Il tempo vola.
Mi sembrano passate solo poche settimane da quando, in tipografia, chino sulle prime pagine della neonata rivista, ero pervaso da un grande senso d’attesa e, onestamente, anche da un giustificato timore.
Eppure stamattina, come se i tre mesi passati fossero stati in realtà unbattito di ciglia, abbiamo chiuso il secondo numero di The International Yachting Media Digest.
Strana la relatività del tempo. Me ne accorgo sfogliando le pagine della rivista appena chiusa.
Quella sensazione di tempo fuggito scompare e, leggendo e guardando il passato appena trascorso, la rivista mi riporta indietro, restituendomi preziosi attimi di bellezza, quelli che solo la nautica riesce a regalare.
Ed è così che mi ritrovo a planare, a bordo del MCY66 di Monte Carlo Yachts, mentre il cielo ed il mare di Monfalcone si fondono a formare colori mai visti.
Un braccio di mare meraviglioso questo.
Lo stesso che mi ricorda la prova, effettuata solo pochi giorni dopo, di quella fantastica creazione di Giovanni Ceccarelli che risponde al nome di GS 80 Custom, l’ultima bellezza dei Cantieri del Pardo.
E così vago avanti ed indietro, nel tempo e nello spazio, richiamando alla memoria le imbarcazioni provate e le immagini scattate. Ed è proprio il fondersi delle immagini con le parole che, meglio di qualsiasi altro mezzo, riesce a bloccare nel tempo gli attimi di bellezza e di mare, le emozioni e sensazioni provate.
Una magia che solo l’editoria rende possibile.
Una magia che e seconda solo alla soddisfazione che i lettori della rivista riescono a dare e, quella del numero precedente, è stata enorme.
Il numero uno di The International Yachting Media Digest non è solo stato letto da più di 93.000 persone nel mondo, è stato anche scaricato, custodito e riletto, a partire dai computer e dagli smartphone dei suoi lettori.
Lettori che hanno gradito di poter sfogliare una rivista dove le immagini, così come le parole, non hanno limiti di spazio. Dove l’assenza di pubblicità facilita una lettura ininterrotta e completa delle molte prove in mare, delle novità dai saloni ma, anche e sopratutto, delle rubriche dedicate alla didattica, agli accessori e agli itinerari di viaggio.
Lettori che personalmente voglio ringraziare per averci seguito, con il secondo numero della rivista, con questo articolo e con la promessa che la rivista continuerà ad esser cosi.
Perché leggendola il tempo si ferma, manifesta tutta la sua relatività e ci riporta alle nostre passioni.
Buona visione