Il 61esimo Salone Nautico di Genova, quest’anno nelle date che vanno dal 16 al 21 settembre, porterà inevitabilmente con sé il ricordo della sua precedente edizione, vissuta in un clima di allerta sanitaria ma non per questo di scarso successo, anzi. L’edizione 2020 fu la prima fiera, insieme a quella dei veicoli ricreativi, a rompere il tabù dei divieti di assembramento segnando al contempo l’accelerazione a manetta di una kermesse marittima che ha dimostrato di sapere sempre rinnovarsi, stupire e crescere insieme al suo settore di riferimento.
Per il Salone Nautico si prevede inoltre un futuro di upgrade strutturali che coinvolgeranno non solo l’area espositiva ma anche la città di Genova. «Quest’anno gli espositori del Salone Nautico vedranno una differenza paesaggistica importante. – ha detto Paolo Signorini, presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure. I lavori per il nuovo allestimento renderanno l’area espositiva sempre più competitiva nel Mediterraneo. Per rendere più fruibile l’accessibilità al Salone – continua Signorini – ci saranno più parcheggi (800 in totale) e una passerella, che arriverà in un secondo tempo ed è un progetto più articolato». Perché Genova è la «capitale della nautica» come lo spiega il sindaco della città, Marco Bucci peraltro appassionato velista. E insomma l’antica Repubblica Marinara merita questo ed altro, soprattutto quando si parla di un’Italia quale dominus mundi dell’industria nautica.
L’exhibition genovese si dà inoltre una data precisa per arrivare al top dei top nel senso strutturale: il «2023» è l’anno in cui infatti tutti i lavori saranno ultimati. Ma intanto c’è molto da raccontare e il clima che si respira in sala stampa per la presentazione di questa 61esima edizione è tutt’altro che modesto. I successi ci sono stati e saranno confermati; il livello di competizione con gli altri saloni nautici, soprattutto quelli
Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica, durante il suo intervento ha presentato inoltre una fotografia ottimistica per il Paese: «Gli strumenti di internazionalizzazione messi in campo hanno l’obiettivo di confermare il Salone Nautico nella sua funzione anti-ciclica di promozione, così come ha saputo dimostrare nella difficile edizione 2020, anno della pandemia. Il 2021 vede il 70% delle aziende con un trend di crescita del 10%-20%, il 24% di queste prevede un aumento del fatturato del 10% e solo il 3% una decrescita».
I dubbi piuttosto vertono sullo stato di percorribilità delle autostrade liguri durante l’esposizione delle mille imbarcazioni da sogno, ma Giovanni Toti, pare voglia metterci una pezza perché quella del Salone sarà «una delle settimane che cercheremo di proteggere di più dai cantieri (autostradali) più impattanti», ha detto il presidente della Regione Liguria in conferenza stampa. Un salone nautico già tutto «sold-out» non potrebbe permettersi di fare parlare di sé in questo senso. Ma in questo senso ci va anche la resilienza di
Quanto ai numeri ci sono crescite rappresentate da un «+14% di spazi a disposizione e un +19% di posti barca». I giorni d’esordio del 61esimo Salone Nautico saranno poi anche quelli della partenza della regata più lunga del Mediterraneo, la Rounditaly. Insomma dici Genova ma parli di Paese, e rimbomba in conferenza che questo: «È il vostro Salone Nautico».
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