Con la sua presenza al Cannes Yachting Festival 2024, Eliche Radice continua a disegnare un cerchio perfetto tra i saloni nautici autunnali, che per l’azienda di Cinisello Balsamo è iniziato con la SMM di Amburgo, dal 3 al 6 settembre scorsi. «La fiera tedesca è andata molto bene per la nostra azienda», afferma Claudia Radice. «Il salone di Amburgo, che si tiene a cadenza biennale, è la principale fiera internazionale dell’industria navale, soprattutto per il comparto delle barche da lavoro». Pescherecci, rimorchiatori, mercantili e spingitori sono imbarcazioni con esigenze specifiche, a cui Eliche Radice riesce a rispondere con i suoi prodotti di straordinaria qualità.
«I nostri prodotti vengono sviluppati in base alle specifiche esigenze dei clienti e sono tutti dotati di specifiche certificazioni», sottolinea Radice. «Questo non riguarda solo le barche da lavoro, ma anche quelle da diporto, dove Eliche Radice è particolarmente competitiva soprattutto negli scafi di grandi dimensioni, tra cui i superyacht». Inoltre l’azienda lavora con enti governativi e forze dell’ordine: in sostanza, Eliche Radice riesce a servire l’intero spettro della nautica, attraverso una produzione custom di eliche di qualità che fa la differenza. «Rispetto alla concorrenza, siamo l’unica azienda che riesce a occuparsi di tre comparti diversi nel settore nautico». Anche per questo, Eliche Radice non soffre di eventuali flessioni di ordini nel mercato della nautica da diporto, in quanto può contare di altre due unità produttive e di una fonderia. «Ovunque si muova il mercato, noi ci siamo – aggiunge Radice – e lo possiamo fare grazie ai nostri cento anni di storia ed esperienza».
A questo proposito spiega Alessandro Busetto, Sales Development Manager di Eliche Radice: «Abbiamo una capacità di engineering e sviluppo del prodotto unici al mondo, racchiusa in specifici algoritmi e declinata ogni volta dai nostri progettisti esperti. Per questo motivo, siamo in grado di occuparci del service anche su eliche che non sono di nostra produzione. Mettiamo le nostre competenze su qualsiasi elica, magari correggendo un prodotto che non ha una geometria perfetta, e dandogli quell’equilibrio e quell’affinatura in più di cui aveva bisogno».
«L’elica per l’imbarcazione non è un prodotto qualsiasi, da installare come si fa con la batteria per l’auto, bensì un progetto specifico per ogni scafo, che richiede un determinato tempo di progettazione», chiosa Claudia Radice. «Si tratta dell’elemento più importante di una barca, che non va affatto trascurato».