Conosco Davide Cipriani da qualche anno e, fin dal primo momento, ho apprezzato la sua capacità di accostare grandi capacità creative ad una concretezza non comune. Schietto e diretto, Davide parla senza remore, abilitando visioni che lasciano poco spazio al caso.
E’ proprio per questo che, quando si dichiara disponibile ad illustrare personalmente, le sue ultime creazioni, realizzate per Sessa Marine, il Sessa C44 ed il Sessa C38, non mi lascio sfuggire l’occasione e volo allo stand per incontrarlo. Analizzare le imbarcazioni con la guida del designer vuol dire riuscire a coglierne l’essenza, direttamente dalla fonte, prima che l’inevitabile “rivestimento pubblicitario” opacizzi la visione originale di chi le ha pensate.
Arrivati allo stand di Sessa Marine appare subito evidente la portata degli interventi che hanno interessato le due imbarcazioni, gli esterni sono caratterizzati da un design pulito e raffinato che esalta, senza snaturare, il carattere sportivo di questa linea. Il disegno allungato delle finestrature sposa perfettamente le linee dell’opera morta creando un motivo che non può non ricordare la destinazione d’uso di queste imbarcazioni e che, come vedremo, regala luce naturale e sensazione di spazio a tutti gli ambienti interni.
Ma queste due nuove imbarcazioni non segnano solo il passaggio ad un design più raffinato, gli interventi di Centrostiledesign (si, si scrive tutto attaccato) sono molto più profondi.
“Abbiamo effettuato molti interventi, necessari per allinearci ad un segmento più alto di mercato” ci racconta Davide Cipriani mentre osserviamo le imbarcazioni ” Esternamente le finestrature e le prese d’aria realizzano un “face lift” molto interessante mentre l’interior design ed i nuovi materiali utilizzati ci danno la possibilità di sfruttare la luminosità proveniente dall’esterno per creare, anche attraverso le rifrazioni, contrasti lucido-opaco che esaltano le dimensioni interne”.
Con queste premesse saliamo a bordo della prima imbarcazione.
Sessa C44
Ad accoglierci un pozzetto dove le tonalità giocano fra loro realizzando una visione d’insieme di sicuro impatto, nulla è lasciato al caso in questi accostamenti cromatici che, cosa non comune negli ultimi anni, riescono perfettamente ad integrare, valorizzandolo, il materiale più nobile, il legno.
E’ un ponte principale che riesce a ritrasmettere con classe i valori caratteristici di un open puro, basta ruotare lo sguardo attorno e ci si rende conto di quanto questo pozzetto si fonda, discretamente, con l’elemento circostante, il mare. Sulla dritta la postazione di guida si sposa con l’angolo bar/cucina esterno mentre sulla sinistra il grande divano ed il tavolo non ostacolano la circolazione a bordo. A poppavia un grande prendisole corona la discesa alla plancia di poppa che, correttamente dimensionata, viene raggiunta in sicurezza.
Scendiamo sottocoperta ed il desgn d’interni appare immediatamente tangibile. E’ un intervento che riesce abilmente ad accostare forza a raffinatezza, eleganza a praticità. Il tutto senza mai allontanarsi dalla destinazione d’uso, questi interni, cosa per nulla scontata, non ci fanno mai dimenticare che siamo su una barca.
Qui il lucido e l’opaco, il chiaro e lo scuro, la pelle ed il nabuk, giocano insieme a realizzare una sensazione di spazio che va ben oltre le reali dimensioni di questi interni.
Ma è nelle due cabine, la Master posizionata a prua e la VIP a poppa, che riusciamo ad apprezzare appieno quanto le nuove finestrature riescano ad innovare gli spazi.
La VIP, nonostante le altezze forzatamente ridotte a causa della posizione, è la nostra cabina preferita. Qui l’effetto di spazio creato dalla dimensione delle finestrature massimizza gli accostamenti cromatici e crea un ambiente quasi virtuale, tanto che dobbiamo chiedere se effettivamente le misure dei materassi sono le stesse della Master perchè sembrano decisamente più grandi.
Sessa C38
Salendo dalla plancia troviamo a sinistra un divanetto completo di tavolo e, più a prua, una chaise longue doppia.
Sulla dritta è replicata la disposizione già vista sul 44 che prevede, a poppavia delle due poltrone della postazione di guida, un angolo bar completo di piastra scaldavivande.
