meglio è scegliere un tessuto antimacchia: si tratta di una caratteristica che può semplificare molto la vita dell’armatore». Un’altra caratteristica importante della cuscineria nautica è poi la presenza della controfodera interna: «Si tratta di un tessuto leggero che sta tra la fodera e la gommapiuma, e che rappresenta una doppia copertura molto importante per evitare che la parte interna del cuscino si rovini. Soprattutto quando si rimuove la fodera per il lavaggio».
Ma quali sono i tessuti migliori dei cuscini per barche? Secondo Costantini, «molto dipende da come si vive la propria barca e soprattutto dalle sue dimensioni. In una barca da 10 metri, quando si esce dall’acqua bagnati, ci si va a sedere sull’unico divano disponibile e questo porta la cuscineria a deteriorarsi prima; mentre su una barca d 50 metri, magari si resta fermi al sole ad asciugarsi prima di entrare nel salone interno». In ogni caso, aggiunge l’esperto, «nei cuscini per barche si utilizzano soprattutto la microfibra dal filato molto fine, che non si rovina, oppure il poliestere e la finta pelle. Qualche armatore, soprattutto nelle barche più grandi e lussuose, predilige ancora la pelle vera, ma si tratta di una scelta sconsigliabile: d’estate la pelle diventa appiccicosa, soprattutto sol sudore, e tende a rovinarsi facilmente. Inoltre non è pratica da pulire e da mantenere, in quanto richiede l’applicazione costante di prodotti appositi».
Per chi proprio non vuole rinunciare alla vera pelle, aggiunge Costantini, «esistono delle pelli trattate per l’esterno, le stesse che vengono utilizzate nei sedili delle auto, e che hanno più resistenza. Ma si tratta comunque di una materia prima che tende a irrigidirsi e rompersi nel tempo, e per questo sta venendo sempre più abbandonata nella nautica». Comunque, di qualsiasi materiale siano composte le fodere dei cuscini per barche, «può essere utile installare una copertura esterna sui vetri: si tratta di una rete specifica che filtra i raggi UV e che aiuta a salvaguardare sia i tessuti che i mobili, oltre a ridurre molto il calore all’interno della barca. La nostra azienda si occupa anche di questo servizio, che sta riscuotendo sempre più apprezzamento da parte degli armatori».
Il corretto lavaggio dei tessuti nautici
Per quanto riguarda il lavaggio dei tessuti nautici, CMC Design utilizza un’accortezza molto importante: «Che siano di cotone oppure di poliestere, i tessuti tendono a restringersi di circa il 5% dopo il primo lavaggio. Che significa riduzioni molto significative per i tessili più grandi, come per esempio le tende. Perciò è sempre importante effettuare un pre-lavaggio dei tessuti. Nel nostro caso, bagnamo direttamente il rotolo di tessuto prima di realizzare il prodotto finito come la fodera o la tenda, in modo da evitare il problema alla fonte e consegnare agli armatori e ai cantieri dei tessuti che non si restringeranno al primo lavaggio».
Se si ha la necessità di lavare le fodere dei cuscini per barche, i tendaggi e in generale tutte le componenti tessili della barca, questi sono i consigli dell’esperto: «Proprio come per i vestiti, bisogna sempre leggere l’etichetta con le istruzioni di lavaggio. E se non c’è o non si trova, è possibile contattare il fornitore che potrà dare tutte le istruzioni del caso. In presenza di macchie particolarmente ostiche, come per esempio quelle lasciate dalle creme solari, è comunque sempre meglio affidarsi a un servizio di pulizia professionale e competente».
«La gommapiuma interna dei cuscini, invece, non può essere assolutamente lavata», precisa Costantini. «Per questo, noi di CMC Design utilizziamo una particolare tipologia di gommapiuma a cellula aperta, che permette all’acqua di penetrare e di fuoriuscire senza inzuppare il cuscino. Si tratta di un aspetto molto importante soprattutto per i cuscini per barche esterni, che sono più a contatto con l’umidità».
La manutenzione della cuscineria esterna
Uno dei problemi più grossi che si trovano ad affrontare gli armatori dopo l’inverno è la presenza di muffe e funghi sui cuscini esterni. Consiglia a questo proposito Costantini: «L’errore più grave che si può fare è lasciare i cuscini tutti ammassati in una cabina. Durante l’inverno, infatti, la barca è un ambiente molto umido, all’interno del quale si forma una condensa che può danneggiare seriamente i cuscini per barche. Anche se si mettono le scatole di sale per assorbire l’umidità, non saranno mai sufficienti a evitare il problema. Per questo, è importante sfoderare tutti i cuscini per barche e tenerli durante l’inverno in un ambiente asciutto, possibilmente non attaccati uno all’altro, bensì distanziati».
Per chi non avesse la possibilità o il tempo di occuparsi di questo adempimento, CMC Design offre un utile servizio: «Ci occupiamo del rimessaggio dei cuscini per barche, che include il ritiro, la pulizia professionale delle fodere, l’eventuale riparazione dei tessuti danneggiati e la riconsegna all’inizio della stagione».
Per maggiori informazioni: www.cmcdesign.it