di Nico Caponetto

Pochi giorni fa, di fronte al porto di Pescara, due barche a vela di piccole dimensioni sono entrate in collisione. Una delle due, a causa di una falla, è affondata in pochi minuti.

L’armatore e skipper che ha avuto la peggio, ha dichiarato ai giornali locali che “le pompe di sentina non sono riuscite a buttare fuori l’acqua che entrava” e in pochi minuti la barca è andata giù.

Lo skipper ha indicato la questione centrale: l’impossibilità di eliminare l’acqua che entrava. Dobbiamo infatti partire da un dogma: se si apre un buco sotto la linea di galleggiamento, o lo si trova e lo si tappa o la barca affonda. Difficilmente, per non dire mai, una normale pompa di sentina può esaurire l’acqua che entra da una falla di pochi centimetri di diametro.

Facciamo un esempio pratico: un piccolo foro di due centimetri per sette, che si apre a circa cinquanta centimetri sotto la linea di galleggiamento, fa entrare circa 200 litri di acqua al minuto. Una buona pompa di sentina a immersione ne smaltisce al meglio del suo funzionamento circa 80 al minuto. Naturalmente la quantità di acqua varia a seconda delle dimensioni dello squarcio e della profondità cui si è aperto. Se invece di pochi centimetri di diametro la falla è delle dimensioni della foto qui sotto, l’afflusso d’acqua si moltiplica all’inverosimile.

farr_40_marachella_01

Di fronte a questi dati emerge con chiarezza un fatto: o si trova la falla e la si acceca, come si dice in termini nautici, oppure la barca è perduta.

Che fare dunque? La prima considerazione riguarda la salvezza della vita umana. La decisione spetta al comandante: se la situazione viene giudicata irrimediabile dovrà mettere la zattera in acqua e fare abbandonare la barca.

Altrimenti, dopo avere attivato la pompa di sentina e messa una persona a pompare con quella manuale, bisogna trovare la falla e chiuderla. Se il danno è stato causato da un urto probabilmente avremo un’idea dell’area dove andare a cercarla perchè avremo avvertito la provenienza della botta.

Se l’urto è stato laterale, è necessario sbandare la barca per portare il foro il più vicino possibile alla linea di galleggiamento. Anche se non emergerà, spostare la falla più in alto significa ridurre la portata d’acqua in ingresso.

Se invece non abbiamo avvertito nulla di strano è possibile che la via d’acqua sia attraverso una delle prese a mare. Iniziamo a verificare il vano motore, dove l’emergenza potrebbe anche essere causata dall’asse o dal piede del sail drive, e poi passiamo a controllare il resto delle prese sotto i lavelli e dei wc.

Una volta individuato il foro lo si deve chiudere con qualsiasi cosa si abbia a disposizione: stracci, vele, un secchio premuto con forza nello squarcio magari dopo averlo avvolto in uno straccio, un foglio di compensato messo a pressione puntellandolo con un mezzomarinaio , un remo o qualsiasi altra cosa.

In commercio ci sono i famosi tappi di legno tenero che è bene avere a bordo. Ma permetteteci un consiglio: non lasciateli in qualche stipetto insieme a filtri e giranti di rispetto, ma teneteli legati della misura giusta alle varie prese a mare. Ci sono inoltre diversi prodotti per interventi di emergenza comprese delle resine per riparazioni veloci.

fix-3

E’ bene avere a bordo tutto questo materiale, compresi pezzi di compensato tagliati in diverse misure, stracci, buglioli etc. E il tutto deve essere riposto in un gavone accessibile e soprattutto in ordine.

Ribadendo ancora l’urgenza primaria dell’individuare la falla, non dobbiamo dimenticarci che a bordo abbiamo una formidabile pompa di sentina complementare: la pompa che serve per aspirare acqua dal mare e raffreddare il motore. In caso di necessita si può chiudere la presa a mare del motore, staccare il tubo che conduce l’acqua di mare al circuito di raffreddamento e con il motore in moto aspirare con quello l’acqua che entra sottocoperta.

I rischi sono rappresentati dalle impurità che in questo modo si rischia di pescare. Per aggirare l’inconveniente si deve per forza avere un filtro. Tutto un po’ più complicato, ma se si pensa che ne valga la pena tutto sommato non è difficile applicare un tubo a T sulla presa a mare del motore e predisporre un tubo lungo dotato di filtro da applicare sull’uscita libera del T in caso di necessità.

 

 

 

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! Tuttobarche.it è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale Tuttobarche.it apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?