Ma è scendendo sottocoperta che assistiamo al secondo miracolo della giornata. Il gioco di specchi e la disposizione delle finestrature sui cielini riescono a confezionare una visione d’insieme che restituisce molto più spazio di quello che sarebbe normalmente percepito su un’imbarcazione poco più lunga di undici metri.
La Master Cabin è a prua, posizionata longitudinalmente dispone di spazi calpestabili abbondanti e di un materasso molto grande. L’organizzazione dello spazio di stivaggio è assicurata da una serie di pensili che corre ai lati del letto e dall’armadietto posto alla base dello stesso.
La cabina ospiti, pur non riuscendo ad eguagliare, per ovvi motivi, la sensazione di spazio di quella del 44, sfrutta al meglio le grandi finestrature e le tonalità chiare dei cielini per creare un ambiente fresco e rilassante.
La cucina di bordo è realizzata sfruttando ogni singolo millimetro di spazio. Si trova sulla dritta ai piedi della discesa in dinette ed è completa di tutto ciò che serve per affrontare le crociere estive. Anche in questo caso la sapiente scelta dei materiali e delle superfici riflettenti realizzano una sensazione di spazio difficilmente eguagliabile.
A bordo del Sessa C38 troviamo un solo bagno, scelta che condividiamo su imbarcazioni di questa lunghezza specialmente se, come in questo caso, è molto grande e dotato di box doccia separato.
Conclusioni
Secondo noi Centrostiledesign non è solo riuscito a realizzare due belle imbarcazioni. Se accostiamo infatti il Sessa C44 ed il Sessa C38 alle precedenti imbarcazioni della serie open di Sessa, ci accorgeremo che il passo avanti è epocale. I due yachts, pur essendo logicamente diversi tra loro, sono collegati da tratti comuni che rendono questa nuova serie immediatamente riconoscibile.
Il cantiere non si è espresso in questo senso ma, personalmente, penso che stiamo assistendo al lancio di una nuova linea di prodotto che, associando materiali pregiati, finiture di qualità ed un ottimo design, sposta in alto, e di molto, l’asticella delle aspettative degli armatori.
Ma se pensiamo che le innovazioni finiscano qui ci sbagliamo di grosso, “Siamo in presenza di imbarcazioni semi-custom, un concetto che su imbarcazioni di questa taglia non è comune.” Ci spiega Cinzia Grottoli, Responsabile Marketing del cantiere. “Non mi riferisco solo ai colori, per i quali ovviamente l’armatore può effettuare molte scelte, ma alla possibilità concreta di personalizzare l’imbarcazione secondo i propri gusti e le proprie esigenze.“
Dichiarazione che conferma, senza dubbio, il riposizionamento in alto di questo storico marchio italiano.
Queste nuove Sessa ci hanno colpito, belle spaziose e funzionali. Si ma … come andranno in mare?
Dal cantiere ci rispondono che potremmo provarle a breve e noi non vediamo l’ora di farlo visto che i saloni sono belli ma a noi piace molto di più sentire il vento sulla faccia …
Specifiche tecniche del Sessa C44 e del Sessa C38
Sessa C44 | Sessa C38 | |
Lunghezza fuori tutto | 13,85 m | 11,70 m |
Lunghezza omologazione | 12,60 m | 11,50 m |
Larghezza | 3,99 m | 3,75 m |
Motorizzazione | MAX 870HP/640KW | MAX. 760 HP/ 560 KW |
Velocità massima | 38.2 kn / 2 x VP IPS 600 D6 (2 X 435 Hp) | 36 kn / 2 x VP D4-300 (2 x 300 HP) |
Trasmissione | IPS | Sterndrive |
Cabine | n. 2 | n. 2 |
Peso con motore | 9,8 t | 9.3 t |
Portata persone | n. 12 | n. 12 |
Serbatoi carburante | 2X445 l | 2×445 l |
Serbatoi acqua | 277 l | 286 l |
Pescaggio | 0,76 m | 0,96 m |
Serbatoio acque nere | 110 l | 110 l |
Posti letto | n. 4 + 1 | n. 4+1 |
Dimensioni plancia | 3,60 x 1,08 m | 3,3 x 0,9 m |
Categoria di progettazione | B | B |
Sessa C44
Sessa C38