Le novità introdotte dal “Correttivo” del Codice della Nautica, in vigore dal 22 dicembre
Entrerà in vigore il 22 dicembre il “Correttivo” del Codice della Nautica, decreto legislativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 novembre scorso. La riforma del Codice della Nautica in atto dal 2018, infatti, prevedeva la possibilità di un secondo intervento di completamento e di messa a punto della riforma stessa.
“L’iter di questo provvedimento è stato veramente faticoso, ma la determinazione e la costante presenza della nostra Associazione ha consentito di portarlo a termine anche in un frangente così complicato – ha commentato il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi – Voglio ringraziare, in particolare, i relatori parlamentari del provvedimento, il senatore Agostino Santillo e il deputato Bernardo Marino, particolarmente attenti alle istanze del mondo dell’impresa e dell’utenza che abbiamo rappresentato. Ora è necessario procedere al più presto ai provvedimenti di attuazione, per i quali auspichiamo la medesima capacità di ascolto“.
Il decreto “Correttivo” contiene interventi su 31 articoli e consente di completare l’intervento di razionalizzazione e di semplificazione amministrativa per favorire utenti e imprese in una logica di competitività internazionale della bandiera italiana.
È prevista la validità della licenza provvisoria anche per il rilascio del ruolino di equipaggio e della licenza per l’apparato ricetrasmittente di bordo, per tagliare le lungaggini che fanno preferire le bandiere britannica, maltese e olandese per le unità medio-grandi, la revisione delle dotazioni di sicurezza nel caso di navigazione limitata all’area di ricerca e di soccorso nazionale, la possibilità di effettuare le visite mediche direttamente presso le scuole patenti, una normativa nazionale unica per noleggio e locazione di natanti, l’introduzione nei piano regolatori dei porti mercantili di strutture demaniali da destinarsi al ricovero a secco di imbarcazioni e di natanti da diporto.
Obiettivi importanti quelli raggiunti da Confindustria Nautica, che si ritiene soddisfatta per aver ottenuto altre varie autorizzazioni introdotte dal decreto, tra cui:
- colmare le lacune di aggiornamento dei procedimenti amministrativi, per rendere completamente operativo il sistema telematico del diporto e snellire gli adempimenti;
- consentire al cantiere costruttore di un’unità da diporto, ove per qualsiasi ragione non riesca a concluderne la vendita, di poterla immatricolare a proprio nome, per dare sbocco a un mercato a “km zero”;
- prevedere una disciplina per la navigazione di “droni”;
- introdurre nuove forme di utilizzo commerciale delle unità da diporto, in linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio di Stato, per dare supporto alla dinamicità del settore;
- prevedere sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di scuola nautica;
- correggere la disciplina delle patenti nautiche, con finalità di inclusione sociale delle persone diversamente abili e degli anziani;
- introdurre un’anzianità di almeno tre anni di patente nautica per il comando di unità da diporto in attività di noleggio occasionale, al fine di garantire maggiore sicurezza;
- l’istituzione dell’archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti fraudolenti che provochino incidenti o infortuni.