In tanti anni di prove in mare abbiamo testato scafi di tutti i tipi, con pregi e difetti, la cui rilevazione era spesso riconducibile, in modo dichiarato, ai gusti e alla sensibilità di chi eseguiva il test. In tutti i casi, dati oggettivi a parte (angoli, velocità, materiali, misure), nel frangente di qualche ora, sono le sensazioni che la barca ci trasmette a suggerirci un’opinione, a costituire la traccia dell’articolo.
Qualche volta, queste sensazioni sono state così decise da rimanere archiviate nella memoria. E’ il caso dell’Elan 350. La provammo alcuni anni fa in una giornata di bora tesa. Rimanemmo all’interno della laguna di Grado e fu un bene. Perché fu proprio manovrando in quelle acque ristrette, virando in continuazione con la prua a pochi metri dalle briccole piantate nel fondale delle acque piatte lagunari, che percepimmo l’eccellente qualità di quello scafo e delle sue appendici. Reattiva, sensibile alle piccole correzioni, eccezionalmente equilibrata. Piacere e divertimento, sicurezza e comfort, furono le sensazioni che ci portammo a casa.
Sensazioni che abbiamo ritrovato in pieno provando l’Elan 360, oggi denominato E4. E per quanto sapessimo che lo scafo dell’Elan E4 è lo stesso del “vecchio” 350, riscoprire le stesse sensazioni è stato sorprendente. Perché se è vero che Rob Humphreys ha mantenute intatte le linee d’acqua, è anche vero che le modifiche apportate agli interni e sulla coperta ne fanno una barca profondamente diversa.
In mare le qualità della carena sono quelle che conosciamo. Lo scafo, dichiaratamente ispirato agli open oceanici, sembrerebbe disegnato solo per le andature portanti. E non c’è dubbio che le prediliga. Ma risalire il vento non lo spaventa. Con 12 nodi di reale e mare calmo, abbiamo preso un angolo di bolina reale sui 40 gradi mantenendo una velocità di 6,6 nodi. Solo a tratti abbiamo subito qualche raffica un po’ prolungata sui 15-16 nodi. In queste condizioni sono due le reazioni che immediatamente si percepiscono: un aumento contenuto dello sbandamento (lo spigolo della carena, ben oltre una questione estetica fa il suo lavoro creando una sorta di seconda carena su cui la barca poggia) e una bella e esaltante accelerazione.
Le due pale del timone confermano in acqua la loro grande utilità. Hanno una superficie ridotta rispetto a una pala singola, ma quando si naviga sbandati, la pala sotto vento si trova immersa in posizione ottimale risultando molto efficace. E si sente. Le correzioni necessarie, una volta trovato l’assetto, sono minime, l’equilibrio è eccellente, ma quando si mette mano alla ruota la reazione dello scafo è immediata e precisa.
Un vero piacere poggiare, sentire come la barca sembra quasi distendersi sull’acqua rallentando un po’. Con 120 gradi di reale si apre il gennaker e l’Elan E4 riparte regalandoci belle velocità seppure con meno vento rispetto alla bolina.
Come detto, la coperta ha subito forti modifiche rispetto a quella dell’Elan 350. Si tratta di vere e proprie innovazioni realizzate grazie all’esperienza e ai feedback ricavati dal successo del modello precedente.
Partiamo dalla falchetta, che sull’E4 è strutturale e non più incollata in teak, e che dà un aspetto più pulito alla coperta. A esaltare questa sensazione di maggiore pulizia concorrono anche i passauomo che sono tutti a filo.
Due grosse modifiche sono state fatte in pozzetto. La prima riguarda il trasto della scotta di randa, che sul 350 era curvo e rialzato sul piano di calpestio. Insomma un bell’impiccio. Consapevoli della necessità di mantenere elevate sia le prestazioni sia le possibilità di regolazione per una barca che a ragione può ambire ai campi di regata, i progettisti del cantiere hanno incassato il carrello, mantenendone lunghezza, posizione arretrata e quindi efficacia.
La seconda modifica riguarda l’accesso agli interni, dove lo scalino di ingresso è stato realizzato ribaltabile, in modo che si possa sollevare e chiudere in condizioni di mare formato o con cattivo tempo per una maggiore protezione degli interni, oppure aprire, e rendere l’accesso senza dislivello molto più agevole.
A prua, è stato allestito un bompresso retrattile per armare velocemente un gennaker di 110 metri.
I layout disponibili prevedono due o tre cabine con un bagno. Nulla di diverso dal precedente modello. Differenti invece gli arredi, realizzati in compensato trattato con colori chiari, che contribuiscono a esaltare la sensazione di luminosità e spazio.
La versione a due cabine è quella che ci appare più appropriata agli spazi reali della barca. Con questa configurazione si ottiene tanta privacy, un bagno collocat0 a poppa di grandi dimensioni, e un tavolo da carteggio.
Nella versione tre cabine, la terza prende il posto del bagno che viene spostato a murata facendo scomparire il tavolo da carteggio.
Per entrambe le versioni sono state aumentate le dimensioni delle porte rispetto all’Elan 350. In tutti i casi, veramente da sottolineare l’attenzione riservata alla sicurezza, con appigli e tientibene realizzati ovunque, assenza di spigoli, buona disponibilità di piani di appoggio per lavorare in cucina anche in navigazione.
L’Elan E4 ha scafo e coperta costruiti sotto vuoto con resina epossidica per un peso complessivo di 5.350 chili. Il cantiere propone anche una versione S, ossia sport, nella quale scafo e coperta sono costruiti in resina vinilestere con il metodo dell’infusione. L’obiettivo in questo caso è quello di risparmiare peso, realizzando anche gli interni in monopanel invece che in compensato marino.
Con una randa che sfiora i 36 metri quadri e un genoa di quasi 30, abbiamo mantenuto agevolmente velocità superiori ai 6,5 nodi con un vento intorno ai 12-13 nodi, oltrepassando i sette sotto piccole raffiche tenendoci su una bolina non strettissima ma a nostro avviso ottimale per quelle condizioni di vento e mare (calmo). Poggiando, la velocità è salita a 6.8 al traverso per scendere a 5 al lasco. Ottime le prestazioni con gennaker (110 metri quadri) che portato da 120 gradi di angolo al vento fino al traverso, ha fatto registare velocità sopra i sette nodi con vento reale intorno ai 13-14 nodi. La versione standard prevede una motorizzazione da 30 hp.
Progetto Rob Humphreys
Costruttore Elan
Importatore Adria Ship, Testata Mosconi, 1 – 34073 Grado Tel. 0431/83504
Categoria di progettazione CE A
Lunghezza massima f.t. m 10,60
Lunghezza al galleggiamento m 10,10
Larghezza massima m 3,50
Pescaggio m 2,15-2,35
Dislocamento kg 5,350
Cabine 2/3
Motorizzazione 30HP
Serbatoio carburante lt 75
Serbatoio acqua lt 175
Costruzione scafo e coperta in VTR sottovuoto
Prezzo base Euro 121.490 Iva esclusa
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