Nautica: l’Italia torna a navigare con il nuovo decreto legge. Da lunedì liberi in regione e dal 3 giugno liberi tutti.
E’ con un decreto legge firmato da Sergio Mattarella che oggi, 16 maggio 2020, viene legiferata la libertà di movimento dei cittadini italiani. A partire dal prossimo lunedì 18 maggio nessuna limitazione di movimento all’interno della regione nella quale ci si trova, il che vuol dire che non avremo nemmeno più bisogno del tanto antipatico quanto indispensabile modulo di autocertificazione.
E’ un decreto legge chiaro che, già nel primo paragrafo, certifica in modo inequivocabile il ritorno alla libertà : “A decorrere dal 18 maggio 2020, cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19″. Apprezzabile sopratutto il fatto che si indichi la cessazione di tutte le misure limitative piuttosto che indicare ciò che si potrà fare, in questo modo non ci saranno dubbi interpretativi.
Ed è proprio da questa dichiarazione che possiamo desumere che da lunedì prossimo, a meno di restrizioni regionali particolari di cui per ora non abbiamo notizia, potremo tornare tutti a navigare all’interno delle nostre regioni, ma non solo. La cessazione delle misure limitative ripristina implicitamente anche la nostra libertà di trasferirci in barca o in una seconda casa, se la stessa si trova nella medesima regione in cui ci troviamo.
Per la circolazione, e quindi anche la navigazione, fra regioni diverse e stati Schengen senza obbligo di quarantena, dovremo invece aspettare il 3 giugno, data in cui il decreto legge libera tutti con l’unica eccezione di quelle aree in cui il governatore della regione individui un rischio specifico.
Decreto legge: il giallo del confronto Conte / Mattarella
Se vi domandate come mai si sia scelto un decreto legge al posto dell’ormai consueto, ma non per questo meno antipatico, DPCM siete già sulla strada giusta. Sembra infatti che la scelta di tornare ad un sistema legiferativo “normale” sarebbe stata imposto dal Presidente della Repubblica Italiana che, coerentemente con la cessazione delle emergenze più stringenti, ha ritenuto che da ora in poi sia meglio tornare ad un processo convenzionale che preveda l’approvazione delle camere prima di emettere provvedimenti.
Atteso per questa sera il discorso del Presidente del Consiglio che, nel momento in cui scriviamo e in riunione con i Governatori delle singole regioni per coordinare l’emissione delle Ordinanze Regionali che entreranno, pur rispettando il decreto legge, nel dettaglio delle singole attività.
E noi, come al solito, vi terremo aggiornati sullo svolgimento dei fatti e, sopratutto, sulle conseguenze sperabilmente positive, per la nautica da diporto.
Decreto legge -33-16-18-maggio