Rio Yachts: DAYTONA 46 è «la rosa del Nautico»

Per Rio Yachts il nuovissimo DAYTONA 46 rappresenta il perfetto simposio nautico fra «libertà ed emozione». Lo confermiamo perché vista a bordo per la prima volta dal vivo al Salone di Genova, questa imbarcazione adatta all’uso giornaliero o per le brevi crociere, bella e offerta al pubblico come una rosa, risponde all’uopo a tutte le esigenze ricercate dall’amante della nautica di lusso. DAYTONA 46 rinnova così la gamma inaugurata a settembre dell’anno scorso con il successo strepitoso del DAYTONA 34 . E non lesina affatto nei dettagli pregiati e utili a una navigazione sicura ma al contempo espressi in un’estetica perfetta. A chi si deve tanto pregio? È il noto designer Marino Alfani «che ha curato concept, carrozzerie e interni, spingendosi fino all’ingegnerizzazione in collaborazione con l’ufficio tecnico del cantiere».

Scafo in composito stratificato e possibilità di equipaggiarlo con tre motori fuoribordo da 450 HP oppure due entrobordo a gasolio. La velocità massima del DAYTONA 46 supera i 40 nodi; 15 metri la lunghezza totale, 4,30 il baglio massimo, un pescaggio da 0,68 metri perfetto per alcuni porti isolani, e un peso a vuoto che ferma l’ago della bilancia a 12.500 chilogrammi. Insomma è una imbarcazione da giorno, ideale per restare in rada anche grazie alle murate di poppa che si aprono a terrazza aumentando la superficie di bordo, che così si estende sullo specchio d’acqua per la gioia dei naviganti.

Di più: le murate sono segnate internamente con delle sottili linee la cui funzionalità è anche antiscivolo quando sono aperte nella modalità “terrazza”. E ciò è utilissimo per di più aumentando la sicurezza. 

Inseriti sui capobanda prodieri i tientibene sono decisamente moderni, di colore nero opaco e si presentano in forma di segmenti smussati. Nel pozzetto le murate sono commisuratamente alte per garantire la sicurezza durante la navigazione. L’imbarcazione è un walkaround e i passavanti nella parte centrale si presentano spaziosi abbastanza, al fine di evitare tutte le contorsioni acrobatiche del caso.

Il t-top in composito si presenta dotato di maniglioni che garantiscono l’appiglio verso il suo interno. Offre ombra sul tavolino di poppa aprendo a un tendalino a rullo con movimentazione manuale installabile a piacimento. Il t-top ombreggia anche il mobile cucina, proposto in un volume unico che sul top nasconde la piastra a induzione e il lavello, mentre due ante moderne in legno laccato bianco con maniglia a filo e apertura a libro coprono totalmente il frigorifero.

Un altro tendalino si può issare a prua, e le pertiche sono in carbonio. A poppa c’è un garage accessibile sotto alla seduta dei divani a movimentazione elettrica. Il garage è ampio e utile per un tender di dimensioni e water-toys del caso. Sotto si accede alla sala macchine. 

La consolle centrale vede l’uso generoso di ecopelle che torna nei colori chiari anche nei divani di poppa, in quelli contrapposti di prua e nei prendisole prodieri, che foderano anche la tuga fronte mare, consentendo di appoggiarsi comodamente durante la navigazione. Anche l’interno del t-top è foderato in ecopelle stavolta però in colore scuro. Sulla plancia la strumentazione consente di comandare anche tutta la domotica dell’imbarcazione, ben protetta da un parabrezza semicircolare separato strutturalmente dal t-top.

Tre le poltroncine con seduta rollante per pilotare in piedi oppure seduti. Spostandoci all’estremità della prua ecco due piccoli gavoni, la cui copertura è antiscivolo e perfettamente utile a slanciarsi in tuffo. L’estremità è segnata da un musone in acciaio per salpare l’ancora. 

Interni d’autore sul DAYTONA 46

Gli interni sono pensati da Marino Alfani per evitare spigolature pericolose, sempre foderati in ecopelle. E nulla è lasciato al caso a partire dalle bordature con listelli in acciaio specchiato anche sul profilo degli scalini; mentre il sommier in ecopelle avvolge in forme arrotondate il materasso king-size della cabina armatoriale con testata specchiata a prua. La privacy è garantita da ampie porte che si raccolgono a soffietto, altrimenti l’area si apre a tutto spazio fino alla seconda cabina con letto matrimoniale e divanetto utile per i più piccoli.

L’interno accoglie l’armatore ben illuminato da un oblò ricavato sulla coperta a prua e dalle finestrature a baffo che caratterizzano i profili esterni dell’imbarcazione con sportività. Di notte l’illuminazione è soffusa a LED e si proietta attraverso delle incanalature sorprendenti, ricavate alla base del mobilio sottocoperta e sui gradini. Servizio ulteriormente munito di doccia (alta) e cristallo protettivo, il lavello è in ceramica arrotondata. Per tornare in banchina la passerella si comanda elettricamente con comandi sulle murate. Ma chi scende? 

Andrea G. Cammarata

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