Il cantiere Allures, che sorge sulla costa atlantica francese bagnata dalle acque del canale della Manica, è noto per le qualità costruttive delle sue barche e per le linee molto marine degli scafi. Costruite in allumino, queste barche possono contare sulla matita di  Berret-Racoupeau  per le linee d’acqua. Un connubio, quello fra robustezza e marinità, che ha posizionato tutta la produzione Allures nella fascia dei grandi scafi d’altura, destinati a una clientela che ama navigare a lungo e con tanta autonomia e sicurezza.

Altra caratteristica saliente è sempre stata la chiglia basculante in grado di ridurre il pescaggio su bassi fondali e nelle andature di poppa. Quattro anni fa, con queste caratteristiche appena descritte, venne alla luce uno dei modelli  di maggiore successo del cantiere, l’Allures 45. Lo provammo a Cherbourg in due giorni di vento forte, godendo delle sue qualità, della tenuta di mare, della grande robustezza che riscontrammo nella visita al cantiere. Lo scorso anno, a Cannes, abbiano visto il modello più grande, il 52 piedi, molto simile al 45.

Oggi, il cantiere francese annuncia la nascita dell’Allures 45.9. Non si tratta solo di un ritorno a dimensioini che evidentemente incontrano molto il gradimento del pubblico, ma di una novità che rivoluzione un po’ la produzione del cantiere. Per la prima volta Allures introduce la lifting keel, che invece di basculare su un punto come nei modelli precedenti, si solleva completamente rientrando verticalmente.

Una scelta che modifica strutturalmente la barca. La lifting keel infatti, consente di risparmiare due tonnellate di peso garantendo lo stesso momento raddrizzante anche grazie alla realizzazione di un ponte in poliestere più leggero di quello delle versioni precedenti. Maggiore leggerezza e quindi, maggiori prestazioni in termini di velocità.

L’Allures 49.9, che dovrebbe essere varato nell’autunno 2016, si presenta molto simile esternamente al modello più vecchio, anche se il cantiere afferma di avere lavorato molto sul piano dell’ergonomia e della semplificazione delle manovre.

Anche gli interni non presentano grosse novità, fatta eccezione per la cabina di prua, dove il letto matrimoniale può trasformarsi in due letti singoli. A poppa, trovano posto altre due cabine doppie.

Sempre molto gradita la presenza  di un locale tecnico all’estrema prua che funge anche da calavele ma soprattutto da crash box. Ottimi i volumi di stivaggio, che in quanto a dimensioni ricalcano quelli del 45, e naturalmente le scorte di acqua e gasolio per rendere questa barca davvero autonoma su lunghe percorrenze.

Scheda tecnica

Lunghezza                   14.75 mt

Larghezza                    4.43 mt

Pescaggio                    1,06-2,9 mt

Dislocamento              13.600 kg

Motore                          55 hp

Carburante                  625 lt

Acqua                          420 lt