Disperso il Titan, il sottomarino turistico che portava a vedere il Titanic

Risulta ancora disperso TITAN, il sottomarino turistico di cui si sono perse le tracce mentre s’immergeva per arrivare nei pressi del tanto celebre quanto famigerato TITANIC. Meno di 80 le ore di ossigeno residuo che i 5 occupanti del battello di profondità avrebbero ancora a disposizione, prima che un semplice calcolo matematico determini la fine delle speranze di recuperarli ancora in vita.

La spedizione era partita venerdì scorso da St. John’s di Terranova, in Canada, a bordo della ex nave rompi ghiaccio Polar Prince, per raggiungere il luogo dell’immersione che solitamente dura da 8 ad 11 ore. Il Titan è un piccolo sommergibile lungo sette metri, costruito interamente in carbonio e capace di scendere fino all’impensabile profondità di 4.000 metri. 

Titan: una corsa contro il tempo

Le comunicazioni con il Titan si sono perse un ora e quarantacinque minuti dopo l’immersione e, in caso di problemi, il sommergibile avrebbe avuto anche la possibilità di emergere automaticamente ma, almeno fino a questo momento, di lui non si è trovata alcuna traccia. Spaventosa ovviamente l’ipotesi che lo scafo possa essere compromesso, a 3.800 metri di profondità la pressione di circa 380 atmosfere avrebbe avuto certamente conseguenze terribili.

Febbrili infatti le ricerche che, senza sosta, sono in pieno svolgimento, nonostante le grandi difficoltà che questa profondità estrema comporta. 

Molte le navi e gli arei, statunitensi e canadesi, arrivate sul luogo, che si trova a ben 900 miglia ad Est di Cape Cod, per aiutare nelle ricerche utilizzando boe sonar, in grado di rilevare oggetti fino ad una profondità di 13.000 piedi, ovvero 4.000 metri. In arrivo anche la nave Atlante che, di proprietà dell’ Istituto Ifremer francese e dotata di drone sottomarino che avrebbe la capacità di immergersi quasi alla profondità del Titanic.

Questa era la terza missione di quest’anno per il Titan che, organizzata dalla compagnia privata Ocean Gate, al costo di ben 250.000 dollari a persona, portava i facoltosi turisti alla scoperta del relitto del Titanic.

Luca d'ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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