Sembra quasi che voglia catturare un po’ di tepore sporgendosi così come fa con la sua prua dal capannone dove gli uomini della Dufour le stanno dedicando le ultime cure. Ma così facendo, l’Exclusive 63 tradisce la sua presenza e noi non ci facciamo cogliere di sorpresa. Due scatti rubati giusto in tempo prima di essere fermati da Paolo Serio, direttore marketing del cantiere de La Rochelle: “Venite a vederla ma niente foto per favore, è troppo bella per farla vedere ancora con i segni della lavorazione addosso”.
Ci accontentiamo così di violare solo in parte il segreto, mostrandovi questa imponente prua e testimoniare, attraverso le parole, che sì, è proprio vero, l’ammiraglia della gamma Exclusive, è una gran bella barca.
La notizia che il cantiere de La Rochelle avesse deciso di compiere il salto verso la produzione di scafi di grandi dimensioni risale alla scorsa primavera, quando pubblicammo i primi rendering di questo progetto.
Le informazioni disponibili tracciavano i contorni di una barca fortemente personalizzabile con qualche elemento importante di innovazione – come la potente motorizzazione, la presenza del rollbar, la collocazione di una cucina esterna sullo specchio di poppa – e altrettanti segni di continuità tracciati dalla matita dello studio Felci, che ancora una volta firma questo progetto Dufour.
Il primo esemplare dell’ammiraglia di gamma mostra subito di mantenere le promesse. A partire dalla possibilità di adattarsi alle esigenze dell’armatore. In questo prima esemplare infatti, la cabina armatoriale passa da prua a poppa e in quadrato compare una cabina con letti a castello, segno che l’armatore vorrà imbarcare probabilmente un equipaggio.
Il quadrato, che già gode di spazi immensi, respira a pieni polmoni grazie alle finestrature che sembrano accarezzare, seguendone la curvatura, il profilo della tuga, innondando di luce naturale gli interni. Siamo al riparo di un capannone, e solo vagamente possimao immaginare cosa posa significare questa scelta proposta all’aperto.
Sarebbe riduttivo relegare alle sole dimensioni il valore del pozzetto dell’Exclusive 63. Il concetto di ergonomia inteso letteralmente come il rapporto fra la presenza dell’uomo e il suo lavoro è esaltato da una cura ossessiva nella disposizone delle manovre e nell’ integrazione fra lo spazio dedicato all’equipaggio e quello destinato agli ospiti.
Una volta scesi dall’invaso possiamo scorrere con la mano e gli occhi le linee dell’opera viva firmata Umberto Felci. Lo spigolo accennato a poppa, le murate alte, le sezioni di prua che si affinano. La parte meno sorprendente, certo, ma per questo anche più rassicurante nella conferma di una quailità progettuale che da anni appartiene al marchio de La Rochelle.
Mentre scriviamo stiamo aspettando il momento di lasciare La Rochelle per tornare in Italia. A poche centinaia di metri da noi, l’Excluisve 63 sta per lasciare i piazzali del cantiere per dirigere su Dussledorf dove sarà una delle novità più attese. Noi di tutto barche ci saremo, come sempre, e questa volta vi porteremo con noi alla scoperta di ogni dettaglio di questa bellssima barca.
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