Da Gallipoli a Porto Selvaggio


Il Salento è una delle mete predilette per gli amanti del mare cristallino e delle spiagge di sabbia chiara, ma è una meta interessante anche per i velisti grazie a una grande quantità di cale e le numerose grotte tutte con una storia particolare alle spalle, molte delle quali perfettamente accessibili via mare e dove approdare e godersi anche un po’ di relax. In questo itinerario scopriamo una parte del Salento Ionico che da Gallipoli arriva a Porto Selvaggio. Partiamo da quella che sempre è definita la perla dello Jonio, un felice mix di vecchio e nuovo, di memoria e modernità. Un raro esempio di città-isola racchiusa dal mare che si distingue per il colore bianco delle case che richiamano l’atmosfera orientale, i colori dorati dei lunghi litorali di sabbia ed il rosso del tramonto che si riflette sulle acque cristalline. Il colore azzurro dell’acqua si abbina totalmente al rosso energico del sole al tramonto: è uno spettacolo unico da ammirare in ogni angolo della città o sul suo splendido lungomare. Di sera l’atmosfera è resa speciale dal sottofondo delle onde e dal loro silenzioso rumore oltre che dal piacevole profumo dell’enogastronomia e della tradizione locale.

L’intero litorale su cui si affaccia Gallipoli è composto da bianche dune e spiagge molto frequentate d’estate ed è interrotto da scogliere che si aprono a spiaggette e angoli nascosti. Questa città vanta una spiaggia bassa e lunghissima fatta di splendidi lidi sabbiosi avvolti dalla cornice naturale del Golfo di Gallipoli. L’intera baia si estende da Punta Pizzo nella parte più meridionale sino a Rivabella all’estremo nord. Punta Pizzo è una spiaggia unica all’interno della Riserva Naturale dell’Isola di S. Andrea, unico tratto di costa bassa e rocciosa, intervallata solo di rado da cale di sabbia fine bagnate da acque cristalline e contornate dalla caratteristica macchia mediterranea.

Diversi gli approdi per chi decide di fermarsi in questa città: dal porto mercantile nella parte nord della città vecchia con i suoi 150 posti barca e il fondale fangoso e roccioso alla Darsena Fontanelle, nella zona est del porto commerciale, riservata al diporto e dotata di tutti i servizi. Il più utilizzato, però, è certamente Porto Gaio un piccolo approdo privato in grado di offrire assistenza alle barche da diporto e di ospitarne fino a 110. Situato nella zona nord-est del Porto di Gallipoli è in una zona molto vantaggiosa per gli armatori che ricercano un approdo sicuro in questa zona del mar Ionio, soprattutto in caso di manutenzione delle barche a vela e a motore.

Rivabella, frazione di Gallipoli di cui definisce il confine sul versante settentrionale, ha una superficie per la maggior parte di bianca e finissima, una distesa vellutata lunga un chilometro e mezzo, caratterizzata da tratti di spiaggia avvolti da una fitta pineta e da macchia mediterranea. Tutte queste bellezze della natura insieme alle acque cristalline del mare hanno partecipato nel rendere questo luogo una delle zone costiere salentine più ricercate dai turisti. Su queste ampie distese di sabbia sorgono diversi stabilimenti balneari dotati di tutte le comodità per i bagnanti: dal noleggio di sdraio ed ombrelloni, alle attrezzature per dedicarsi agli sport acquatici e campetti di beach volley. Nel centro abitato, situato comunque nelle vicinanze del mare, vi è un supermercato, un panificio, un fruttivendolo, pizzerie, bar, chioschi e negozi vari dai quali acquistare tutto ciò che serve.

Proseguendo verso nord in direzione di Porto Cesareo si raggiunge Santa Maria al Bagno nel Promontorio dell’Aspide. Si tratta di una piccola baia in centro città, con spiaggia a ridosso della piazzetta con un lido a pagamento ben attrezzata nelle cui immediate vicinanze vi è anche un tratto di spiaggia libera e tre bar. La caratteristica principale di questo tratto di costa è l’acqua cristallina del fondale che per gli appassionati di immersioni è un’esperienza da non perdere. Le acque di questo tratto costiero sono basse, ma man mano dopo 20-30 metri diventano alte: per questo motivo sono adattissime anche alla presenza di bambini o di nuotatori poco esperti.

Da Santa Maria al Bagno muovendosi sempre verso nord si raggiunge il Parco Regionale di Porto Selvaggio, un folto bosco di pini e di piante mediterranee posto lungo uno dei litorali più puliti d’Italia: è di sicuro il tratto migliore in cui fare incantevoli nuotate.

Uno degli ingressi al parco è a Villa Tafuro in direzione di Porto Cesareo: seguendo il sentiero di una ventina di minuti di camminata nel bosco si raggiunge la Baia di Porto Selvaggio. Questa rada è bellissima: una piccola baia con sassolini e poi scogliera. L’area è delimitata a sinistra dalla Torre dell’Alto, mentre a destra ci sono numerosi sentieri da seguire per scoprire la zona. In alcuni punti è possibile fare dei tuffi da piccole altezze non dimenticando che l’acqua è poco profonda nei pressi della caletta della baia, mentre in tutto il resto dell’area è abbastanza profonda.

Redazione

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